Categoria: Animali domestici

  • L'esperto risponde: Dottor Luigi De Luca Bossa – La Gazzetta dello Spettacolo

    L'esperto risponde: Dottor Luigi De Luca Bossa – La Gazzetta dello Spettacolo

    Da oggi La Gazzetta dello Spettacolo dà il via ad una nuova rubrica, “L’esperto risponde”, attraverso la quale professionisti di vari settori metteranno a disposizione dei lettori la loro competenza e preziosi consigli di cui fare tesoro.

    L’esperto risponde, Dottor Luigi De Luca Bossa

    Il primo ospite a cui va il nostro personale grazie è il Dottor Luigi De Luca Bossa, attento e scrupoloso medico veterinario specializzato in recupero e riabilitazione della fauna selvatica, ma il suo amore infinito per gli animali lo rende coscienzioso e meticoloso nei confronti di tutti gli animali senza distinzione alcuna.

    Dottor De Luca Bossa, la prima domanda nasce in maniera spontanea: quando si è reso conto di avere questa bellissima attitudine nel voler aiutare gli animali?

    Riflettendoci bene se ne è resa conto mia madre, quando ho incominciato sin da piccolo a portare un po’ di tutto in casa, a partire dagli insetti e trasformando la casa in una sorta di arca di Noè. Raccoglievo veramente qualsiasi essere animato che mi passava davanti. Ero molto incuriosito e di conseguenza lo prendevo, lo mettevo in uno scatolino, lo portavo a casa e lo studiavo, dandogli tutte le cure necessarie, quelle che un bambino può concepire.

    Man mano gli animali sono diventati sempre più grandi, fino, poi, ad avere il desiderio di perseguire gli obiettivi professionali e quindi diventare veterinario. Ovviamente alla passione degli animali si è sommata la passione per la medicina. A volte le due cose non coincidono e per diventare veterinario non basta l’amore per gli animali, bisogna anche avere un grande amore per la medicina: alla base ci deve essere per forza l’unione delle due.

     Cani e gatti sono gli animali da compagnia più richiesti, dalla sua esperienza e dai suoi studi consiglierebbe un’alimentazione più del tipo industriale o naturale?

    Io credo che più che fare la differenza fra alimentazione industriale e alimentazione, diciamo, casalinga e quindi naturale, bisogna dividere gli alimenti fra quelli di qualità e quelli di minor qualità. Anche l’alimento industriale, tipo il croccantino tanto per intenderci, può essere una soluzione molto comoda, anche perché sono alimenti concepiti con dei criteri di equilibrio fra i vari nutrienti e si confanno a quelle che sono le esigenze per età, per specie. Se compriamo dei croccantini, del cibo industriale di buona qualità, è da preferire rispetto ad un’alimentazione casalinga che potrebbe essere costituita da scarti o cibi grassi.

    In alcuni contesti, talvolta, si somministrano degli alimenti senza controllarne nemmeno lo stato: la parola d’ordine, che vale anche per la nostra alimentazione, è quella di dare alimenti di qualità ai nostri amici, che sia il criceto o che sia un cane di 60 kg. Quindi, qualità in assoluto, se sia un alimento industriale o casalingo/naturale passa poi in secondo piano.

    Sempre secondo il suo punto di vista medico, cosa pensa dell’”abitudine” di alcuni proprietari di cani e gatti che tendono ad umanizzare il proprio animale?

    Il rapporto che noi stabiliamo con il nostro animale domestico è un rapporto di tipo affettivo, ogni specie ha delle sue esigenze che assicurano di conseguenza il benessere dello stesso.  Spesso, però, capita che le esigenze degli animali non corrispondono alle nostre aspettative: tanto per fare un esempio, molte persone hanno l’abitudine di tenere in braccio i cuccioli “a pancina in su” come se fosse un bambino, e ciò non giova all’animale in quanto la posizione mette in crisi una colonna vertebrale che non è fatta per stare in quella posizione, ma per assumerne una di tipo quadrupedale.

    E’ importante mantenere quello che è il nostro rapporto affettivo e quindi divertirci, ma con misura e buon senso, per cui sarà divertente fare una torta di compleanno, mettere un cappellino… ma il tutto con spirito moderatamente goliardico in quanto è indispensabile tener presente che gli animali hanno le loro esigenze, e quindi piuttosto che dire “Il mio cane si diverte a stare sul divano con me a guardare la tv”, magari sarebbe il caso di preferire una bella passeggiata all’aria aperta.

    Molto spesso possessori di animali si affidano ad Internet per informarsi su eventuali cure da destinare al proprio animale, come si pone davanti a questa scelta?

    In maniera molto negativa, non solo per quanto riguarda la professione veterinaria ma in generale, anche per ciò che concerne l’approccio con i problemi quotidiani che richiedono l’intervento di un professionista: se io vedo un incendio, non vado su Internet a cercare “come spegnere incendi”, piuttosto chiamo i pompieri. Se assisto ad un reato davanti ai miei occhi, è chiaro che non vado ad informarmi su cosa possa dire il codice di procedura penale, chiamo direttamente chi di competenza.

    Lo stesso deve valere per un animale. Quando un animale non sta bene, o anche quando noi non ci sentiamo in perfetta forma, dobbiamo rivolgerci sempre ad un medico.

    Passata l’estate, si avvicina l’inverno e con esso il periodo delle festività natalizie. Potrebbe esporre ai  lettori il rischio che corrono i nostri amici animali durante la temuta notte del Capodanno?

    Il rischio è altissimo per quanto riguarda principalmente il “bombardamento” sonoro ed anche visivo a cui sono sottoposti gli animali, una vera e propria giornata di guerra per loro che non controllano il calendario, e che quindi sono colpiti di sorpresa. Un periodo lungo, in particolare da noi nel Meridione, dove si spara anche per due/tre settimane.

    Il pensiero deve essere soprattutto concentrato e focalizzato non solo sugli animali domestici che vivono tra le nostre mura e quindi un po’ più tutelati, essendo in compagnia del proprietario ed in condizioni più favorevoli per il benessere, stando in una sorta di “tana”. Al contrario bisognerebbe riflettere sugli effetti che questo bombardamento ha sugli animali randagi, che sono liberi e soli in strada e che tentano la fuga in tutte le direzioni… anche gli animali selvatici, i volatili, sono in preda al panico e c’è un riscontro oggettivo che riguarda gli animali ricoverati presso il CRAS Federico II che ha sede presso il Frullone, l’Ospedale Veterinario dell’Asl, infatti nel periodo successivo e nel corso delle festività di Capodanno e di Natale, c’è un aumento di ricoveri per animali selvatici traumatizzati, proprio perché lo stato di confusione che viene generato da queste esplosioni provoca un picco di quelli che sono i traumi.

