Categoria: ANMVI

  • Reperibilità veterinaria per l'assistenza zooiatrica

    LOGO REGIONE VDALa Giunta, su proposta dell’Assessore Laurent Viérin,  ha approvato il programma integrato di assistenza zooiatrica per l’anno 2017.
    Il programma è stato presentato dall’A.N.A.BO.RA.VA, ente con funzioni di miglioramento degli indici genetici delle razze valdostane, che collabora da tempo con l’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali.

    Si tratta di un importante piano – dichiara l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Laurent Viérin – che sostiene gli allevatori e la zootecnia al fine di fornire una reperibilità veterinaria per l’assistenza zooiatrica ed effettuare un programma di controllo delle mastiti contagiose delle bovine.  E’ un supporto rilevante alle aziende agricole valdostane volto a far crescere il mondo della zootecnia e a migliorare la qualità degli animali allevati in Valle d’Aosta, sostenendo il lavoro di chi contribuisce a questo importante settore economico produttivo della nostra Regione.

    Nello specifico, gli aiuti consistono in test per la gestione riproduttiva degli animali iscritti nel libro genealogico della razza valdostana e le attività di prevenzione e cura delle mastiti bovine. L’ultima opportunità è collegata al programma di assistenza al comparto zootecnico per garantire la reperibilità di un veterinario in casi specifici richiesti dagli allevatori.

    Il piano muove dai principi contenuti nella legge regionale 17/2016 in materia di aiuti all’agricoltura ed allo sviluppo rurale le cui competenze, in materia amministrativa e gestionale, sono transitate all’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali.  L’investimento complessivo del programma 2017 è di 985.997,00 euro. (fonte)

    pdfIL_TESTO_DELLA_DELIBERA.pdf36.02 KB
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    PROGRAMMA INTEGRATO
    DI ASSISTENZA ZOOIATRICA E DI DETERMINAZIONE DELLA QUALITA’ GENETICA DEI RIPRODUTTORI PRESENTATO DALL’ANABORAVA PER L’ANNO 2017,

  • Il Presidente Ansoldi: perchè aumentano le segnalazioni

    alberto ansoldi«Negli ultimi anni le richieste di danni, o anche semplicemente le segnalazioni di imperizia di veterinari da parte dei proprietari di animali si sono moltiplicate”.
    Secondo il presidente dell’ordine dei veterinari di Treviso, Alberto Ansoldi, a sua volta professionista attivo nel settore della clinica degli animali da compagnia, ill fenomeno spiega, “ha diverse ragioni”

    «Da anni sta crescendo esponenzialmente il sentimento familiare che lega l’uomo all’animale di casa, al punto che senza troppi problemi ormai i cani, i gatti o altri animali vengono equiparati in tutto e per tutto a membri della famiglia» spiega Ansoldi, «con tutto quello che ne consegue. La morte di un animale, ad esempio, specie se avvenuta a seguito di un intervento veterinario, sempre più spesso viene affrontata con l’intenzione di chiarire e scongiurare ogni sospetto su un’eventuale responsabilità di terzi. Procedura che in altri anni non veniva nemmeno presa in considerazione».

    Di qui l’aumentare delle segnalazioni fatte all’ordine dei veterinari da parte dei cittadini, le denunce e il conseguente crescere delle istruttorie aperte dal consiglio per verificare quanto segnalato. «Aggiungete a questo il fatto che negli ultimi anni i veterinari hanno aumentato molto sia le loro competenze, sia la difficoltà dei loro interventi e capirete il contesto in cui ci troviamo». A questo va aggiunto anche il fatto che immancabilmente «ci sia chi intravede nella morte del proprio animale anche la possibilità di un risarcimento, anche se non dovuto» precisa il presidente dell’ordine specificano però che «fortunatamente si tratti di una minoranza».

    Ma alla fine, la responsabilità a chi viene data? «C’è l’errore umano, c’è lo sbaglio in fase operatoria, sono cose che non dovrebbero capitare ma avvengono e quando lo abbiamo accertato attraverso le nostre istruttorie lo abbiamo sanzionato come previsto dall’ordine. Ma molto spesso i veterinari non hanno colpa» spiega Ansoldi, «la gran parte delle segnalazioni all’ordine arriva a seguito di un comprensibile e lecito dolore per la morte del proprio animale che però non ha rapporto con l’operato dei medico”.

