Categoria: Animali domestici

  • “Rifiutata dal camping perché ho una cagnolina, alla faccia dell … – Casteddu on Line

    “Rifiutata dal camping perché ho una cagnolina, alla faccia dell … – Casteddu on Line

    di Paolo Rapeanu

    Una vacanza “macchiata” da un no, quello detto alla richiesta di poter soggiornare dentro un camping di Platamona, il “Golfo dell’Asinara”: lei – Eleonora Gentileschi, turista 51enne de L’Aquila, e la sua cagnetta, una pincher di due anni -. È arrivata nella serata di ieri, credeva di poter sbrigare tutto in pochi minuti ma così non è stato. “Ho chiesto quanto costasse rimanere una notte, mi hanno subito chiesto se avessi animali con me. La mia pincher ha rappresentato un problema, nonostante avessi detto a chi lavorava nel campeggio che il mio cane era piccolissimo e che mi sarei organizzata per tenerlo in camper. Cercavo di spiegare che qualche ora prima nel camping era entrata mia figlia e che volevamo passare una serata insieme, ma non mi é stato dato modo di spiegarmi. Ritengo che sia veramente ridicolo e vergognoso operare discriminazioni solo perché si ha un animale domestico”, afferma la turista. “I sardi sono conosciuti per la loro stupenda ospitalità, quello che è accaduto è grave. Mi sembra di ricordare che in televisione, dal mese di maggio iniziano campagne contro l’abbandono degli animali domestici e invece devo constatare, mio malgrado, che esistono strutture che ancora continuano ad operare discriminazioni a causa degli animali domestici”.

    Dalla struttura arriva però la precisazione di una delle titolari, Tania Saderi: “Esistiamo da decenni, non abbiamo mai ospitato animali, è scritto tra le nostre regole. Siamo vicinissimi alla spiaggia di Platamona, e lì è vietato portare gli animali, e nel camping ci sono anche bambini”, spiega la Saderi. “Le nostre regole, ripeto, sono chiare. Alla signora abbiamo consigliato addirittura un’altra struttura poco distante dove accettano i cani. Ha insistito dicendo che avrebbe tenuto il suo cane dentro il camper tutta la notte, ma tutti sanno che un animale ha bisogno di prendere aria e sgambettare”.

    Ultima modifica: 27 agosto 2018

  • La cagnolina ritrovata sul ciglio della strada a Ravello ora è in cerca … – Il Vescovado Costa di Amalfi

    La cagnolina ritrovata sul ciglio della strada a Ravello ora è in cerca … – Il Vescovado Costa di Amalfi

    Era stata abbandonata sul ciglio della strada e il suo destino sembrava ormai segnato. Disidratata e impaurita, la piccola cagnolina Lucylle, alla vista dei suoi soccorritori si è rifugiata in una scarpata, rendendo difficoltoso il suo recupero difficoltoso.

    A salvare la cagnolina due professionisti dell’agronocerino di ritorno da Ravello, Anna Moscariello e Marco Cascone, che accortisi della presenza dell’animale impaurito sul ciglio della strada, non hanno esitato a seguirlo e a recuperarlo. Il cucciolo, affettuoso e docile, sembrerebbe essere privo di microchip.

    Chiunque voglia acquisire informazioni sul cane può contattare direttamente Anna al numero telefonico 320 8784 077. Proprio lei, in una lettera al Vescovado, ci spiega perchè un cane entrando nelle nostra vita può renderla ancor più speciale.

    Ieri, 26 agosto, si è celebrata la giornata internazionale del cane. Chi di voi non ha un amico a 4 zampe o non ne vorrebbe uno con il quale trascorrere la maggior parte del proprio tempo?
    E’ risaputo che avere un cane reca con sé diversi e piacevoli benefici.