    Concludo ringraziandola del tempo concesso e della sua disponibilità, e le chiedo un consiglio da dare a coloro che hanno intenzione di adottare un animale. Ma soprattutto, quale errore non si dovrebbe mai commettere?

    Adottare un animale è un impegno grandissimo, può sembrare una cosa un po’ banale perché viene detta e ridetta tante volte in diverse lingue, ma è un impegno molto importante, e bisogna tener presente che l’animale resterà con noi in media una decina di anni a seconda della specie.

    Per far sì che l’animale stia bene, e che sia di conseguenza una convivenza piacevole per entrambi, bisogna tener conto che l’animale avrà bisogno di svolgere quelle che sono tutte le attività connesse a quello che è il suo esogramma, le varie esigenze di specie: un cane non lo si può chiudere in casa perché non si ha il tempo di fare una passeggiata, o portarlo sistematicamente in pensione perché non ci si riesce ad organizzare per portarlo in vacanza con sé… stesso vale per gli altri animali che ci impegniamo a tenere con noi per trascorrere un certo numero di anni.

    Un’Adozione, che è una cosa più bella di un acquisto, ma in generale quando si fa questo tipo di scelta bisogna essere consapevoli  delle esigenze dell’animale che si sceglie di avere con sé.

    La parola d’ordine è informarsi prima di fare delle scelte incaute, questo riguarda soprattutto l’acquisizione di specie esotiche, di animali non convenzionali che molto spesso sono abbandonati a sé stessi… un esempio è dato dalla tipica tartarughina palustre americana che tutti abbiamo avuto nelle nostre case perché veniva venduta ovunque, e nel corso degli anni è stata abbandonata nei laghetti, nelle fontane anche cittadine, provocando un “disastro” a livello ambientale perché ne sono scaturite delle conseguenze a livello conservazionistico delle specie autoctone italiane, provocando dei danni anche irreparabili.

    Il nostro personale grazie va al Dottor Luigi De Luca Bossa per L’esperto risponde, che con passione e competenza si è reso disponibile nel voler condividere consigli ed informazioni utili per la tutela dei nostri amici animali, le cui tematiche stanno molto a cuore al nostro magazine che due volte l’anno, come è noto fra i nostri lettori, si fa portavoce della campagna di sensibilizzazione Vip & Bau“.

  • Cosa pensano gli animali negli ultimi momenti prima di morire – NanoPress

    Cosa pensano gli animali negli ultimi momenti prima di morire – NanoPress

    Uno dei momenti più strazianti nella vita di ogni proprietario di animali domestici è quando il loro amato animale si ammala e deve essere addormentato per sempre. Il distacco dal proprio cane, dal proprio gatto o da qualsiasi altro animale che ha tenuto compagnia nella vita quotidiana può essere molto difficile da affrontare. Per questo molti proprietari scelgono di non essere presenti mentre il veterinario effettua l’iniezione che metterà fine alle sofferenze dell’animale e anche alla sua vita. Molti aspettano fuori dalla stanza mentre succede, ma il consiglio degli esperti va in tutt’altra direzione. E’ una questione di amore, non dimentichiamolo.

    Portare il tuo animale domestico dal veterinario per essere addormentato può essere difficile da affrontare, molti non vogliono essere nemmeno presenti alla soppressione del proprio animale, ma gli esperti spiegano una verità straziante che tutti i proprietari di animali domestici dovrebbero conoscere. Così capirebbero che negli ultimi attimi della loro vita è meglio confortare il proprio animale domestico, non importa quanto sia difficile.

    E’ questo l’argomento di un post virale che l’utente di Twitter, Jessi Dietrich ha pubblicato in relazione agli ultimi attimi degli animali domestici.

    La donna ha scritto su Twitter: “Ho chiesto al mio veterinario quale fosse la parte più difficile del suo lavoro e ha risposto che spesso soffre quando deve sopprimere un animale. Il 90% dei proprietari dei pet non vuole stare nella stessa stanza quando viene iniettato il farmaco letale, così gli ultimi momenti dell’animale trascorrono nell’angoscia, di solito si guardano freneticamente in giro alla ricerca dello sguardo dei loro proprietari. Questo mi devasta”.

    Lo scopo del post è esortare i proprietari ad essere lì per i loro animali, nell’ultimo minuto della loro vita, non importa quanto sia tragica la situazione. Occorre essere presenti ne momento in cui sono più spaventati, e non farli passare dalla vita alla morte in una stanza che non gli piace, con gente sconosciuta. Insomma, l’appello è: fate trascorre i loro ultimi momenti con le persone che amano, la loro famiglia, voi. Non lasciateli soli.

  • Napoli è la terza città italiana più pet friendly in Italia – La Repubblica

    Napoli è la terza città italiana più pet friendly in Italia – La Repubblica

    Le tanto agognate vacanze possono spesso trasformarsi in un dilemma quando si tratta di decidere come gestire il proprio animale domestico, a tutti gli effetti un membro della famiglia. Affidarlo alle cure di amici, parenti o strutture specializzate è spesso un’opzione che viene immediatamente scartata, ma che poi torna alla ribalta quando la ricerca di una meta e di un alloggio adatti ad accogliere il compagno a quattro zampe diventa un’ardua impresa. Il motore di ricerca viaggi momondo.it ha analizzato i propri dati per scoprire quali sono le città italiane con il maggior numero di sistemazioni pet-friendly dove trascorrere tutti insieme una vacanza indimenticabile.
     
    Veneto ed Emilia Romagna le regioni “amiche degli animali”
    Sebbene sia la capitale a guidare la classifica delle città dello Stivale che offrono la maggiore scelta in termini di alloggi che ammettono animali, sono due le regioni che si distinguono per l’apertura ad accogliere gli amici a quattro zampe: Veneto ed Emilia Romagna, rispettivamente con ben tre e due città all’interno della top 10 – Venezia (5°), Jesolo (7°), Verona (10°) e Rimini (2°) e Riccione (8°).
    Grazie al buon numero di strutture ricettive pet-friendly Palermo (9°) si aggiunge alle mete tricolori – in gran parte città d’arte – che aprono le porte agli animali domestici.
     