  • Sanità veterinaria, partecipazione dell'Italia alle attività UE

    europaitaliaE’ stata presentata al Parlamento la Relazione programmatica per il 2017 sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea. Nella relazione sulla partecipazione dell’Italia, figurano anche gli impegni su sicurezza alimentare, farmaci veterinari e sanità animale.

    Il documento sviluppa gli impegni del Governo, attraverso i  vari Ministeri per concorrere alle politiche comunitarie nel corso del 2017. Nel capitolo dedicato alla Salute sono riportate le attività di carattere veterinario (sicurezza alimentare, sanità animale e farmaci veterinari).

    Sicurezza alimentare– E’ in programma, fra le altre, la partecipazione alle attività della Commissione per affrontare le criticità emerse durante l’implementazione dei sistemi nazionali di audit in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, per la definizione di documenti tecnici di orientamento (es analisi delle cause profonde e verifica dell’efficacia dei controlli ufficiali).
    L’Italia parteciperà alla predisposizione di molteplici atti nel settore dell’igiene degli alimenti di origine animale come la semplificazione delle modalità di ispezione post mortem nella macellazione del pollame. Prevista nel corso del 2017 la stesura della relazione annuale al PNI e verranno eseguitii lavori per l’approvazione europea  del Piano per la Ricerca Residui 2017 in applicazione della Direttiva CE 96/23. E’ previsto il rinnovo delle autorizzazioni di una serie di prodotti fitosanitari: di trenta prodotti, l’Italia è il Paese che dovrà fare una valutazione che poi sarà messa a disposizione degli altri Stati Membri. E’ in corso la revisione dell’Allegato 1 del Regolamento 396/2005 che stabilisce su quali prodotti di origine vegetale animali vadano applicati il Limiti Massimi di Residui dei fitosanitari. Dopo la pubblicazione del nuovo Reg UE 2015/2283 sui novel food, verranno avviati i lavori per la definizione di una disciplina sanzionatoria.

    Salute animale e della profilassi internazionale
    –  Nel corso del 2017 continuerà l’impegno per una migliore organizzazione ed il coordinamento degli interventi sanitari volti a garantire sul territorio nazionale il controllo sistematico e l’eradicazione di alcune malattie infettive animali con particolare attenzione alle zoonosi, al fine di assicurare la tutela della salute umana e quella animale; ciò anche attraverso il coordinamento dell’applicazione di provvedimenti sanitari ed autorizzativi.

    Con riferimento ai piani di sorveglianza ed alle attività relative alla gestione del monitoraggio e del controllo della diffusione delle malattie animali, si procederà alla predisposizione dell’analisi tecnico-finanziaria ed alla rendicontazione agli organi preposti della Commissione, al fine di poter accedere al co-finanziamepto europeo. Verranno attuati i piani di sorveglianza ed eradicazione nonché i piani di emergenza secondo le norme europee e internazionali pertinenti con l’obiettivo di rendere uniformi gli interventi sulle malattie aventi un forte impatto sulle economie nazionali ed extra-nazionali (Febbre catarrale degli ovini — Blue Tongue, Dermatite contagiosa dei bovini — Lumpy Skin Diseese, West Nile Disease).

    Proseguiranno le attività straordinarie di eradicazione della Peste Suina Africana in Sardegna in diretta connessione con gli esiti dell’esercizio di Audit svolto a fine 2016 da parte dell’Ufficio Ispettivo Veterinario della Commissione per la verifica del grado di attuazione della strategia di eradicazione della malattia sia a vantaggio della tutela del patrimonio suinicolo nazionale che per favorire ulteriormente l’export verso Paesi Terzi delle produzioni tipiche a base di carni suine.

    Per quanto riguarda la Malattia Vescicolare del Suino continuerà l’attività svolta nel corso del 2016 di concerto con il Centro Nazionale di Referenza presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, finalizzata al raggiungimento della qualifica di indennità delle ultime due regioni – Campania e Calabria – che ancora presentano focolai.

