Convivere con un cane aiuta a guarire in fretta

Convivere con un cane è sinonimo di tante coccole e carezze, così chi ha problemi di salute, anche gravi, ritrova la voglia di vivere. Ma quali sono le razze più indicate ad aiutare chi soffre? Quali beniamini pelosi dovrebbero affiancare, per esempio, chi ha problemi fisici e quali, invece, chi presenta disagi psichici?

Convivere con un cane aiuta a guarire in fretta, a stabilizzare l’umore, a incrementare l’autostima, ad abbassare la pressione sanguigna e ad allontanare i pensieri negativi. In buona sostanza, un cane può migliorare la nostra qualità di vita. Tutti questi aspetti, messi in evidenza nell’ultimo mezzo secolo con ricerche scientifiche più o meno mirate, dimostrano come la presenza al nostro fianco di un animale di specie diversa dalla nostra risulti spesso, indipendentemente dall’età, un vero e proprio toccasana per il nostro benessere.

Convivere con un cane: i benefici

Oggi sappiamo che convivere con un cane giova anche nella cura di persone affette da menomazioni croniche, depressione, atteggiamenti negativi di dipendenza o di rabbia, stati di solitudine o isolamento, infelicità, bassa auto-considerazione e mancanza di speranza. Lo stesso, poi, può dirsi per gli anziani che necessitano di un miglioramento della salute mentale e fisica, ma anche in ambiti non esclusivamente psicologici/comportamentali e psichiatrici, quali per esempio le malattie croniche e le convalescenze in generale.

Problemi psichici: convivere con un cane

convivere con un cane

Chi soffre di disagi mentali, chi è depresso o ansioso, chi va spesso incontro ad attacchi di panico può trovare conforto e cercare di raggiungere la stabilità umorale anche grazie alla convivenza con un cane, a patto che l’animale si dimostri affettuoso, tranquillo e ben disposto a lasciarsi coccolare e manipolare. Tra le razze di taglia più ridotta che incarnano tali caratteristiche vanno elencate il Maltese, il Cavalier King Charles Spaniel, lo Shih-tzu, il Bolognese, il Jack Russell Terrier, il Bouledogue Francese e il Barboncino.

Nell’ambito dei cani di dimensioni maggiori non vanno dimenticati il Cocker Spaniel Inglese, il Bassetthound, il Boxer, il Terranova e i soggetti appartenenti alla famiglia dei Retrievers, i cui elementi di spicco, se non altro per la presenza numerica nel nostro Paese, sono il Labrador e il Golden: le loro armi vincenti sono la contagiosa allegria e l’innata vocazione a voler assecondare in tutto e per tutto il proprietario.

Problemi fisici: convivere con un cane

convivere con un cane

Le persone gravemente malate, quelle affette da condizioni patologiche croniche invalidanti e i pazienti terminali riescono a recuperare la forza di vivere spesso grazie alla presenza di un cane. Il ruolo dell’animale è in questi casi assai complesso e delicato, in quanto gli viene richiesto un aiuto sia psichico che fisico, capace di garantire stabilità. È pertanto necessario che il soggetto prescelto appartenga a una razza che sappia essere dolce e al tempo stesso discreta, fedele ma non troppo invadente, costantemente disponibile senza eccedere.

I Cani da Pastore originariamente utilizzati per la conduzione delle greggi sono molto adatti allo scopo: oltre al Pastore Tedesco, meritano una menzione il Pastore Belga, il Pastore Scozzese, il Border Collie, il nostro Pastore Bergamasco, il Bobtail e il Briard. Anche il gigantesco San Bernardo, però, così come i grandi Bovari Svizzeri e i più ridotti Spaniel e Barboni, oltre agli immancabili Retrievers, sono in grado di svolgere al meglio questa particolare funzione terapeutica.

Disabilità: convivere con un cane

convivere con un cane

Le disabilità fisiche, così come le principali cecità e sordità possono essere agevolate dalla convivenza con un cane. Tra le razze specificamente addestrate come cani guida per non vedenti primeggia da sempre il Pastore Tedesco che, grazie al suo eclettismo e alla propensione all’apprendimento e alla naturale disponibilità a cooperare con l’uomo, è in grado di compiere egregiamente qualunque compito gli venga assegnato. Allo stesso modo, però, devono essere tenuti in considerazione il Pastore Belga, il Labrador e il Golden Retriever.

L’addestramento più lungo e complesso è quello che riguarda i cani per disabili motori (service dogs), compito che viene nella maggior parte dei casi affidato agli onnipresenti Retrievers (Labrador, Golden e Flat Coated) e all’intramontabile Pastore Tedesco.

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