      
    “Viaggiare senza separarsi dal proprio amico a quattro zampe non è impossibile e, anzi, è un’esigenza sempre più compresa dalle strutture ricettive e dalle città italiane, che progressivamente si stanno adattando per favorire un’esperienza di viaggio su misura delle famiglie con animali domestici. Grazie alle nostre analisi di dati, ai consigli forniti dai nostri esperti di viaggio e agli strumenti e funzionalità presenti su momondo – come il filtro che consente di identificare in maniera semplice e immediata gli alloggi che ammettono animali – ci auguriamo che i viaggiatori italiani trovino l’ispirazione e il supporto necessario per organizzare la propria vacanza ideale, senza compromessi” commenta Clizia L’Abbate, Head of Regional Strategy, South East EU di momondo.
     
    La classifica nel dettaglio
    Chi sceglie Roma per un viaggio insieme a un amico a quattro zampe, non avrà difficoltà a trovare una struttura ricettiva che li accolga, essendo la città italiana con il maggior numero di alloggi pet-friendly. Inoltre, la capitale è ricca di opportunità per passare dei momenti indimenticabili all’aria aperta lasciandosi incantare dalle bellezze della Città Eterna, passeggiando ad esempio nei meravigliosi parchi che la costellano. Per gli amanti dei mici, tappa obbligata alla scoperta di una colonia felina che popola le vie del centro storico.

    Rimini, perla della Riviera Romagnola, non solo ha molte strutture alberghiere che accettano animali, ma sono numerosi anche gli stabilimenti balneari dove è possibile godersi la vita da spiaggia insieme a Fido. Dal 1° giugno 2018, inoltre, un’ordinanza comunale ha dato il via libera a bagni e tuffi in mare per i cani: il provvedimento prevede che gli animali domestici – oltre che scendere in spiaggia – possano entrare in acqua in determinate zone e in precisi orari. Inoltre, in città non mancano le aree di sgambamento.

    Chi va in vacanza a Napoli ha l’imbarazzo della scelta tra passeggiate nelle vie principali e nei luoghi all’aperto del centro storico, sul lungomare o alla scoperta delle località immerse nelle affascinanti colline del golfo. Ma anche gli appassionati di storia non rimarranno delusi: l’ingresso ai celeberrimi e bellissimi scavi archeologici di Pompei è aperto ai cani, basta tenerli al guinzaglio quando si è all’aperto e in braccio all’ingresso degli edifici.
     
    Firenze (4° in questa speciale classifica) è all’avanguardia per quanto riguarda iniziative dedicate agli amici a quattro zampe: prima tra tutte gli “aperidog” in locali dotati di spazio all’aperto, dove gli animali – mentre i padroni sorseggiano l’aperitivo – sono intrattenuti da un educatore in percorsi di mobility dog adatti anche ai non allenati, con tanto di stuzzichini finali per gli ospiti pelosi. Inoltre, anche le colline intorno a Fiesole ben si prestano ad ore spensierate di gioco, dove cane e padrone possono godere della massima pace.
     
    Venezia è il luogo ideale per chi viaggia con gatti che non potranno sentirsi soli nella città veneta, da secoli popolata da piccoli felini che, indipendenti e indisturbati, se ne vanno a zonzo per le calli a ridosso della laguna. I gatti in giro sono molti, un po’ perché durante i viaggi verso l’Oriente ai tempi della Serenissima venivano imbarcati come cacciatori di topi a bordo e da allora sono considerati portafortuna e tutelati, un po’ perché a Venezia non ci sono macchine. È possibile trovare, inoltre, alcune aree verdi ideali per chi viaggia con un cane e non mancano le strutture ricettive pet-friendly, che valgono a Venezia un posto a metà della top 10.
     
    Che si scelga Milano per lo shopping o la cultura, le opportunità per visitare la città con il compagno di viaggio a quattro zampe non mancano: da siti espositivi che aprono le porte anche agli animali, fino alle immancabili passeggiate per il centro. I gattofili, invece, potranno sperimentare locali dedicati ai mici e ispirati ai neko café giapponesi (“neko” significa “gatto”), ovvero le caffetterie tematiche dove i clienti possono consumare bevande e cibo circondati da gatti. Nel Paese del Sol Levante il fenomeno è diffuso da tempo e ora sta prendendo piede anche in Italia, con la metropoli lombarda a fare da apripista.
     
    Jesolo è una meta perfetta per vacanze al mare insieme agli animali domestici. La cittadina in provincia di Venezia, infatti, si distingue per la presenza di alloggi e numerose spiagge dove saranno i benvenuti: sono nati qui, infatti, alcuni stabilimenti dedicati a Fido, dove i cani possono entrare liberamente e godere di spazi opportunamente attrezzati con guinzagli, ciotole, doccette, percorsi di gioco, spazio per il movimento in battigia e specchio d’acqua per la balneazione. Inoltre, gli amici a quattro zampe potranno sbizzarrirsi tra le passeggiate sul lungomare e un po’ di divertimento nelle aree verdi disseminate per la città, dove gli animali possono essere lasciati in libertà.
     
    Riccione – così come già Rimini e Jesolo – è molto attenta alle esigenze di chi si sposta con animali domestici e cerca spazi in cui godersi la vita di mare insieme ai compagni pelosi. Non solo qui sarà facile trovare spiagge accessibili e strutture ricettive che li accolgano, ma grazie a un progetto dedicato, la città è fortemente impegnata per incrementare le possibilità per chi viaggia con Fido nei confini del comune rivierasco. Un consorzio di alberghi, ristoranti, negozi e stabilimenti balneari è infatti all’opera per fare di Riccione la prima destinazione pet oriented d’Italia.
     
    Molte le opportunità anche a Palermo, dove le strutture ricettive pet-friendly non mancano. Oltre alle comuni aree verdi, il capoluogo siciliano ospita anche un parco di divertimenti per cani, dove è possibile svolgere attività ludiche, sportive e di relax insieme al fedele compagno. I gattofili, poi, potranno scoprire il primo neko café del Sud Italia, in cui gustare torte, sorseggiare tè e tisane, ma anche pancake salati e pizza – ovviamente circondati dai gatti che abitano in pianta stabile il locale, tutti pronti a ricevere coccole.

