Martedì, 27 Ottobre 2015 11:07

carta di milanoANMVI: per i Medici Veterinari, i più vicini all’origine del cibo, firmare la Carta di Milano vuol dire confermare un impegno professionale

Anche quando l’Esposizione Universale avrà chiuso i battenti le grandi questioni alimentari del Pianeta resteranno aperte. Ma si sarà rafforzato il principio che solo da filiere alimentari sane e sicure (food safety) potrà derivare una maggiore disponibilità di alimenti per tutti (food security).

La Carta di Milano, eredità morale di questa importante EXPO italiana, afferma il diritto al cibo “sano” e il valore del “benessere animale”. Per i Medici Veterinari firmarla significa confermare e rinnovare un impegno professionale, scientifico e deontologico, che si esplica lungo tutte le fasi della filiera, a cominciare dall’allevamento dove ha inizio la produzione alimentare primaria fino al prodotto in tavola.

Ma la Carta di Milano è anche un auspicio affinché si affermi una cultura alimentare più rispettosa del cibo (“il cibo è patrimonio culturale”) e di tutti coloro che ne fanno strumento di salute, di sviluppo economico, di occupazione e di benessere individuale e sociale.

In questa direzione un grande sforzo e un grande contributo potrà arrivare dall’informazione, veritiera, equa e non piegata a secondi fini. Anche questo è un valore espresso della Carta di Milano.

(Ufficio Stampa ANMVI)

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