In programmazione a Grosseto – The Space Cinema

“Ai gatti non importa se sei vivo o morto. Inoltre fanno pipì e vomitano ovunque”. Questo è il pensiero sui gatti di Tom Brand (Kevin Spacey, il Kaiser Sose di I soliti sospetti e lo splendido Frank Underwood di House of Cards).

Tom è un famoso e ricchissimo imprenditore, sempre preso dal proprio lavoro a discapito della famiglia. Questo gli è già costato un matrimonio ed un distacco dal figlio maggiore David (Robbie Amell, una sequela di apparizioni in serie tv ed in un paio di film di Scooby Doo), che ha assunto all’interno dell’azienda e dal quale riceve costante dedizione e bisogno d’approvazione.

Una vita da gatto racconta la storia di Tom, della sua seconda moglie (Jennifer Garner, vista in AliasDaredevil) e dei figli David e Rebecca. Quest’ultima desidera da molto un gatto come regalo di compleanno, ma il padre è irremovibile perché non ama affatto i felini. Mentre tenta di impedire una vendita dell’azienda alle sue spalle, Tom consulta i suoi consiglieri e capitola: Rebecca avrà un gatto. Quello che non sa è che la sua mente finirà proprio nel corpo di quel gatto in seguito ad un grave incidente.

Una vita da gatto è il classico film natalizio made in Hollywood: abbonda infatti di buoni sentimenti, si parla di famiglia e di rapporti all’interno di essa. Non manca una crescita interiore del personaggio principale, un supercattivo ed un altro personaggio che spicca il volo (letteralmente). Inoltre viene aggiunto l’elemento-cucciolo: chi non ama i gattini?

Tutto qua. La sceneggiatura di Una vita da gatto sembra scritta in un fine settimana piovoso per quanto è sciatta, prevedibile e stiracchiata. Persino il gatto (o meglio, i gatti stuntman) è poco credibile in alcune sequenze, sicuramente spettacolari ma del tutto lontane da una qualsivoglia realtà. Senza contare le forzature narrative relative al fatto che Mr.Fuzzypants (questo è il suo nome) riesca a sgattaiolare ovunque risultando completamente inosservato ai personaggi cui passa letteralmente davanti agli occhi.

La regia (a cinque mani) è inesistente e l’unica cosa veramente degna di nota è la prestazione del cast, che comprende anche Christopher Walken nel ruolo del proprietario del negozio di animali. Pur con un materiale così scadente Spacey, Walken ed in parte anche la Garner riescono a fornire una prestazione del tutto convincente.

Il pubblico degli amanti dei gatti adorerà Una vita da gatto. A tutti gli altri un consiglio: se non avete voglia di un film di Natale scontato ed un po’ melenso, statene lontani.

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