    Verona chiude la top 10 delle città italiane più pet-friendly per numero di alloggi che accolgono i viaggiatori a quattro zampe. Per la sua vocazione di museo a cielo aperto, la città veneta ben si presta ad essere scoperta a piedi insieme al proprio cane. Probabilmente il migliore itinerario da fare insieme è quello lungo l’Adige, che circonda il centro storico: qui è possibile godere di scorci unici e ammirare le chiese, le fortezze e i ponti sul fiume, e anche gli animali saranno più che soddisfatti della passeggiata.

  • Napoli è la terza città italiana più pet friendly in Italia – La Repubblica

    Napoli è la terza città italiana più pet friendly in Italia – La Repubblica

    Le tanto agognate vacanze possono spesso trasformarsi in un dilemma quando si tratta di decidere come gestire il proprio animale domestico, a tutti gli effetti un membro della famiglia. Affidarlo alle cure di amici, parenti o strutture specializzate è spesso un’opzione che viene immediatamente scartata, ma che poi torna alla ribalta quando la ricerca di una meta e di un alloggio adatti ad accogliere il compagno a quattro zampe diventa un’ardua impresa. Il motore di ricerca viaggi momondo.it ha analizzato i propri dati per scoprire quali sono le città italiane con il maggior numero di sistemazioni pet-friendly dove trascorrere tutti insieme una vacanza indimenticabile.
     
    Veneto ed Emilia Romagna le regioni “amiche degli animali”
    Sebbene sia la capitale a guidare la classifica delle città dello Stivale che offrono la maggiore scelta in termini di alloggi che ammettono animali, sono due le regioni che si distinguono per l’apertura ad accogliere gli amici a quattro zampe: Veneto ed Emilia Romagna, rispettivamente con ben tre e due città all’interno della top 10 – Venezia (5°), Jesolo (7°), Verona (10°) e Rimini (2°) e Riccione (8°).
    Grazie al buon numero di strutture ricettive pet-friendly Palermo (9°) si aggiunge alle mete tricolori – in gran parte città d’arte – che aprono le porte agli animali domestici.
     
      
    “Viaggiare senza separarsi dal proprio amico a quattro zampe non è impossibile e, anzi, è un’esigenza sempre più compresa dalle strutture ricettive e dalle città italiane, che progressivamente si stanno adattando per favorire un’esperienza di viaggio su misura delle famiglie con animali domestici. Grazie alle nostre analisi di dati, ai consigli forniti dai nostri esperti di viaggio e agli strumenti e funzionalità presenti su momondo – come il filtro che consente di identificare in maniera semplice e immediata gli alloggi che ammettono animali – ci auguriamo che i viaggiatori italiani trovino l’ispirazione e il supporto necessario per organizzare la propria vacanza ideale, senza compromessi” commenta Clizia L’Abbate, Head of Regional Strategy, South East EU di momondo.
     
    La classifica nel dettaglio
    Chi sceglie Roma per un viaggio insieme a un amico a quattro zampe, non avrà difficoltà a trovare una struttura ricettiva che li accolga, essendo la città italiana con il maggior numero di alloggi pet-friendly. Inoltre, la capitale è ricca di opportunità per passare dei momenti indimenticabili all’aria aperta lasciandosi incantare dalle bellezze della Città Eterna, passeggiando ad esempio nei meravigliosi parchi che la costellano. Per gli amanti dei mici, tappa obbligata alla scoperta di una colonia felina che popola le vie del centro storico.

    Rimini, perla della Riviera Romagnola, non solo ha molte strutture alberghiere che accettano animali, ma sono numerosi anche gli stabilimenti balneari dove è possibile godersi la vita da spiaggia insieme a Fido. Dal 1° giugno 2018, inoltre, un’ordinanza comunale ha dato il via libera a bagni e tuffi in mare per i cani: il provvedimento prevede che gli animali domestici – oltre che scendere in spiaggia – possano entrare in acqua in determinate zone e in precisi orari. Inoltre, in città non mancano le aree di sgambamento.

    Chi va in vacanza a Napoli ha l’imbarazzo della scelta tra passeggiate nelle vie principali e nei luoghi all’aperto del centro storico, sul lungomare o alla scoperta delle località immerse nelle affascinanti colline del golfo. Ma anche gli appassionati di storia non rimarranno delusi: l’ingresso ai celeberrimi e bellissimi scavi archeologici di Pompei è aperto ai cani, basta tenerli al guinzaglio quando si è all’aperto e in braccio all’ingresso degli edifici.
     
    Firenze (4° in questa speciale classifica) è all’avanguardia per quanto riguarda iniziative dedicate agli amici a quattro zampe: prima tra tutte gli “aperidog” in locali dotati di spazio all’aperto, dove gli animali – mentre i padroni sorseggiano l’aperitivo – sono intrattenuti da un educatore in percorsi di mobility dog adatti anche ai non allenati, con tanto di stuzzichini finali per gli ospiti pelosi. Inoltre, anche le colline intorno a Fiesole ben si prestano ad ore spensierate di gioco, dove cane e padrone possono godere della massima pace.
     
    Venezia è il luogo ideale per chi viaggia con gatti che non potranno sentirsi soli nella città veneta, da secoli popolata da piccoli felini che, indipendenti e indisturbati, se ne vanno a zonzo per le calli a ridosso della laguna. I gatti in giro sono molti, un po’ perché durante i viaggi verso l’Oriente ai tempi della Serenissima venivano imbarcati come cacciatori di topi a bordo e da allora sono considerati portafortuna e tutelati, un po’ perché a Venezia non ci sono macchine. È possibile trovare, inoltre, alcune aree verdi ideali per chi viaggia con un cane e non mancano le strutture ricettive pet-friendly, che valgono a Venezia un posto a metà della top 10.
     
    Che si scelga Milano per lo shopping o la cultura, le opportunità per visitare la città con il compagno di viaggio a quattro zampe non mancano: da siti espositivi che aprono le porte anche agli animali, fino alle immancabili passeggiate per il centro. I gattofili, invece, potranno sperimentare locali dedicati ai mici e ispirati ai neko café giapponesi (“neko” significa “gatto”), ovvero le caffetterie tematiche dove i clienti possono consumare bevande e cibo circondati da gatti. Nel Paese del Sol Levante il fenomeno è diffuso da tempo e ora sta prendendo piede anche in Italia, con la metropoli lombarda a fare da apripista.
     