    Eccone una breve lista che, chi ha avuto o ha con se un cane non potrà che confermare:

    1) E’ stato dimostrato che migliora la salute del nostro cuore. Infatti, secondo una ricerca dell’American Heart Association chi ha un animale domestico, ed in particolare un cane, ha un cuore più sano grazie alle lunghe passeggiate con Fido.
    2) Favorisce lo sviluppo di relazioni sociali. Chi non ricorda l’incontro tra Rudy ed Anita nella carica dei 101 della Disney?! Altro che favola: ecco cosa vi succede se il vostro cane vi trascina al parco.
    3) Due ricerche presentate dall’American College of Allergy, Asthma e Immunologia (ACAAI) sostengono che il contatto con i cani in età infantile è in grado di abbassare il rischio di allergie e di proteggere dall’eczema.
    4) Qualsiasi nuovo viaggio deciderete di intraprendere sarà decisamente più divertente, e non avrete più bisogno di avere una bussola: sarà lui, con il suo infallibile fiuto, ad orientarvi. A parte l’ironia, un viaggio condiviso con il vostro cane renderà indimenticabile la vostra avventura, ricordandovi che un tramonto sulla spiaggia o una gita in montagna saranno decisamente più emozionanti.
    5) Lavorare in ufficio con Fido non è mai stato così piacevole. Con il 4zampe sotto la scrivania diminuirà il vostro ed il suo stress, se soffre ad esempio di ansia da separazione. Ma non solo. Aumenta la vostra produttività: la presenza di Fido, infatti, favorisce la concentrazione sulle vostre attività lavorative.
    6) Si sa che spesso anche gli amici più stretti decidono di allontanarsi da noi, ma Fido non lo farà mai. E’ sempre felice di rivederci, anche dopo dieci minuti. Ci accoglie a suon di scodinzolate e di asfissianti leccatine.
    Quindi cosa aspettate? Adottare un cane ci darà tanta gioia, ma è anche una scelta impegnativa, averlo con noi richiederà tempo e cure.
    Ad oggi, malgrado gli enormi passi in avanti nella nostra società, i dati dell’abbandono sono sempre più allarmanti; nei mesi di giugno – luglio – agosto si registra il massimo picco di abbandoni: si stima ammontino a circa 60.000 nei tre mesi.
    Ricordiamo che l’abbandono di animali, oltre che un atto vile, è un reato contravvenzionale che il nostro ordinamento prevede e punisce all’articolo 727 del codice penale. Tale norma, in particolare, prevede testualmente che:
    “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
    Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.
    Chi trova un cane abbandonato deve denunciarne il ritrovamento presso le Forze di Polizia oppure può chiamare il 118 e rivolgersi al Servizio Veterinario della Azienda Asl, reperibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

  • Nel Regno Unito presto una legge contro gli allevatori senza … – La Stampa

    Nel Regno Unito presto una legge contro gli allevatori senza … – La Stampa

    Cuccioli di cani e gatti potrebbero non essere più venduti nei negozi di animali del Regno Unito. È la decisione verso cui il governo britannico si sta orientando per reprimere il commercio illegale di cuccioli: chiunque voglia acquistare o adottare un animale domestico di età inferiore a sei mesi dovrà trattare direttamente con l’allevatore o con un rifugio o canile.  

    Una legge che dovrebbe entrare in vigore il prossimo ottobre e che vieterà la vendita da parte di negozi o altre parti terze, che in Gran Bretagna – secondo la Blue Cross, associazione di protezione degli animali – commercializzano tra i 40 e gli 80mila cuccioli l’anno: potranno essere venduti soltanto i cuccioli cresciuti personalmente e i rivenditori online saranno obbligati a pubblicizzare il numero di licenza e l’origine dell’animale domestico. 

    La proposta, in fase di consultazione, arriva sulla spinta della campagna “Lucy’s Law” che prevede l’arresto immediato per chi vende giovani animali da parte di rivenditori commerciali non autorizzati. Tutto è partito dalla storia di Lucy (nella foto qui sopra), una cagnolina salvata nel 2013 dopo aver vissuto per cinque anni come fattrice in un allevamento illegale gallese: quando è stata trovata aveva gravi problemi di salute, tra i quali l’epilessia e la colonna vertebrale deformata per essere rimasta rinchiusa in una gabbia molto stretta. È morta nel 2016. 

    Il segretario per il ministero dell’’ambiente britannico Michael Gove ha reso omaggio alla campagna, affermando: «Il divieto di vendita da parte di terzi garantirà che gli animali domestici più amati della nazione possano avere tutelati il primo periodo della loro vita. Le persone che ignorano completamente il benessere degli animali non potranno più trarre profitto da questo miserabile commercio». 

    L’anno scorso il primo ministro britannico Theresa May ha promesso il suo impegno nel reprimere i crudeli allevamenti di cuccioli, risparmiando loro sofferenze, problemi di salute e comportamentali. 

