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Sondrio, due cani bruciati vivi perché abbaiavano troppo
il Giornale È probabile che si tratti di una vendetta portata a termine perché i due cani abbaiavano troppo. Il proprietario, Andrea Ravelli, e la moglie hanno presentato denuncia ai carabinieri che hanno aperto un’indagine e hanno anche contattato l’Ente … Lea e Bobo, due cani bruciati vivi perché abbaiavano troppoLE IENE Choc a Sondrio, due cani bruciati vivi. Il sospetto: «Abbaiavano …Corriere della Sera Sondrio, due cani bruciati vivi perché abbaiavano troppo: trovati …Il Messaggero Il Sussidiario.net –ViaggiNews.com –Pour Femme tutte le notizie (78) » |
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Sondrio, due cani bruciati vivi perché abbaiavano troppo – il Giornale
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Sondrio, due cani bruciati vivi perché abbaiavano troppo – il Giornale
Una vendetta orrenda e crudele: due cani sono stati bruciati vivi ad Albaredo per San Marco, in provincia di Sondrio, molto probabilmente perché abbaiavano troppo.
Ieri mattina la proprietaria di Bobo e Lea – questi i nomi dei due animali – ha trovato la cuccia totalmente carbonizzata ed all’interno i resti dei due poveri cani, uno spinone maschio di quattro anni e una femmina di segugio italiano di sei.
Secondo il giornale valtellinese La Provincia di Sondrio, il rogo sarebbe stato appiccato al box in legno in cui Bobo e Lea stavano dormendo per la notte fra le 3 e le 5,30 della domenica mattina.
“Il box si trova a circa 200 metri dalla casa più vicina e a circa 150 dalla strada – spiega la moglie del proprietario degli animali – sappiamo che intorno alle 2,30 della scorsa notte chi è transitato in zona non ha visto alcun segno dell’incendio, ma alle 5.30 una persona che si trovava nel prato vicino ha notato il fumo e i resti di quella che era la casa dei nostri cani”.
È probabile che si tratti di una vendetta portata a termine perché i due cani abbaiavano troppo. Il proprietario, Andrea Ravelli, e la moglie hanno presentato denuncia ai carabinieri che hanno aperto un’indagine e hanno anche contattato l’Ente nazionale protezione animali perché chi sa qualcosa di utile a ricostruire la dinamica dei fatti collabori con le autorità giudiziarie per assicurare i responsabili alla giustizia.
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Crisi respiratoria durante la «toeletta» al gatto, muore a 39 anni – Corriere della Sera
Stava facendo la «toeletta» al suo gatto, ma è stata colpita da una violenta crisi respiratoria, probabilmente dovuta a un attacco allergico. Intorno alle 18 di oggi, 12 maggio, Daniela Tornincasa, 39enne postina di La Loggia, è riuscita a uscire dal bagno per chiedere aiuto al suo compagno, ma è morta prima dell’arrivo dei soccorsi. L’uomo ha tentato di salvarla con un’iniezione antiallergica, ma i farmaci che le ha somministrato non sono stati sufficienti. Daniela Tornincasa, madre di 5 figli, amava circondarsi di animali e in casa aveva tre gatti e diversi criceti. Il corpo della donna è stato trasportato nelle camere mortuarie di Nichelino e, con ogni probabilità, la procura disporrà autopsia per accertare le esatte cause del decesso.
12 maggio 2018 | 21:41
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Cani: con YouTube si studia il perché del morso – GreenStyle
Il morso del cane rappresenta un evento spiacevole e pericoloso, non solo poiché l’animale può essere in grado di determinare ferite anche profonde, ma soprattutto per lo shock che un attacco può comportare. Non sempre, tuttavia, le motivazioni che portano al morso sono le medesime: un quadrupede può farvi ricorso per difesa, per paura, per aggressività e per moltissime altre ragioni. Per questo motivo, i ricercatori dell’Università di Liverpool hanno avviato uno studio, anche avvalendosi della piattaforma YouTube.
La ricerca, pubblicata su Scientific Reports, ha voluto indagare le fasi del morso canino, per elaborare eventuali misure preventive determinando le condizioni, sia comportamentali che ambientali, che possono spingere il quadrupede all’attacco. La maggior parte degli studi condotti fino a oggi si basano sulle testimonianze e l’evidenze successive al morso, tuttavia la Rete oggi permette di approfittare di una casistica più elevata, con miglia di video che riprendono nel dettaglio il momento stesso dell’incidente.
=> Scopri le ragioni dell’aggressività del cane
Una risorsa davvero fondamentale, così come spiega Sara Owczarczak-Garstecka, ricercatrice alla base dello studio:
I video online ci garantiscono l’opportunità inesplorata di vedere i morsi del cane da vicino, un fatto impossibile con altri metodi. Utilizzare maggiormente questi contenuti online per la ricerca può aiutarci a comprendere in modo migliore come i morsi accadono e cosa contribuisca allo sviluppo di strategie di prevenzione.
=> Scopri perché la mancanza di gioco rende i cani aggressivi
I ricercatori hanno quindi raccolto 143 video, girati tra gennaio 2016 e marzo 2017, confermando innanzitutto come alcune razze siano più inclini al morso: Chihuahua, Pastori Tedeschi, Pit Bull e Labrador. Ancora, è emerso come ben 7 vittime su 10 siano di sesso maschile, mentre una larga componente riguarda i bambini. L’elemento fondamentale rilevato è come, in linea generale, si possa prevedere un morso con anche 20-30 secondi d’anticipo. Infatti l’azione del cane segue praticamente sempre un contatto tattile non gradito, che l’animale rende abbastanza chiaro con ringhiate, sguardo sommesso, orecchie tese e molto altro ancora. Per questa ragione, i ricercatori sconsigliano di avvicinarsi a cani non sufficientemente conosciuti, così come di prestare attenzione al loro comportamento, lasciando che sia l’animale stesso a inaugurare l’interazione, se di suo gradimento.
11 maggio 2018