    Nuovo “Regolamento UE sulla Salute Animale”– La pubblicazione e l’adozione del (Reg. (EU) 2016/429),  avvenuta a marzo 2016, imporrà una attenta valutazione ed una puntuale vigilanza sulla produzione da parte della Commissione di tutta la normativa derivata connessa (circa un centinaio di atti conseguenti) in vista della riforma dell’intero approccio comunitario alla gestione ed eradicazìone delle malattie infettive degli animali e delle zoonosi. Dovranno essere analizzati taluni aspetti di sanità animale e di epidemiologia delle malattie infettive animali ai fini della nuova categorizzazione del rischio sanitario che il nuovo regolamento determinerà, sia per quanto riguarda la riclassificazione delle malattie e degli agenti eziologici in relazione alle specie ed alle popolazioni animali.

    Regolamento farmaci e Regolamento mangimi- Il Ministero della Salute  partecipa ai lavori, presso il Consiglio dell’Unione, sulle due proposte normative. La relazione programmatica spiega che con la prima proposta si intende promuovere l’importanza della figura del veterinario come unica figura professionale a cui sia riconosciuta la possibilità di prescrivere medicinali agli animali nel proprio territorio, nonché l’estensione del sistema di tracciabilità in tutta l’Unione dei medicinali veterinari anche attraverso la prescrizione elettronica, che oltre ad essere l’elemento essenziale di congiunzione tra le diverse banche dati in corso di sviluppo a livello europeo, rappresenta lo strumento per migliorare i sistemi di controllo e di monitoraggio dell’uso degli antimicrobici nell’ambito delle attività di farmacosorveglianza.
    Con la proposta di regolamento relativa ai mangimi medicati, fortemente auspicata dagli stakeholder coinvolti, che dovrebbe giungere alla finalizzazione con la valutazione degli emendamenti proposti dal Parlamento Europeo, si intende aggiornare la legislazione vigente in materia adottata prima della creazione del mercato interno e mai adeguata nella sostanza.
    Le disposizioni proposte, infatti, avranno un impatto positivo sul settore zootecnico e mangimistico nazionale, grazie a standard di produzione adeguati allo sviluppo tecnologico e normativo, con un vantaggio per la salute pubblica e degli animali. Inoltre l’adozione di regole comuni faciliterà scambi di mangimi medicati e di animali e prodotti di origine animale sul territorio dell’Unione.

    Relazione programmatica per il 2017 sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea

  • Golden muore dopo la sterilizzazione, autopsia dell'IZS

    lampada chirurgia“La morte è stata causata da un’emorragia interna causata dalle legature, i punti di sutura, troppo larghe, sulle arterie recise durante l’operazione”.
    Dopo l’autopsia svolta dall’Istituto Zooprofilattico di Treviso su Thea, un Golden Retriever di 7 anni, il proprietario – che non ha ancora deciso se sporgere denuncia- sarebbe intenzionato a chiedere un risarcimento ai due veterinari che hanno eseguito l’intervento di sterilizzazione. «E’ stato certificato – riferisce alla stampa locale- che la morte è stata causata da un’emorragia interna causata dalle legature, i punti di sutura, troppo larghe, sulle arterie recise durante l’operazione. Nell’addome è stato trovato un litro di sangue».

    Il 6 dicembre alle 8  il cane veniva portato nell’ambulatorio, dove è stato sottoposto a sterilizzazione “asportando utero e ovaie”. «Mi hanno riconsegnato il cane alle 13.15 – racconta il prorprietario- dicendomi che l’operazione era andata bene e che si era svegliata dall’anestesia da due ore e che potevo portarla a casa». Thea sembrava lucida, e si è andata a coricare nella cuccia in cucina, dove è solita trascorrere tutti i pomeriggi sonnecchiando. «Ma non era tranquilla come al solito, era irrequieta» racconta il proprietario.
    Preocccupato, il proprietario “chiama tre volte nel pomeriggio lo studio veterinario certo che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Ma viene tranquillizzato: «normale decorso» post operazione, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ma la situazione precipita. Thea alle 20.15 muore” .

    L’intervento sarebbe stato deciso “su insistenza della mia veterinaria che da anni voleva che Thea fosse sterilizzata, per evitare tumori all’utero e mammelle e allungarle la vita”. Dopo  una spesa di “260 euro in esami del sangue e delle urine”, il cane risultava “in ottima salute, a non c’era nulla che potesse farlo desistere dal sottoporre Thea all’intervento”.