  • Congedo parentale per animali: come funziona all'estero, i giorni – Termometro Politico (Comunicati Stampa) (Blog)

    Congedo parentale per animali: come funziona all'estero, i giorni – Termometro Politico (Comunicati Stampa) (Blog)

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    Congedo parentale per animali: come funziona all’estero, i giorni.

    In America è arrivato il congedo parentale per animali. Si tratta di 2 settimane retribuite in cui si rimane a casa per accudire i cuccioli, farli ambientare e curarli al meglio. Ad inserire questo tipo di congedo è stata, questa estate, l’agenzia di marketing di Minneapolis Nina Hale. Ecco le parole di Allison McMenimen (vicepresidente della società) al New York Times: “La concezione che i lavoratori debbano essere trattenuti in ufficio, è superata. Negli ultimi anni si è capito che i dipendenti sono più produttivi se accontentati nei loro bisogni o se, in casi come questo, gli si permette di operare da casa”.

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    Congedo parentale per animali: ecco le parole di Connor McCarthy

    Alle parole di Allison McMenimen, si sono aggiunte quelle di Connor McCarthy. L’account senior manager del gruppo ha infatti dichiarato di aver ricevuto diverse richieste da parte dei dipendenti.

    “Abbiamo preso in considerazione questa possibilità perché molti dei nostri 85 dipendenti avevano chiesto più volte di poter restare a casa per accudire i nuovi amici a quattro zampe. Per molte persone gli animali sono come dei figli, è stato giusto essere sensibili da questo punto di vista”.

    Prima di questa novità legata agli animali domestici della Nina Hale, quasi nessuna azienda era andata oltre il “Take Your Dog to Work”, il giorno in cui è permesso portarli a lavoro. Si tratta quindi di un’importante svolta che potrebbe coinvolgere diverse aziende, non solo americane.

    Congedo parentale: lavorare da casa per stare con i propri animali

    Questo nuovo congedo parentale, partito da un’iniziativa di un’agenzia americana, non riguarda il semplice diritto di rimanere a casa se il proprio animale domestico è malato. Questa nuova concessione si estende anche nei casi in cui il dipendente adotti un animale a pochi mesi di vita e abbia bisogno di seguirlo e accudirlo. Si sa che i primi giorni per un cucciolo, in un luogo a lui nuovo, si possono rivelare difficili. Serve quindi farlo ambientare e non lasciarlo solo. Così, i dipendenti dell’agenzia, che si possono sentire fortunati, hanno la possibilità di ricevere 2 settimane di congedo pagato per seguire il proprio animale. Per molte persone infatti gli animali sono come figli. L’idea potrebbe, in poco tempo, divenire una grande e concreta realtà.

    Negli Stati Uniti, ci sono già alcune grandi aziende permettono di portare i cani a lavoro in determinate giornate. Altre aziende danno invece l’opportunità di svolgere il proprio lavoro da casa in modo da accudire il proprio amico a 4 zampe.

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  • Hai animali domestici? Avrai successo nella vita – il Giornale

    Hai animali domestici? Avrai successo nella vita – il Giornale

    Sul fatto che la compagnia di un animale giovi alla salute psichica e fisica ormai ci sono ben pochi dubbi, anzi possiamo affermare che ci sono solo certezze. Sono soprattutto i bambini e gli anziani a godere di questi benefici ed è stato dimostrato che non solo cavalli, cani e gatti funzionano da veri e propri ausili terapeutici, ma anche la presenza di un «semplice» canarino o di un criceto comporta risultati analoghi.

    Quello che non si sapeva, fino alla recente scoperta di studiosi inglesi, è che la convivenza con un animale d’affezione, aumenti le possibilità di successo nella vita mediante un aumento della felicità e dell’autostima.

    In un recente articolo dell’Independent viene focalizzata l’attenzione su una lunga ricerca di studiosi anglosassoni, che hanno intervistato 1.000 proprietari di cani e gatti con un’età superiore ai 55 anni e 1.000 adulti, della stessa età, che non possedevano alcun animale domestico.

