Con l’arrivo dell’estate e la partenza per le vacanze si ripresenta il dilemma: “dove sistemare il cane?”. Alcuni riescono a portarlo con loro perché vanno in alberghi dove gli amici a 4 zampe sono ammessi, ma altri non possono proprio e, dopo aver provato con tutti gli amici, devono trovare una pensione che se ne prenda cura per il tempo della vacanza.
E qui inizia il business dei cani. Un business che anni fa non era così sviluppato e non aveva nemmeno un sommerso così importante, ma che oggi viene avvertito in modo chiaro e forte da chi, invece, è un professionista del settore da anni.
Davide Valli, per esempio, è uno di questi. Tredici anni fa, primo a Cesena, ha messo in piedi, la pensione per animali “Animal’s Beauty Farm Villa Valli”, un posto tranquillo a Montereale. Tutte le mattine d’estate si sveglia alle 5 e mezzo per farli sgambare senza il problema del caldo e si prende cura di loro come se fossero i suoi cani. Ama talmente gli animali che si è sposato anche una veterinaria. “Di pensioni aperte 24 ore al giorno a Cesena ci siamo solo noi – spiega Davide – solo che da qualche anno è scoppiata la moda degli addestratori cinofili. Ora tutti hanno bisogno di un addestratore per cani perché non sono più in grado di fare i padroni ma soprattutto non ne hanno il tempo. Insieme a questa moda, che per certi aspetti va benissimo, sono nati come funghi anche persone che si propongono come una sorta di pensione casalinga per cani. Il costo del servizio ovviamente è ridicolo, solitamente non supera 5 euro al giorno, perché tutto viene fatto in nero, spesso in appartamenti con un piccolo giardino e basta, senza poter garantire la professionalità di chi lavora e il benessere complessivo dei cani che vengono affidati. Noi ci siamo accorti di questo trend perchè abbiamo visto diminuire in questi due anni la richiesta di soggiorni dei cani. Richiesta che, invece, anni fa, essendo gli unici in regola, era enorme. Ma a questo proposito mi chiedo: se dovessi andare a farmi curare andrei dal mio vicino di casa o dal medico? La mia risposta la conosco già, forse gli altri, viste le scelte che fanno, la pensano diversamente”.
Quello di Davide non è uno sfogo di invidia, ma solo la constatazione di un professionista che lavora in questo settore da 13 anni su come vanno le cose in un mercato un po’ pazzo e sregolato. “Io lavoro bene lo stesso – spiega – anche perché io posso tenere al massimo 18 cani e, quando si lavora bene la clientela c’è. Anzi, devo dire la verità, che alcuni sono tornati da me dopo aver provato l’altro servizio. Il problema è per chi sceglie queste pensioni in nero, affidando i loro cani a chi professionista non è”.