    Jesolo è una meta perfetta per vacanze al mare insieme agli animali domestici. La cittadina in provincia di Venezia, infatti, si distingue per la presenza di alloggi e numerose spiagge dove saranno i benvenuti: sono nati qui, infatti, alcuni stabilimenti dedicati a Fido, dove i cani possono entrare liberamente e godere di spazi opportunamente attrezzati con guinzagli, ciotole, doccette, percorsi di gioco, spazio per il movimento in battigia e specchio d’acqua per la balneazione. Inoltre, gli amici a quattro zampe potranno sbizzarrirsi tra le passeggiate sul lungomare e un po’ di divertimento nelle aree verdi disseminate per la città, dove gli animali possono essere lasciati in libertà.
     
    Riccione – così come già Rimini e Jesolo – è molto attenta alle esigenze di chi si sposta con animali domestici e cerca spazi in cui godersi la vita di mare insieme ai compagni pelosi. Non solo qui sarà facile trovare spiagge accessibili e strutture ricettive che li accolgano, ma grazie a un progetto dedicato, la città è fortemente impegnata per incrementare le possibilità per chi viaggia con Fido nei confini del comune rivierasco. Un consorzio di alberghi, ristoranti, negozi e stabilimenti balneari è infatti all’opera per fare di Riccione la prima destinazione pet oriented d’Italia.
     
    Molte le opportunità anche a Palermo, dove le strutture ricettive pet-friendly non mancano. Oltre alle comuni aree verdi, il capoluogo siciliano ospita anche un parco di divertimenti per cani, dove è possibile svolgere attività ludiche, sportive e di relax insieme al fedele compagno. I gattofili, poi, potranno scoprire il primo neko café del Sud Italia, in cui gustare torte, sorseggiare tè e tisane, ma anche pancake salati e pizza – ovviamente circondati dai gatti che abitano in pianta stabile il locale, tutti pronti a ricevere coccole.

    Verona chiude la top 10 delle città italiane più pet-friendly per numero di alloggi che accolgono i viaggiatori a quattro zampe. Per la sua vocazione di museo a cielo aperto, la città veneta ben si presta ad essere scoperta a piedi insieme al proprio cane. Probabilmente il migliore itinerario da fare insieme è quello lungo l’Adige, che circonda il centro storico: qui è possibile godere di scorci unici e ammirare le chiese, le fortezze e i ponti sul fiume, e anche gli animali saranno più che soddisfatti della passeggiata.

  • Animali e padroni, che fare nel Condominio 2.0: libertà, ma non totale – TRIESTEALLNEWS

    Animali e padroni, che fare nel Condominio 2.0: libertà, ma non totale – TRIESTEALLNEWS

    10.09.2018 – 09.08 – Altra questione che fa alzare la pressione nella vita condominiale e che scatena accese discussioni nelle assemblee è la presenza di animali domestici negli alloggi dell’edificio. Premetto che il problema che andremo ad analizzare non riguarda gli animali domestici, ma l’educazione ed il buon senso dei loro “padroni” .

    A seguito della riforma con la legge 220/2012 è stato modificato l’articolo 1138 del Codice civile che dispone che le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici, ma bisogna precisare che l’accesso degli animali nel condominio non è fuori da ogni regola.

    È comunque buona norma rispettare le disposizioni contenute nell’ordinanza del ministero della Salute, entrata in vigore il 23 marzo 2009, che prevede l’obbligo, per i proprietari dell’animale, di mantenere pulita l’area di passeggio, di utilizzare il guinzaglio in ogni luogo e nel caso di “animali aggressivi” di applicare la museruola; è sempre prevista la responsabilità civile ex articolo 2052 del Codice civile e penale dei proprietari, in caso di danni o lesioni a persone, animali o cose nonché l’obbligo di stipulare, in caso di animali pericolosi, una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni causati dal proprio animale contro terzi.

    Bisogna, infine, rammentare che:
    1. gli animali non possono essere lasciati liberi di circolare negli spazi comuni senza le dovute cautele sopra indicate;
    2. i proprietari degli animali debbono comportarsi in modo tale da non ledere o nuocere alla quiete e all’igiene degli altri conviventi del condominio;
    3. il condominio, in caso di rumori molesti o di odori sgradevoli per i quali è necessario chiedere la cessazione della turbativa per violazione delle norme sulle immissioni intollerabili ex articolo 844 del Codice civile, può richiedere l’allontanamento dell’animale dall’abitazione in base all’articolo 700 del Codice di procedura civile;
    4. nel caso di immissioni rumorose è possibile ipotizzare, purché ne sussistano le condizioni, il reato di “disturbo del riposto delle persone” (articolo 659 del Codice civile);
    5. gli animali non possono essere abbandonati per lungo tempo sul balcone o nelle abitazioni perché si potrebbe ipotizzare il reato di “omessa custodia” (articolo 672 del Codice penale).

    Si riscontra in maniera molto evidente che le norme sono legate proprio all’educazione nel rispetto degli altri abitanti del condominio ed al mantenimento dell’igiene degli spazi comuni e privati a seguito del possesso dell’animale domestico, oltre alla cura dell’animale stesso. Bisogna inoltre identificare quali sono gli animali propriamente definiti domestici: in una prima stesura della legge veniva identificato l’animale quale di compagnia, ma poi nella stesura finale del nuovo testo dell’articolo 1138 del Codice, il termine “da compagnia” è stato sostituito con animali “domestici”, una differenza che potrebbe suscitare lunghe discussioni nelle aule di giustizia. Gli animali di compagnia vengono classificati dall’art. 3 del regolamento CE n. 998/2003 che rimanda all’allegato I:

    Specie animali

    PARTE A
    Cani
    Gatti

    PARTE B
    Furetti

    PARTE C
    Invertebrati (escluse le api e i crostacei), pesci tropicali decorativi, anfibi, rettili.
    Uccelli: tutte le specie [esclusi i volatili previsti dalle direttive 90/539/CEE e 92/65/CEE].
    Mammiferi: roditori e conigli domestici.