    Il sunto delle interviste ha mostrato che le persone del primo gruppo affermavano, in una percentuale nettamente superiore rispetto alle altre, di considerare la propria vita un successo. C’è di più. I possessori di compagni canini o felini hanno maggiori probabilità di essere sposati, di avere un figlio, di ottenere una laurea e di trovare un lavoro del tutto soddisfacente alle loro aspettative. Non basta? C’è dell’altro. Lo studio ha rivelato che i proprietari di cani e gatti hanno maggiori probabilità di fare volontariato per un ente di beneficenza e di riuscire a fare vacanze da sogno. Il 90% di chi possiede un cane o un gatto è fermamente convinto che il loro compagno a quattro zampe faccia bene alla salute e aumenti il benessere generale, obbligandoli a fare maggiore esercizio, abbassando la pressione e diminuendo la frequenza cardiaca. Ora, prima di fiondarvi al canile comunale o dal contadino che vi ha fatto vedere una stupenda cucciolata di felini fusanti, fate attenzione, perché dalle interviste è anche emerso che coloro i quali non possiedono animali domestici hanno maggiori probabilità di ripagare i mutui (69 per cento rispetto al 60 per cento) e di andare in pensione prima (46 per cento rispetto al 35 per cento). Beh, insomma, non potevano essere proprio tutte rose e fiori.

    Il 60 per cento di chi possiede animali domestici riferisce che l’arrivo del quattro zampe in casa li ha portati a ridere di più e che si sentono maggiormente rilassati rispetto a prima. Strabiliante il fatto che, mentre il 43% dei possessori di cani o gatti afferma di avere trovato finalmente qualcuno con cui parlare, ben il 16% è arrivato a confessare che, se non fosse stato per il proprio animale domestico, non avrebbe mai parlato con nessuno.

    Ancora, il 31% afferma che avere un animale domestico gli dà uno scopo nella vita che prima non aveva.

  • Indagine over 65 e animali: per 9 su 10 un amico a quattro zampe … – Volontariatoggi.info

    Indagine over 65 e animali: per 9 su 10 un amico a quattro zampe … – Volontariatoggi.info

    MILANO. 9 italiani su 10 tra gli over 65 che possiedono un animale da compagnia ritengono che vivere con un cane o un gatto abbia un impatto positivo sulla propria salute e sul proprio umore, riduca la sensazione di solitudine e aumenti la serenità. Oltre il 70% dichiara inoltre di considerare gli animali che vivono con loro come membri della famiglia a tutti gli effetti. 7 anziani su 10 che invece non vivono con un cane o un gatto sono convinti che la propria vita potrebbe migliorare grazie alla loro compagnia

    È questa la fotografia che emerge dalla ricerca condotta da Senior Italia FederAnziani, la Federazione delle associazioni della terza età, e Mars Italia, azienda leader nel settore del petcare, realizzata su un campione di 1670 persone senior over 65 in Italia (tra possessori e non possessori di animali) allo scopo di analizzare le caratteristiche del rapporto tra senior e animale da compagnia, indagare le barriere che ancora impediscono agli anziani di godere a pieno dei benefici derivanti dalla presenza nella loro vita di un animale da compagnia e mettere in atto attività comuni che consentano di abbattere queste difficoltà.

    Senior Italia FederAnziani e Mars Italia hanno infatti stretto una collaborazione per supportare e unire sempre di più i “due mondi”, facilitandone la relazione o il primo contatto, attraverso campagne informative e di sensibilizzazione e attraverso attività sul territorio.

    Senior e pet tra benefici e barriere. L’indagine rivela una forte e naturale propensione dei senior nei confronti degli animali domestici: per la stragrande maggioranza non vi è alcun dubbio che la convivenza possa aiutare a sentirsi meglio, più sereni e meno soli.

    Come inizia il rapporto tra animale e senior? Nell’80% dei casi, l’animale domestico entra in famiglia perché regalato da un parente o un amico o perché amorevolmente viene accolto in casa un trovatello: una percentuale intorno al 70% per quanto riguarda il cane e che sfiora l’80% per quanto riguarda il gatto. Residuale è invece ancora la percentuale di chi oggi in Italia si rivolge al canile o gattile per adottare un amico a quattro zampe.

    Il tempo trascorso insieme da chi già vive l’esperienza della convivenza è considerevole: più della metà degli intervistati dichiara di trascorrere 4 ore al giorno di media con il proprio cane o gatto, la maggior parte del quale dedicato alle coccole e alla sua alimentazione.