    Secondo la testimonianza del proprietario, la veterinaria responsabile dell’ambulatorio, che ha operato il cane “è venuta a casa incredula, e ha dato la colpa ad uno shock anafilattico dovuto all’antibiotico, ribadendo che l’operazione era andata per il verso giusto”. (fonte: La Tribuna di Treviso)

  • Stordimento elettrico con bagni d'acqua: rispettare i parametri europei

    stordimento elettrico avicoliI servizi veterinari dovranno obbligatoriamente verificare la regolare applicazione degli amperaggi negli impianti di macellazione.
    Il Ministero della Salute raccomanda ai Servizi Veterinari l’applicazione dei requisiti elettrici per i dispositivi di stordimento con bagni d’acqua. Con una circolare del 3 febbraio scorso, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari si è rivolta agli Assessorati regionali e alle organizzazioni di categoria, riferendo sugli esiti non soddisfacenti di una indagine sperimentale
    sullo stordimento elettrico dei volatili da cortile in bagni d’acqua.

    Di conseguenza, per garantire il massimo livello di benessere degli animali durante la loro macellazione, la Direzione ministeriale raccomanda l’applicazione corretta, e la verifica, dei parametri elettrici di amperaggio durante la fase dello stordimento dei volatili da cortile, in osservanza del Regolamento 1099/2009 e della raccomandazione comunitaria n° 2014-2075-8.

    Lesioni emorragiche nelle carni- La Direzione Generale della Sanità Animale si era rivolta al Centro di Referenza Nazionale sul benessere animale presso l’IZS di Brescia, con richiesta di predisporre un’indagine sperimentale sullo stordimento elettrico dei volatili da cortile in bagni d’acqua. Per la realizzazione di tale progetto è stato necessario utilizzare un particolare quadro elettrico, in grado di modulare l’intensità e la frequenza della corrente mantenendo inalterato il valore dell’amperaggio allo scopo di ottenere uno stordimento efficace e l’assenza di lesioni nelle carni degli animali sottoposti a tale azione.
    La nota ministeriale del 3 febbraio riferisce che “i risultati ottenuti non hanno fornito conclusioni soddisfacenti, in quanto nelle carni di tali animali storditi efficacemente, si sono riscontrate lesioni emorragiche” e aggiunge che ulteriori indagini, condotte su un gruppo di animali, utilizzando amperaggi diversi da quelli stabiliti dalla normativa, hanno fornito esiti negativi sia per gli aspetti di benessere animale che per quelli relativi all’integrità delle carni.

    Parametri elettrici da rispettare– La nota ministeriale conclude che – nel rispetto dei requisiti di benessere animale- devono essere rispettati  i parametri elettrici per i dispositivi elettrici di stordimento con bagni d’acqua indicati dal Regolamento CE 1099/2009 (Allegato I, capo II).
    Gli stabilimenti di macellazione già in attività alla data del 1 gennaio 2013- ma che dopo tale data hanno subito modifiche riguardanti la costruzione, la configurazione o le attrezzature (ad esempio, l’acquisto di un nuovo dispositivo di stordimento, elettrico o a gas)- dovranno rispettare le disposizioni previste dall’allegato II del Regolamento CE 1099/2009.

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  • FDA: guanti con polvere vietati anche ai veterinari

    guanti sanitariVale anche per i Medici Veterinari la messa al bando dei guanti sanitari in polvere. Il divieto è entrato in vigore negli Stati Uniti.

    La Food and Drug Administration ha definitivamente vietato l’uso di guanti ad uso medico con polvere. Il bando, in vigore dal 18 gennaio di quest’anno, è stato espressamente esteso anche ai Medici Veterinari. Lo precisa una nota dell’autorità statunitense, che spiega come il divieto interessi tutte le situazioni d’impiego, sia in chirurgia che in sede di visita del paziente. Fanno eccezione i guanti di protezione impiegati in ambito radiologico.Il divieto era stato proposto nel 2016.

    La polvere assorbibile utilizzata per lubrificare i guanti presenta un rischio irragionevole e sostanziale di malattia o infortunio. Il Centro della FDA per la Medicina Veterinaria ha aggiornato l’avviso, per chiarire che la novità riguarda l’impiego di questi dispositivi anche nella pratica veterinaria.