    Gli animali domestici, sono quelli con cui condividere momenti quotidiani, tra le mura di casa; sono quelli che ci stanno vicino solo a questo fine, ciascuno a suo modo, come vedremo, ma vicinanza innanzitutto. Va precisato perché ci sono animali con cui capita di dividere lo spazio di casa, quindi letteralmente “domestici”, ma che non sono animali domestici bensì da reddito, perché hanno utilità di tipo produttivo – che sia latte, carne, lana, soprattutto rifacendosi ad attività di tipo primordiale.

    La categoria degli animali domestici è molto varia e c’è qualche infiltrato da reddito che in epoca moderna si è reinventato da compagnia. I più diffusi animali domestici sono senza dubbio cani e gatti, in generale i mammiferi, seguiti da uccelli e pesci. Oltre a quest’ultimi, sempre tra gli animali domestici impegnativi, troviamo rettili e alcuni tipi di anfibi. Sempre più strani ma sempre appartenenti alla categoria degli animali domestici, ci sono gli artropodi: formiche, grilli, tarantole e altri ragni, scorpioni e insetti stecco e foglia.

    In conclusione le due definizioni sono molto simili ed il legislatore ha scelto quella “animali domestici” proprio per lasciare una apertura più ampia all’inclusione nella categoria di animali anche un po’ più particolari e strani per il termine di compagnia, comunque ogni animale individuato dalla normativa o che sia “domestico” in quanto coabitante nel nostro alloggio deve essere curato, mai abbandonato, e deve non arrecare disturbo e danno a terzi!

    Massimo Varrecchia

  • Giulio Rezzonico – Riconoscimento di cani e gatti morti. Il microchip … – Ticino News

    Giulio Rezzonico – Riconoscimento di cani e gatti morti. Il microchip … – Ticino News

    Chiunque ha mai posseduto un animale domestico sa bene cosa significhi affezionarsi a quest’ultimo in modo irreversibile e sa bene come la sua vita possa diventare importante quanto quella di un essere umano. Chiunque ha mai posseduto un animale domestico sa che perderlo definitivamente equivale a perdere un membro della propria famiglia.

    Oggi vorrei raccontarvi la storia che ho vissuto con la scomparsa della mia gatta Gea, con un epilogo tutt’altro che felice.
    Viviamo in un mondo dove la tecnologia ci permette di fare qualsiasi cosa noi vogliamo: comunicare, comprare del cibo, spostarci, e via dicendo. La tecnologia ha influenzato anche il mondo animale, in quanto oggi si ha la possibilità registrare le credenziali del nostro amico a quattro zampe e immetterle in un sistema di dati. In tal modo, vi è una maggiore efficienza nel caso specifico in cui esso venga disperso e/o ritrovato (vivo o deceduto).

    Gea, munita di microchip dal 2014, è stata dispersa in data 22 luglio 2018. Il suo corpo è stato trovato il giorno seguente, ma le nostre ricerche si sono protratte per ben tre settimane prima di sapere che, a tutti gli effetti, la nostra gatta era stata investita in Via Sorengo, a Lugano.
    Il compito delle autorità che hanno il ruolo di ritrovare animali smarriti o aiutare nella ricerca è quello di leggere il chip presente all’interno dell’animale, verificare i dati alla Banca Dati ANIS (o AMICUS per quanto riguarda i cani) e notificare TEORICAMENTE il ritrovamento al proprietario.

    I vari municipi, per questo compito, si rivolgono a entità più specifiche come il Servizio Manutenzione Stradale. Oltre ai municipi, anche la Protezione animali Cantonale e l’Ufficio del veterinario Cantonale hanno un ruolo nel ritrovamento di un animale, in quanto possono essere notificate loro le sparizioni.
    Nonostante il governo abbia rinunciato al vincolo legale del riconoscimento per i e gatti trovati morti, l’Ufficio del veterinario Cantonale ha voluto a sensibilizzare i Comuni affinché venga effettuata la scansione del microchip per identificare gli animali ritrovati sul territorio del Canton Ticino.

    Tuttavia, come ho potuto constatare sulla mia pelle, questo processo non viene sempre effettuato; la ricerca del nostro gatto è stata un’odissea senza fine, dove la conclusione ci è giunta solo e soltanto grazie a terze persone (mediante gli annunci di sparizione comunicati privatamente da noi stessi). Dopo aver appreso la triste notizia e aver contattato i vari enti, ancora oggi non sappiamo chi ha preso la nostra gatta e dove è stata portata, malgrado fosse munita di microchip. Dopo le varie telefonate, veniamo a conoscenza che non solo il ritrovamento del corpo del nostro micio non è stato notificato a noi proprietari, ma anche chi l’ha preso e la sua deportazione verso i centri di raccolta siano rimasti tuttora un mistero.

    Buttare un animale domestico in un cassonetto senza nemmeno verificare la sua identità e il relativo proprietario, è un’atrocità bella e buona. Credo che identificare un animale domestico non prenda una grossa fetta di tempo con la moderna tecnologia di cui disponiamo oggigiorno e, inoltre, credo che sia il diritto di ogni cittadino sapere dove il nostro fedele compagno venga portato, indipendentemente se il processo venga effettuato post mortem o meno.

    In tutta la faccenda, mi è sembrato vi fosse una inconfessabile omertà dove nessuno sapeva niente.
    È il caso di riconsiderare la frase “è solo un animale” e cercare di essere più trasparenti; il Canton Ticino non è una metropoli urbana con migliaia di animali smarriti ogni giorno e nonostante oggi, purtroppo, non vi sia una base legale, i casi di sparizione e ritrovamento di animali domestici devono essere trattati con più tatto e sensibilità da parte delle autorità competenti.
    È il caso di chiedersi chi sia il vero animale, quando il corpo di qualcuno a noi caro (a prescindere se umano o meno), venga buttato così malamente e senza indugi.

    Giulio Rezzonico, studente di scienze della comunicazione all’Università della Svizzera Italiana

    Redazione | 27 min

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  • Scegliere un gatto: 5 razze di gatti popolari in tutto il mondo e … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Scegliere un gatto: 5 razze di gatti popolari in tutto il mondo e … – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Se stai pensando di adottre un gatto potresti preferire una razza specifica alle altre. Ricorda che ogni gatto è unico ed è importante capire che razze diverse presentano caratteristiche diverse e richiedono diversi tipi di cure.