    Quali sono i benefici reali sulla salute del senior? Avere un animale domestico stimola al movimento e incide quindi positivamente sulla salute fisica.

    Oltre l’89% porta fuori il cane, l’80% lo fa ogni giorno. Per la maggior parte dei senior la presenza di un pet incide positivamente anche sulla salute psichica poiché il prendersi cura di un animale costituisce un valido stimolo mentale.

    In generale, i possessori di cani hanno circa il 60% di probabilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha.

    Il punto di riferimento più autorevole e riconosciuto per la salute e la nutrizione del proprio cane o gatto rimane il veterinario anche se vi è ancora una percentuale troppo alta che non si rivolge a lui in maniera costante.

    Nonostante una comunione di pareri sull’autorevolezza della figura professionale, più del 50% si affida alla TV, al passaparola o ad altre figure come il toelettatore per chiedere informazioni. Circa 5 persone su 10 ammettono di rivolgersi al veterinario solo 1 volta all’anno.

    La cura del pet. La nutrizione è uno dei temi più caldi nell’ambito della cura del pet: i possessori di amici a quattro zampe lo considerano infatti un tema importante anche se, dall’altra parte, c’è ancora scarsa consapevolezza sull’importanza di una nutrizione corretta e specifica per le diverse fasi della crescita di cane o gatto. Circa il 30% non segue infatti un’alimentazione adeguata alle esigenze dell’animale e preferisce cucinare qualcosa in casa o offrire quello che avanza dai propri pasti.

    L’attenzione alla salute del proprio animale spesso si concentra sulla somministrazione dei vaccini e sull’utilizzo di prodotti antiparassitari. La cura dell’igiene orale è invece un argomento ancora poco conosciuto: nonostante sia un fattore importante di prevenzione di molte malattie dell’animale e sia strettamente collegata al suo benessere generale, viene spesso trascurata. 3 italiani su 10 non utilizzano alcuna soluzione per la cura dell’igiene orale; fra coloro che invece sono più attenti, più del 56% ricorre a osso o pane secco mentre solo il 32% utilizza un prodotto specifico.

    Ma quali sono le difficoltà che ostacolano l’inizio di una relazione tra senior e animale da compagnia? La criticità principale che emerge ascoltando gli over 65 italiani è la difficoltà a coniugare le proprie esigenze con quelle dell’animale, soprattutto quando il senior vive da solo.

    In questo caso, nei periodi di allontanamento da casa da parte dell’anziano, ad esempio durante le ferie, l’animale diventa un impedimento per il 40% degli intervistati. A far cambiare idea, sarebbe in primis un supporto nella gestione quotidiana, dividendo quindi il tempo e l’impegno per la cura del cane o gatto con un’altra persona, e una condizione economica più favorevole (es. pensione più alta). Da quanto emerge, in sostanza, nonostante ci sia una forte consapevolezza dei benefici che recherebbe alla propria condizione il rapporto con un animale domestico, sono soprattutto le condizioni socioeconomiche che lo rendono problematico al punto di scoraggiarlo in molti casi.

    A fronte di questo quadro, l’impegno congiunto di Senior Italia FederAnziani e Mars Italia va quindi nella direzione di cercare di abbattere sempre di più le barriere a questo rapporto, laddove ci sono, raccontando i benefici reciproci di questa relazione e agevolando una maggiore propensione all’adozione e a tutte quelle attività che permettono di passare del tempo insieme, come ad esempio trascorrere alcune ore con gli “ospiti” di canili o gattili.

    “Questa partnership rappresenta per noi un progetto molto importante, siamo nati come associazione che protegge e promuove gli interessi degli over 65 nel nostro Paese, è per noi quindi molto importante promuovere progetti che ne favoriscano il benessere. La collaborazione con Mars Italia si sposa perfettamente con la nostra missione – commenta Roberto Messina, Presidente di Senior Italia FederAnziani – e siamo sicuri che le nostre forze unite possano realmente incoraggiare la relazione tra animali da compagnia e senior, portando benefici ad entrambi”.

