Capita molto spesso d’estate di imbattersi in cani randagi abbandonati, due situazioni difficili da affrontare per chi non ha dimestichezza con questi animali che a loro volta sono stanchi, spaventati, forse affamati e sicuramente delusi dagli umani che li hanno abbandonati sulle strade delle vacanze. AIDAA (Associazione italiana difesa aninali e ambiente)  attraverso il proprio pool di educatori cinofili ha voluto predisporre alcune semplici regole che chiunque può seguire in caso si incontri un cane abbandonato o randagio e anche nel caso si voglia soccorrere l’animale.

“Sono regole molto semplici e di facile applicazione per chiunque incontri un cane solo, abbandonato o randagio – ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – e che voglia soccorrere l’animale o semplicemente trattenerlo in attesa dei soccorsi, ci è parso giusto mettere a disposizione di tutti coloro che potrebbero venire in contatto in questo periodo di vacanza con un cane abbandonato o randagio”.

LINEE GUIDA PER SOCCORRERE UN CANE ABBANDONATO

1 –    Cercate sempre un approccio con animale usando un tono gentile; se il cane non è troppo spaventato munirsi di piccoli premietti (biscottini x cani, o pezzettini di wurstel al pollo, etc.) e buttarli per terra in modo da far avvicinare l´animale. Cercate di conquistarvi la sua fiducia, e se ha un collare prendetelo a guinzaglio sempre in modo gentile ed invitatelo a seguirvi (utilizzate se potete dei premetti per invogliarlo). Cercate di non tirarlo per il collare, usate sempre un guinzaglio lungo e tenetelo morbido. Non costringete un cane a fare una cosa che non vuol fare ma cercate di convincerlo con la voce gentile, con il cibo, con un gioco …. Se non doveste riuscirci subito abbiate un po´ di pazienza ma insistete senza precipitarvi addosso.

2 –    Non approcciate il cane in modo frontale ma tendenzialmente andate verso di lui facendo una semicurva. Poi accucciatevi per attirarlo verso di voi (la postura di accucciamento è una postura di amicizia) ma cercate di non guardare mai fisso il cane negli occhi. Tenete la testa leggermente girata e non frontale al cane (per il cane questo è un segnale di pacificazione). Se non dovesse avere un collare cercate di mettergliene uno fisso e sempre tramite guinzaglio invogliatelo a seguirvi (con i premetti possibilmente).

3 –    Cercare sempre di fare movimenti lenti e non frettolosi, non alzare mai le braccia e le mani per prenderlo ma cercare di partire dal basso e soprattutto non andate sulla testa del cane.

4 –    Se il cane ha un principio di colpo di calore cioè è affannato, accaldato, respiro ansimante e tachicardia cercate di soccorrerlo bagnandogli con acqua fresca (non ghiacciata) le zampe, il ventre, le ascelle o la testa; poi portatelo in luogo fresco possibilmente con leggera aria condizionata e successivamente portatelo immediatamente dal veterinario.

5 –    Controllate che non abbia ferite, se ce ne sono di lievi potete pulirle bene e lavarle con acqua tiepida e disinfettarle con “betadine”, poi mettere una pomata che aiuta la cicatrizzazione e la guarigione (tipo “gentalin” e/o “iruxol” pomate); portatelo comunque dal veterinario per verificare l´entità del problema, nel caso ci volesse anche una terapia antibiotica di sostegno.

6 –    Qualora un cane mostri aggressività, questa potrebbe essere causata da paura e quindi cercate di contattare qualcuno di più competente – eventualmente un istruttore cinofilo – in grado di aiutarvi al fine di non esporvi a rischi.

7 –    Ricordatevi sempre che un cane abbandonato è un cane che ha perso il suo Punto di Riferimento, cioè i suoi proprietari, per cui si sentirà spaesato, confuso, indifeso, impaurito; cercate di non chiuderlo mai in un angolo, se potete somministrategli un buon pasto (qualora riesca a mangiare … a volte i cani possono non mangiare per i primi giorni perché sono stressati) dategli un luogo preciso dove stare con una copertina di riferimento e abbiate molta pazienza. Se il cane dovesse continuare a non mangiare rivolgetevi ad un veterinario.

8 –    Cercate sempre di essere gentili: non serve coercizione, non servono strattonate, non servono collari a strozzo. Questi cani hanno già subito lo shock dell’abbandono, armatevi di MOLTA pazienza e buona volontà. Molti cani sono in grado di capire la buona fede ma hanno perso la fiducia nell’essere umano e quindi hanno necessità di riconquistarla.

AIDAA

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