    Ci sono più gatti domestici nel mondo di qualsiasi altro animale domestico, persino cani! I gatti sono piccoli, puliti, facili da curare, non hanno bisogno di essere portati a fare passeggiate e danno tantissimo amore e affetto. Se stai pensando di adottare l’animale domestico più famoso al mondo, dai un’occhiata ad alcune delle razze di gatti più popolari e scopri perché sono così popolari e qual’è quello più adatto a te.

    1. American Shorthair

    Lo shorthair domestico è adattabile e di buon carattere. Sono facili da governare e in generale si tratta di una razza sana, che mantiene bassi sia i costi di toelettatura che quelli del veterinario. Agricoltori, negozianti e capofamiglia spesso si rivolgono a questo simpatico gatto per proteggere le loro case e i loro negozi da topi, ratti e altri parassiti. Inoltre sono affettuosi e dolci, vanno d’accordo con i bambini e altri animali domestici, anche se non amano essere trasportati. Molti di loro sono di colore blu o grigio, anche se sono disponibili in una grande varietà di colori.

    2. Gatto persiano

    persian-cat

    Il persiano è dignitoso e docile. Sono noti per essere una razza tranquilla e affettuosa. Il gatto ha una testa rotonda, faccia corta, naso camuso, guance paffute, orecchie arrotondate, occhi grandi e un corpo robusto. Richiedono più toelettatura di molte altre razze di gatti a causa della loro pelliccia soffice e lunga. Sebbene siano belli e dolci, i persiani sono inclini a una serie di potenziali problemi di salute, più comunemente legati alla loro struttura facciale.I gatti persiani sono popolari per le loro personalità affettuose e leali.  I gatti persiani sono adatti per le famiglie multi-pet e sono più adatti per la vita al chiuso.

    3. Maine Coon

    Maine-Coon-Cat

    Una caratteristica del Maine Coon è che è un grande gattino! Alcuni possono arrivare a pesare oltre 20 chili. Sono nativi del New England, provenienti dal Maine, dove sono famosi peressere il gatto della fattoria fin dai primi anni del XIX secolo. Oggi questa razza grande e bella è una delle razze più popolari al mondo.Conosciuti come “gentili giganti”, i Maine Coons sono perfetti per le famiglie con bambini e cani. Molti proprietari notano che mantengono le loro qualità dai gattini fino alla vecchiaia. I Maine Coon sono gatti grandi e amanti della natura, immediatamente riconoscibili dalle code cespugliose e dalla folta pelliccia.

    4. Siamese

    siamese-cat

    I siamesi sono gatti sofisticati, pronti per un elegante ballo in maschera. La pelliccia chiara del corpo del gatto siamese, in netto contrasto con nera di muso, orecchie coda e zampe, e gli occhi blu tanzanite, rendono questi gatti incredibili e ipnotizzanti da guardare. Non lasciarti ingannare dalla fantasia, questo splendido gatto è anche estremamente affettuoso, il che spiegherebbe la sua popolarità in tutto il mondo.

    5. Abissino

    Abyssinian-cat

    L’amore per le altezze è un tratto distintivo della razza di gatti abissini. Questo gattino ama essere il più in alto possibile e gli piacerebbe se si potesse costruire un albero ad altezza del soffitto tutto per lui in casa. Di tutte le razze di gatti si potrebbe dire che questo vive la vita al massimo. Questo gatto salirà più in alto, salterà più lontano e giocherà più a lungo di molte altre razze popolari là fuori. Alcune persone li chiamano “Aby-grabbys” per via della loro propensione a prendere cose che suscitano il loro interesse.

    Chiunque abbia un gatto nella propria famiglia ti dirà che il suo gatto è il miglior gatto per un numero qualsiasi di motivi, anche per te sarà così. Ricorda che in tutto il paese ci sono tantissimi gatti randagi che aspettano solo te per essere adottati, se preferisci un gatto di  una razza specifica trova quello giusto con cui condividere la tua vita.

    A.O.

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  • L'antidoto alla solitudine, animali da compagnia e amici ritrovati – Quotidiano.net

    L'antidoto alla solitudine, animali da compagnia e amici ritrovati – Quotidiano.net

    La solitudine e l’isolamento sociale possono rappresentare un rischio per la salute anche più dell’obesità, che in America è considerata una piaga. Uno studio presentato alla convention dell’American Psychological Association da Julianne Holt-Lunstad, della Brigham Young University avverte che i rapporti sociali rappresentano un bisogno umano fondamentale per il benessere e la sopravvivenza e che “una parte crescente della popolazione americana vive in condizioni di isolamento”. Si stima infatti che circa 42 milioni di adulti sopra i 45 anni negli Stati Uniti soffrano di solitudine, un quarto della popolazione vive sola e più della metà non è sposata. “Queste tendenze suggeriscono che gli americani hanno meno rapporti sociali e vivono di più in solitudine”, ha affermato la psicologa. Ma quali sono gli antidoti alla solitudine?

    ANIMALI DA COMPAGNIA
    Una ricerca condotta da FederAnziani e da Mars Italia ha appurato che nove italiani su dieci tra gli over 65, tra quelli che possiedono un animale da compagnia, ritengono che avere in casa un cane o un gatto abbia un impatto positivo sulla propria salute e sul proprio umore, riduce la sensazione di solitudine e dona serenità. Oltre il 70% dichiara di considerare gli animali domestici come componenti della famiglia a tutti gli effetti. Possedere un animale domestico stimola il movimento (60% di probabilità in più di svolgere attività fisica) e incide positivamente sulla salute psichica, poiché prendersi cura di un animale costituisce un valido stimolo mentale.

    RIVEDERE VECCHI AMICI
    Altro antidoto alla solitudine consiste nel riprendere i contatti con i vecchi amici per sentirsi meglio e rivivere le gioie del passato. Occorre vincere l’iniziale ritrosia, l’imbarazzo che costringe a giustificare gli anni passati senza mai sentirsi, ma una volta rotto il ghiaccio il più è fatto. Gli americani lo definiscono meet again. Contattare un amico che non si vede da tempo con il desiderio di incontrarlo di persona a tu per tu. Nostalgia, passioni comuni e ricette di cucina sono il collante che spinge le persone a ricercare gli amici persi per strada. Secondo una ricerca condotta per Nescafè, 7 italiani su 10 ritrovano volentieri gli amici del passato per rievocare un periodo felice della propria vita (67%), perché mossi dalla curiosità di vedere come siamo cambiati di anni (57%) o per cercare nuove occasioni di divertimento (54%).