    “Siamo molto contenti di aver dato vita ad un’iniziativa così importante con un partner di primo piano come Senior Italia FederAnziani: questa ricerca costituisce il primo passo di un lungo percorso – spiega Valentina Menato, Marketing Director Petcare di Mars Italia –Sappiamo che la compagnia di un animale domestico è preziosa per gli over 65 così come sappiamo che i nostri amici a quattro zampe sono sempre in cerca di qualcuno con cui trascorrere il tempo e di qualcuno che li accudisca con amore. Per questo abbiamo analizzato le difficoltà e vogliamo impegnarci ad agire in maniera mirata su quello che può realmente agevolare la loro relazione”.

    @VolontariatOggi

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  • IL VIDEO. Guardate cosa si è inventata questa donna pur di … – CasertaCE (Comunicati Stampa)

    IL VIDEO. Guardate cosa si è inventata questa donna pur di … – CasertaCE (Comunicati Stampa)

    AVERSA (Christian de Angelis) – Scandaloso quello che è accaduto l’altro giorno nella città normanna. Il 22 agosto una donna ha pensato bene di abbandonare il suo cagnolino utilizzando un escamotage. La storia ha dell’assurdo: una signora intorno alle 9:30 circa si è recata in un nota attività di toelettatura della città con a seguito il suo cagnolino, una volta entrata nel negozio ha parlato con il titolare commissionandogli il lavaggio completo del suo animale.

    Come di consueto il titolare gli ha chiesto un recapito telefonico per poterla contattare una volta finito il lavoro, così la signora gli ha lasciato il numero, ed è uscita in tutta fretta dall’attività. Fin qui non vi sarebbe nulla di strano; strano è quello che è accaduto dopo, quando il titolare ha cercato di contattare la signora tramite il numero da lei fornito, ma incredibilmente il numero era inesistente.

    Il proprietario della toletta, preoccupato, ha pensato in un primo momento che forse era stato lui a riportare in maniera errata il numero, così ha tenuto con sé il cagnolino in attesa del ritorno della signora, cosa che non è mai avvenuta. La donna ha abbandonato il suo cane volontariamente, per fortuna non lo ha fatto sul ciglio di una strada mettendolo in serio pericolo, ma in un negozio che comunque si è preso cura di lui.

    L’abbandono di un animale domestico e punito secondo legge: in Italia l’abbandono è vietato i sensi dell’art. 727 del codice penale, che al primo comma recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro

  • La vecchiaia nel cane: come aiutare e proteggere Fido dai dolori – Solocane.it (Comunicati Stampa) (Blog)

    La vecchiaia nel cane: come aiutare e proteggere Fido dai dolori – Solocane.it (Comunicati Stampa) (Blog)

    Anche i nostri amici a quattrozampe, così come l’uomo, invecchiano e con l’avanzare dell’età iniziano a manifestarsi dolori e disturbi che spesso impediscono a Fido di continuare a giocare, mangiare, correre.
    I cani, con l’avvicinarsi dell’età anziana presentano, in molti casi, disturbi che possono essere simili a quelli che colpiscono l’uomo: disfunzioni cognitive e artrosi, malattie che hanno ricadute anche sul padrone spesso inerme di fronte alla sofferenza dell’amico.

    Alcune strategie nutrizionali a base di integratori possono migliorare l’invecchiamento cerebrale e proteggere i neuroni, permettendo di controllare i disturbi comportamentali dei pet anziani, e regalando a cane e padrone più tempo da trascorrere insieme in salute.

    Secondo il presidente dell’Anmvi-Associazione nazionale medici veterinari italiani, Marco Melosi – L’invecchiamento cerebrale è un processo che può colpire tutti i cani, così come accade per l’uomo seppure non è facile stabilire un’età precisa, secondo alcuni studi condotti negli Stati Uniti il 50% dei cani che hanno superato gli 8 anni manifestano un disturbo definito ‘disfunzione cognitiva canina’, una malattia neurodegenerativa che può palesarsi con sintomi simili a quelli della malattia di Alzheimer dell’uomo. Il cane può cambiare comportamento e abitudini alimentari, può diventare più aggressivo o irritabile, può avere alterazioni del sonno e iniziare ad abbaiare durante la notte o sembrare disorientato. Questi sintomi, appaiono gradualmente e poi tendono ad aggravarsi sempre di più”.

