Alcuni consigli utili dall’Assessorato alla sicurezza del Comune di Ceriano Laghetto

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(mi-lorenteggio.com) Ceriano Laghetto, 31 dicembre 2017 – Lo scoppio dei botti crea negli animali una vera e propria condizione di panico che li porta a perdere l’orientamento e li espone al rischio di smarrimento o di essere investiti dalle automobili. Sono numerose le segnalazioni di cani e gatti smarriti dopo la notte di Capodanno, senza contare i cani e i gatti investiti dalle automobili, oltre, purtroppo, agli altri animali selvatici di ogni specie morti in seguito alla fuga dovuta al terrore scatenato dalle esplosioni. Ci sono alcuni accorgimenti e alcune precauzioni che i proprietari di animali domestici dovrebbero prendere affinché il Capodanno, anziché una festa, non diventi un evento angosciante per i propri amici e compagni.

Cosa fare con un cane che sta all’aperto:

sistemarlo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare. Attenzione ad eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse comunque una fuga; non tenerlo legato alla catena: potrebbe ferirsi seriamente con gravissime conseguenze; non lasciarlo sul balcone perché potrebbe tentare di gettarsi nel vuoto; se vive in un box esterno, verificare che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione. Fare molta attenzione, se riuscisse ad uscire potresti perderlo per sempre. Durante i botti, se possibile, andare da lui e cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non proteggerlo o confortarlo e soprattutto non dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria”: se il cane vede che il proprietario non si agita, si sentirà più tranquillo. E lasciare qualche boccone appetibile quando ci si deve allontanare. Un cane spaventato non mangerebbe mai, ma la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato.

Cosa fare con un cane che resta a casa da solo:

lasciare le luci accese; lasciare le porte aperte; lasciare almeno due stanze a disposizione; il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile; non lasciare oggetti che lo possano ferire; inibire i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci; lasciare liberi i soliti nascondigli; lasciare a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare; lasciare la ciotola dell’acqua (anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve); cercare di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o TV.

Cosa fare quando il cane è a casa con te:

informa gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te il controllo della situazione; se ci sono bambini, istruiscili opportunamente: non devono correre o stuzzicarlo inutilmente, meglio se lo ignorano; lascia le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile; inibisci i nascondigli troppo angusti per evitare che si ferisca per entrarci e lascia liberi i suoi soliti nascondigli; se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza, deve farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungilo e cerca di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo. Se vuoi farlo uscire, chiamalo come fai di solito, se non ubbidisce significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano da te. In questo caso non insistere, uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato; non controllarlo, non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia rivolto solo a lui ad ogni botto, tieni un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto; se dovesse sporcare, non dare peso e pulisci. Non devi in nessun modo farlo sentire in colpa; non costringerlo a stare accanto a te e lascialo spaziare, deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante; se cerca il contatto, accettalo ma non favorirlo; se abbaia o ulula, distrailo; se tenta di mordere o di distruggere oggetti, distrailo; non tenere radio o televisione con volume molto alto. Attenzione ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga; cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie.

I botti possono causare negli animali diversi stati d’animo: dal semplice disorientamento alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione.

Ecco alcuni segnali o comportamenti che il vostro animale potrebbe avere in questa situazione:

deiezioni incontrollate; fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato; il gesto può ripetersi quando, arrivato in un nuovo posto, non avrà una nozione precisa di dove si trova, con il rischio di perdere del tutto l’orientamento e di non riuscire a ritrovare la via di casa; mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga; sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (si tratta di una reazione molto pericolosa); abbaiare, ululare, guaire ruotare vorticosamente su se stesso; anche questa reazione è provocata dall’incapacità di individuare la giusta direzione da seguire per allontanarsi dal pericolo avvertito; mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate vicinanze, è un semplice riflesso sostitutivo; scarico della tensione in modo incontrollato; nascondersi in luoghi angusti; cercare morbosamente protezione dal padrone; non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non fidarsi più di nessuno. “La verità è che finché non sarai possessore di un cane o di altro animale domestico non si potrà mai capire quanto male puoi fare al tuo amico a quattro zampe: da qui l’idea di informare la cittadinanza per festeggiare nella maniera più rispettosa per tutti” ha spiegato l’Assessore alla sicurezza e all’ambiente Antonio Magnani.

Redazione

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