Mercoledì, 17 Febbraio 2016 17:10

TribunaleÈ stato rinviato a giudizio l’allevatore di pastori dell’Asia Centrale, accusato di maltrattamento, falso e omessa denuncia.
Ha invece patteggiato nove mesi di condanna il veterinario libero professionista che, su commissione dell’allevatore, avrebbe tagliato le orecchie e la coda di 44 cani di varie razze, sia cuccioli che adulti. Fatti accaduti un anno fa a Isorella, in provincia di Brescia in un allevamento clandestino scoperto dalle guardie zoofile dell’Anpana, che hanno verificato una segnalazione anonima.

Il 24 febbraio 2015, al momento del sopralluogo, nell’allevamento si trovavano anche 13 cuccioli, pronti ad essere venduti su internet e 40 cani di razza con orecchie e coda tagliate. La Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro il canile clandestino e denunciato il proprietario.

Coinvolti anche un veterinario dell’Asl di Brescia, già al centro della vicenda giudiziaria Italcarni, e che ha chiesto la celebrazione del processo con rito abbreviato, un veterinario dell’allevamento bresciano che ha invece patteggiato una pena di nove mesi, mentre la moglie ha scelto il rito abbreviato. Il veterinario dell’Asl non avrebbe denunciato le mutilazioni eseguite da un veterinario privato, assistito dalla moglie, su commissione del proprietario dell’allevamento. (fonte)

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