    La vecchiaia nei cani e la disfunzione cognitiva

    La ” disfunzione cognitiva dei cani” è paragonabile all’Alzheimer dell’uomo:  proprio come succede per la malattia umana, il cane può cambiare comportamento e abitudini alimentari, “può diventare più aggressivo o irritabile, può avere alterazioni del sonno e iniziare ad abbaiare durante la notte o sembrare disorientato. Questi sintomi, appaiono gradualmente e poi tendono ad aggravarsi sempre di più” conclude il Dott. Marco Melosi.

    Questa sindrome si caratterizza per un intenso processo di degenerazione del sistema nervoso, diverso dal normale deterioramento cognitivo normale dovuto all’età: i sintomi iniziali e i cambiamenti nel comportamento sono passeggeri e poco specifici e non fanno preoccupare il proprietario che li attribuisce al normale invecchiamento dell’animale domestico.
    Per esempio, le prime avvisaglie, spesso impercettibili, si caratterizzano per una minore reattività del cane nel suo ambiente sociale e da una minor interazione con le persone.

    Possiamo dire che sono tre i sintomi maggiormente riscontrabili:

    1. Il cane può mostrare una alterazione del ciclo sonno-sveglia, dormendo molto durante la giornata e svegliandosi spesso di notte.
    2. Il disorientamento è un sintomo fondamentale, da non sottovalutare, che può portare Fido a non orientarsi all’interno della casa o a spostarsi senza un chiaro obiettivo.
    3. La perdita di memoria e il ritardo nell’apprendimento: il cane inizia a urinare e/o defecare dentro casa,  presenta difficoltà a imparare cose nuove e fatica a riconoscere i membri della famiglia.

    La vecchiaia nei cani e l’artrosi

    Non solo le malattie disfunzionali cognitive presentano elementi comuni tra Uomini  e animali domestici: anche l’artrosi è una malattia che colpisce  i nostri pelosi tanto quanto gli uomini.

    Secondo il Dott. Melosi “l’artrosi colpisce quasi il 100% degli animali anziani è causata da un’erosione delle superfici articolari dovuta a un consumo fisiologico delle cartilagini; a seguito di queste erosioni si sviluppa un’infiammazione cronica che dà origine a dolore e alla produzione di osteofiti, speroni ossei che peggiorano il dolore nel cane e nell’uomo. Ma l’artrosi nel cane non è solo senile può essere provocata anche da malattie ortopediche come la displasia del gomito e dell’anca e in questi soggetti le erosioni e le infiammazioni delle articolazioni si manifestano anche in giovane età, tanto da poter compromettere la qualità della vita dei cuccioli”.

    Un cane anziano, nonostante i dolori, la stanchezza e l’affaticamento anche mentale, mai smetterà di amare e proteggere il suo Umano, e l’umano non deve dimenticarsi di lui, di curarlo e amarlo come farebbe con un figlio.
  • Congedo parentale: negli Usa due settimane retribuite a chi ha … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Congedo parentale: negli Usa due settimane retribuite a chi ha … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    (Pixabay)

    Congedo parentale: negli Usa due settimane retribuite a chi ha animali, in particolare un’azienda di marketing premia chi si prende cura di cuccioli.

    A ottobre dello scorso anno, aveva fatto notizia la vicenda di una dipendente dell’Università La Sapienza di Roma che è riuscita ad ottenere due giorni di malattia retribuita. Così è stata vicina al suo cane dopo un intervento piuttosto delicato. La battaglia è stata sostenuta dalla Lav, che ha accolto con toni trionfalistici la decisione.

    Leggi anche –> Pawternity leave: così i nostri cani non restano mai soli

    Congedo parentale: la scelta di un’azienda Usa

    Vi abbiamo anche tracciato una mappa di come funziona altrove il congedo parentale. Intanto, negli Usa, un’agenzia di marketing di Minneapolis, la Nina Hale, offre due settimane retribuite di congedo dal lavoro a chi adotta un cucciolo. Spiega al New York Times Allison McMenimen, vicepresidente della società: “La concezione che i lavoratori debbano essere trattenuti in ufficio è superata. Negli ultimi anni si è capito che i dipendenti sono più produttivi se accontenati nei loro bisogni o se, in casi come questo, gli si permette di operare da casa”.

    Connor McCarthy, account senior manager del gruppo, ha poi aggiunto: “Abbiamo preso in considerazione questa possibilità, perché molti dei nostri 85 dipendenti avevano chiesto più volte di poter restare a casa per accudire i nuovi amici a quattro zampe. Per molte persone gli animali sono come dei figli, è stato giusto essere sensibili da questo punto di vista”.