    Il divieto è efficace nei confronti dei dispositivi già commercializzati al consumatore finale, vale a dire che non possono essere utilizzati dagli utenti finali che ne siano già in possesso, sia nelle strutture umane che in quelle veterinarie.
    La FDA consiglia ai Medici, ai Veterinari e agli enti sanitari di avvalersi di forniture precedenti la data del divieto e di seguire le norme di smaltimento dei rifiuti sanitari solidi disposti dalle amministrazioni locali. Per la FDA le alternative senza polvere per la chirurgia e per l’esplorazione del paziente offrono lo stesso livello di protezione e di agevolazione senza esporre ad alcun rischio. (fonte)

    Banned Devices; Powdered Surgeon’s Gloves, Powdered Patient Examination Gloves, and Absorbable Powder for Lubricating a Surgeon’s Glove

  • Cani e gatti in Brasile, nuovo certificato veterinario

    brasileIl Ministero della Salute ha diffuso il nuovo modello di certificato sanitario che dovrà accompagnare cani e gatti verso il Brasile.
    Il certificato veterinario- che sarà reperibile anche sul del sito web del Ministero della salute- è stato trasmesso ai Servizi Veterinari regionali, anche per opportuno raccordo informativo con le ASL territorialmente competenti e gli operatori eventualmente interessati.
    Il Modello di certificato- in doppia lingua inglese/protoghese è  valido per sessanta (60) giorni dalla data di rilascio, per l’entrata o il ritorno nei paesi facenti parte del MERCOSUR ( Mercato Comune dell’America Meridionale, finché è valida la vaccinazione antirabbica.

    pdfINTERNATIONAL_VETERINARY_CERTIFICATE_DEFINITIVO_FEBBRAIO_2017.pdf135.41 KB

  • Controlli ufficiali: approvata la posizione del Consiglio UE

    CONSIGLIOUELa Commissione ENVI ha approvato (61 favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti) la posizione del Consiglio sul Regolamento Controlli ufficiali.
    Tra i voti favorevoli quello del Presidente della Commisione, l’europarlamentare siciliano Giovanni La Via. Relatrice Kadenbach Karin.

    La votazione, in seconda lettura, incarica il Parlamento Europeo di procedere, d’intesa con Consiglio, alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del Regolamento relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sulbenessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari.

    Come hanno votato gli eurodeputati ENVI

  • Antibiotici, Faraone: norma cogente per la ricetta elettronica

    veterinarian working with a cowA che punto è il Piano annunciato dal Ministero per la riduzione degli antibiotici in allevamento? Il Sottosegretario Faraone ha risposto in Parlamento.
    Per far fronte alle resistenze antimicrobiche, l’interrogazione dell’On Beatrice Brignone (Gruppo Misto) e dei firmatari sollecitava un piano “che non si limiti a generiche linee guida ma preveda obblighi precisi”. Rispondendole in Commissione Affari Sociali, ieri, il Sottosegretario Davide Faraone ha riferito il percorso avviato dal Ministero della Salute, soffermandosi sulla ricetta elettronica veterinaria, aspetto quest’ultimo che suscitato l’apprezzamento dell’interrogante.

    Norma cogente per accelerare la digitalizzazione– “Risulta quanto mai necessaria- ha affermato-  la completa digitalizzazione della gestione dei medicinali veterinari (dalla distribuzione alla prescrizione da parte del veterinario fino alla somministrazione agli animali), attraverso l’introduzione della ricetta veterinaria elettronica. Ciò al fine di ottenere un quadro preciso del reale consumo degli antimicrobici, dettagliato anche per filiere produttive e categorie animali, migliorando, in tal modo, l’efficacia dei controlli ufficiali e l’appropriatezza delle misure adottate, garantendo un livello sempre più elevato di tutela della salute umana”. Secondo Faraone, la presenza “di una norma cogente circa l’obbligatorietà della ricetta elettronica ne accelererebbe la diffusione e, di conseguenza, una sua applicazione certa su tutto il territorio nazionale e se ne è avviato l’iter, in via di perfezionamento”.

