La carta di circolazione 2017 sarà abolita: diremo addio a libretto e certificato di proprietà dell’auto. Il futuro è un documento unico con Aci. Ecco la novità.

Carta di circolazione 2017: diciamo addio a libretto e certificato di proprietà, la Legge Madia 124/2015 unificherà i documenti per auto, moto e tutti i veicoli di proprietà. Il risparmio sarà garantito, anche la semplificazione.

La carta di circolazione è un documento necessario: attesta che l’auto o altro veicolo sia idoneo alla circolazione, autorizzato dalla Motorizzazione Civile. Per la proprietà, invece, l’iscrizione è di competenza Aci, i cui costi di passaggio sono da sempre una spina nel fianco.

Addio a libretto e certificato di proprietà: si passerà ad un unico documento che attesti sia l’idoneità che la proprietà dell’auto. Questo comporterà un risparmio notevole per il cittadino e una burocrazia più snella. In che termini? Vediamoci chiaro.

Carta di circolazione 2017: addio a libretto e certificato di proprietà

La carta di circolazione 2017 sarà annessa al certificato di proprietà: addio al libretto che attesta l’idoneità dell’auto a circolare, addio anche alla Motorizzazione Civile? Da anni l’istituto versa in ristrettezze di fondi e personale: obiettivo della riforma Madia sarà accorparlo a quello dell’Aci.

Il libretto di circolazione, infatti, non è l’unico documento necessario per un auto: la proprietà delle auto e di tutti i veicoli è gestita dall’Aci, che raccoglie le iscrizioni nel cosiddetto PRA, cioè il Pubblico Registro Automobilistico.

Il certificato di proprietà è effettivamente l’identità dell’auto che, essendo pubblica per legge, può essere consultata nel portale Aci, pagando il costo del servizio. Quali sarebbero i vantaggi dell’accorpamento?

Addio a libretto e certificato di proprietà: un documento unico

La carta di circolazione 2017 sarà annessa al certificato di proprietà: l’addio è nell’ottica della semplificazione e del risparmio nella PA. Quanto ci farà risparmiare dire addio a libretto? Più o meno 39 euro, corrispondenti ai diritti di pratica della Motorizzazione Civile.

Il certificato di proprietà è tutt’altra cosa, eppure riducendo la carta ad un documento unico gestito dalla sola Aci, si avrebbe un notevole risparmio di risorse. Inoltre, unendo le banche dati, il controllo dei pagamenti per il bollo auto sarebbe più semplice e rapido.

L’addio al libretto era prevedibile: la PA non è più nella condizione di mantenere istituti paralleli e costi aggiuntivi; la riforma attuata dal Ministro Madia sta pian piano “potando i rami secchi”. Il decreto dovrebbe avere luce entro il 28 febbraio, attendiamo ulteriori sviluppi.

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