    Come funziona il Take Your Dog to Work

    Si tratta di un passo importante: più che il congedo parentale, anche negli Usa è molto diffuso il “Take Your Dog to Work”, ovvero uno specifico giorno in cui è possibile portare a lavoro il proprio animale domestico. A tal proposito, c’è un’interessante iniziativa a riguardo è stata lanciata dal birrificio scozzese BrewDog, che nella sua sede di Abeerdenshire ospita 50 cani.

    Nel nostro Paese, c’è il caso della sede di Vimercate della Nintendo. Qui è stato realizzato il ‘Pet Friday’, ovvero giornate in cui tutti i dipendenti possono portare i loro animali domestici in azienda. Un caso simile esiste anche nella sede di Mars Italia, ad Assago.

  • Animali e lavoro: ecco gli 8 mestieri più strani – Infinity News

    Animali e lavoro: ecco gli 8 mestieri più strani – Infinity News

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    Negli ultimi anni si sono affermate nuove figure professionali che permettono di lavorare con gli animali: dai  dog sitter, che portano a spasso i cani mentre i proprietari non ci sono, ai toelettatori, che garantiscono la pulizia dei nostri amici a quattro zampe, agli addestratori o educatori. Ma da oltreoceano arrivano nuovi mestieri, forse un po’ bizzarri agli occhi di molti, ma che potrebbero diffondersi anche da noi, visto il rapporto sempre più stretto tra uomo e animale.

    1. Tassista per animali

    In America non è insolito veder passare taxi con a bordo solo un cane. Il servizio è pensato per soddisfare le esigenze degli uomini di affari, che non hanno il tempo per portare il proprio cane a fare la toelettatura.

    2. Gestore di bar per animali

    Questa figura è nata in Giappone e si è poi diffusa in America, dove alcuni bar hanno aperto le porte anche agli animali, permettendo ai proprietari di mangiare in compagnia del proprio cane o gatto.

    3. Realizzatore di protesi per animali

    Anche i nostri amici a quattro zampe potrebbero perdere un arto a causa di un incidente. Bene, per risolvere l’handicap, esiste una figura realizza protesi servendosi di tecnologie e materiali sempre più innovativi.

    4. Organizzatore di funerali per animali

    Molte persone vivono la morte del proprio animale domestico come un vero e proprio lutto. In effetti, dopo anni passati insieme, la perdita del cane o gatto causa un forte dolore. L’organizzatore di funerali per animali si occupa di organizzare l’ultimo saluto del nostro migliore amico, che può concludersi con la cremazione o con la tumulazione. Anche se un po’ inquietante, alcuni si avvalgono della collaborazione di specialisti per imbalsamare l’animale.

    5. Colorista per animali

    In America esistono saloni di bellezza in cui è possibile tingere il proprio cagnolino.

    6. Addestratore di pecore tosa erba

    Chi meglio di una pecora potrebbe falciare l’erba di un terreno incolto? A pensarci bene, si eviterebbe il costo della falciatrice e l’impatto ambientale. Per questo, proprietari di pecore e capre hanno pensato di mettere a disposizione il proprio bestiame per eliminare le erbacce nel completo rispetto della natura.

    7. Controllore di oche

    Quando oche e altri uccelli acquatici si trovano nei pressi di strutture turistiche o resort i loro escrementi potrebbero sporcare i dintorni. Per questo, viene chiesto l’aiuto del cosiddetto controllore di oche, una persona che si impegna a fare i modo che gli uccelli non creino disturbo, attraverso metodi molto persuasivi che vanno dai cani da mandria ai repellenti, il tutto nel rispetto delle leggi che tutelano gli animali.

    8. Hotel di lusso per animali

    Spesso quando si decide di andare in vacanza è necessario informarsi se l’albergo scelto accetti o meno gli animali domestici. Ma a persone molto facoltose non piace l’idea di lasciare il proprio amico a 4 zampe in un angolo della stanza e progettano di regalare anche ai propri animali una vacanza di lusso prenotando delle vere e proprie suite con letto, televisione e ogni genere di comfort per i propri animali. Le stanze, dotate di webcam, permettono di tenere sotto controllo l’animale in ogni momento.