    Stato dell’arte della sperimentazione– Il processo di digitalizzazione è in atto dal 2013 con la sperimentazione «Tracciabilità del farmaco veterinario», che traccia le movimentazioni delle confezioni dei medicinali veterinari dal produttore al destinatario finale (allevatore, ambulatorio veterinario). Nel 2015, poi, dopo una preliminare fase di test necessaria per la validazione e «messa a punto» del sistema informativo e del processo operativo e organizzativo, è ufficialmente partita la sperimentazione «Ricetta elettronica».
    “Ad oggi- ha spiegato- la ricetta elettronica è già in uso in 2 Regioni ed è prossima all’avvio in una terza. Da settembre è, inoltre, partita una fase di formazione che ha visto coinvolti oltre 100 professionisti (liberi professionisti e dipendenti pubblici) di altre 10 Regioni/P.A. Numerose, infatti, sono state le richieste di Regioni e P.A. di entrare a far parte di quella che oggi non può più considerarsi solo una semplice sperimentazione, ma una concreta e imprescindibile fase di semplificazione tecnologica”.

    Promossa dai Veterinari della SIVAR- Faraone ha citato una consultazione avviata dalla SIVAR. La «ricetta elettronica» -ha detto- ” è risultata promossa a pieni voti: la ricetta elettronica risulta «positiva, inevitabile, necessaria ed urgente anche per rafforzare l’esclusiva titolarità del medico veterinario alla prescrizione e alla gestione del medicinale veterinario», a seguito di una consultazione promossa dalla Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito. Tale strumento, ha aggiunto, consente anche la riduzione degli adempimenti a carico delle imprese, in linea con gli obiettivi dell’Agenda per la Semplificazione 2015-2017″.

    Impossibile escludere completamente l’uso di antimicrobici- Allo stato attuale, ha dichiarato il Sottosegretario, “non sembra fattibile una zootecnia moderna che escluda completamente l’uso di qualsiasi antimicrobico per trattamenti veterinari, mentre un buono stato di salute degli animali e un uso razionale e responsabile degli antimicrobici contribuirebbero a prevenire la diffusione della resistenza agli antimicrobici (Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 sulla resistenza agli antibiotici)”.

    A che punto è il Piano? – Dettagliando tutte le attività intraprese dal Ministero della Salute dal 2012 ad oggi, Faraone ha concluso aggiornando sui lavori del Piano per la riduzione degli antibiotici sollecitato dall’interrogazione: “Esso è in fase di predisposizione da parte di un Gruppo di lavoro multi-disciplinare sull’antimicrobico-resistenza- ha spiegato. Il Piano si propone di fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per contrastare il fenomeno dell’AMR a livello nazionale, regionale e locale, individuando obiettivi, azioni da intraprendere e indicatori di processo ed esito per il monitoraggio. Evidenziate inoltre tutte le attività ufficiali svolte dai Servizi Veterinari per il costante controllo sull’intera filiera distributiva e per l’uso corretto dei medicinali veterinari.

    IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE

    Ricetta elettronica, norma per obbligo entro prima metà 2017

  • Farmaci veterinari, in GU l'elenco dei produttori autorizzati

    farmaci1 copy copyAggiornato e pubblicato l’elenco degli stabilimenti autorizzati alla fabbricazione di medicinali ad uso veterinario

    La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale riporta l’elenco aggiornato al 31 dicembre 2016 degli stabilimenti ubicati sul territorio italiano. Le tipologie di produzioni o controlli autorizzate sono riportate dettagliatamente nelle autorizzazioni notificate alle societa’ titolari degli stabilimenti stessi.

    In base al Codice Comunitario dei Medicinali Veterinari (Decreto Legislativo 193/2006) la fabbricazione dei medicinali veterinari e’ subordinata al possesso di un’autorizzazione rilasciata dal Ministero della salute. Tale autorizzazione e’ necessaria anche per la fabbricazione di medicinali veterinari destinati all’esportazione e deve essere trasmessa all’Agenzia europea per i medicinali.  L’autorizzazione e’ richiesta sia per la fabbricazione totale che parziale, sia per le operazioni di divisione, di confezionamento o di presentazione.

    L’elenco degli stabilimenti autorizzati è disponibile anche sul sito del Ministero della salute alla sezione farmaci e dispositivi veterinari.

    Elenco degli stabilimenti autorizzati alla fabbricazione di medicinali ad uso veterinario