    LA CERCHIA RISTRETTA
    Ma perché le persone, anche amiche di vecchia data, smettono di frequentarsi? “La motivazione più comune – afferma Ilaria Medici, psicologa dello Studio Porta Nuova a Milano – è perché talvolta viene a mancare la ragione stessa per cui un legame si è creato, perché le persone crescono e cambiano, per cui può accadere che viene meno l’interesse comune (gioco, scuola, sport). Poi ci sono scelte di vita molto diverse, la scelta o meno di mettere su famiglia”. Studi della Royal Society Open Science hanno appurato che le persone tendono a restringere la cerchia di amici a partire dai 25 anni, selezionando pochi eletti e rinunciando a frequentare compagnie numerose come avviene in età adolescenziale. La rivista Fortune ha invece visto come l’80% dei giovani millennials abbia provato almeno una volta nella vita il fenomeno del ghosting, ossia l’abbandono improvviso di un amico senza ricevere alcuna spiegazione.

    LE REGOLE DELLA RIMPATRIATA
    1. Amarcord, riflettere e far crescere il desiderio di rivivere gli anni spensierati. 2. Convivialità, immaginare il piacere di ritrovarsi a tavola tra amici. 3. Primo passo: messaggio via Facebook, WhatsApp o con altri social media. 4. Telefonata: l’alternativa che offre un riscontro, una risposta immediata. 5. Stringere subito: fissare data e luogo d’incontro senza rimandare. 6. Coraggio. Rimuovere la paura di ricevere una risposta negativa. 7. Sfruttare l’effetto sorpresa. 8. Accogliersi senza giudicarsi. 9. Il piacere di raccontarsi. 10. Rivivere le esperienze di un tempo.

    Alessandro Malpelo

    QN Quotidiano Nazionale

  • L' assicurazione per gli animali domestici – Radiogold

    L' assicurazione per gli animali domestici – Radiogold

    Se hai un animale domestico molto probabilmente ami tutti gli animali ma in particolare quelli che vivono con te. L’amore che nutri per il tuo cane o per il tuo gatto ti spinge, di prima mattina, senza nemmeno pensarci, a nutrirli prima ancora di pensare a preparare il caffè.

    Hai fatto tutte le vaccinazioni, messo il microchip e te ne prendi cura come se il tuo animale fosse la cosa più preziosa al mondo perché del resto, a lui piaci come sei e ti ama immensamente.

    Ma tutte queste cure purtroppo, spesso, non bastano affatto. Potrebbe accadere che il tuo amato animale sia morso da una vipera o che venga investito mentre corre. Oppure, se hai un cane che appartiene alle razze pericolose, potrebbe mordere qualcuno e procurare danni seri.

    Sicuramente, per tenere al sicuro il nostro animale e terze persone, bisogna stipulare un’assicurazione per animali domestici.

    Assicurazione animali domestici: tutela per noi e per i nostri amici a 4 zampe

    Per ridurre al minimo i rischi derivanti dal possesso di un animale domestico, l’unica soluzione è la stipula di un’assicurazione.

    Come abbiamo già detto, prendersi cura dei propri amici a 4 zampe è fonte di immensa gioia, specialmente quando festeggiano il nostro rientro a casa, ma dobbiamo anche considerarlo come un dovere perché, nel caso in cui causino danni a cose o persone, dovremo risponderne.

    Ma cosa dice la legge a tal proposito? Per rispondere basta leggere l’articolo 2052 del Codice Civile che è molto chiaro:
    Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni [2056] cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito [1218, 1256, 2051].

    Assicurazione cani: quando è obbligatoria

    L’ordinanza ministeriale del 3 marzo 2009 abroga quella precedente del 12 dicembre 2006, nella quale vi erano elencate le razze pericolose con obbligo della stipula di un’assicurazione.

    Secondo la nuova ordinanza, non esiste una razza pericolosa, ma è il padrone a determinare il comportamento del cane.
    Per fare un esempio, il Signor X ha un mastino napoletano che viene incitato alla violenza, mentre il Signor Y ha un mastino napoletano che cresce in un ambiente amorevole. Il primo cane sarà quello con maggiori probabilità di diventare morsicatore e di venire registrato nelle liste della Asl. In questo caso l’assicurazione per il cane è obbligatoria in quanto ha già manifestato segni d’aggressività.

    Assicurazione cani: quando conviene stipularla

    Spesso, i comportamenti errati di un cane sono causati dalla disattenzione o superficialità dei padroni.
    Non è certo il caso di lasciare libero in un parco il nostro cane senza che abbia ricevuto il necessario addestramento. Questo vale sia per l’incolumità di terzi che per quella del cane stesso che, correndo senza ascoltare richiami, potrebbe finire sotto una macchina.

    Quindi, oltre a curare i nostri animali, dovremmo tenere conto di quali assicurazioni esistono per loro e quali tutele legali scegliere.

    Polizza generica per danni. Non prevede la copertura delle spese veterinarie delegando tutto al proprietario, ma copre i danni causati a terzi.

    Polizza specifica per animali domestici. Questo tipo di assicurazione copre sia i danni verso terzi che le spese per le cure del nostro animale. Attenzione però a leggere bene tutte le clausole e a verificare cosa è incluso nei trattamenti veterinari. La sterilizzazione, è fondamentale, specie per evitare di avere in case un’invasione di cuccioli a ogni calore (4 per le cagne di taglia piccola, fino a 7 per quelle di taglia grande) e, di conseguenza, scongiurare il rischio del brutale fenomeno dell’abbandono.

    Assicurazione animali domestici: quanto costa

    Le assicurazioni per gli animali domestici non costano così tanto come potremmo pensare. Certamente costano meno quelle che pagare di tasca nostra!

    Il premio medio annuo è di circa 97 euro, ma è possibile avere un risparmio di circa 3 euro sulle polizze per animali domestici.

    Per concludere, potremmo fare un piccolo esempio pratico sulla convenienza della polizza per animali domestici.
    Facciamo finta di avere un Jack Russell, una piccola bestiola amorevole ma altrettanto curiosa.
    La sua curiosità lo porta ad infilare il naso un po’ dove gli capita, anche vicino ad una vipera che, sentendosi minacciata, lo morde. Beh, le spese veterinarie per salvare il nostro cane sarebbero superiori ai 500 euro. Con una polizza vivremmo molto più tranquilli.