Milano, 9 gennaio 2018 – Cancelli chiusi, parco off-limits ai cittadini dopo che domenica mattina due cani hanno assaggiato carne «con pallini rossi, forse veleno per topi». Lo spiega Ninfa Monteleone, proprietaria di uno dei due quattrozampe, che ha subito lanciato l’allarme. Succede in zona Quarto Oggiaro, nel polmone verde “Franco Verga” tra le vie Giulio Confalonieri e Porretta. Dopo l’sos, al parco sono intervenuti polizia locale, polizia di Stato, Ats e Amsa. Mentre i due cagnolini, che per fortuna non hanno accusato malori, stanno seguendo una terapia precauzionale «a base di vitamina k – sottolinea Monteleone – per prevenire problemi. Nel corso dell’ultimo anno sono purtroppo morti tre cani, sospetto per avvelenamento». «Erano circa le 9 di domenica – racconta la residente – e stavo rientrando a casa dopo la passeggiata, insieme a un vicino pure lui proprietario di cane. A un certo punto uno dei miei tre cani, Popy, un meticcio, e il cane del vicino che è simile a un jack russel si sono avvicinati a dei bocconi di carne che erano sul prato. Li abbiamo allontanati. La persona che era con me ha notato dei pallini rossi, dal colore non naturale, mescolati al cibo. Così ci siamo allarmati».

Ed è scattata  prima la telefonata alla veterinaria del quartiere per chiedere come poter curare i cagnolini, poi a Comune e forze dell’ordine. «Abbiamo visto arrivare la polizia locale, la polizia di Stato (che è stata interpellata sulla possibilità di anticipare la chiusura quotidiana del parco – prevista alle 22 – per motivi disanità pubblica, ndr), l’Ats e l’Amsa». L’area è stata controllata, sono stati presi i campioni da analizzare e in serata il parco è stato chiuso. Sul luogo del ritrovamento della carne è stato messo un paletto con bandierina. Ora lo spazio dovrà essere bonificato. E bisognerà attendere i risultati delle analisi per sapere se la carne fosse avvelenata.

«Non c’è più  rispetto, non ci sentiamo tranquilli. Peraltro – rincara la dose Ninfa – ci sentiamo abbandonati. Il parco, così come le strade del quartiere, non sono conosciuti. E l’aiuto in caso di emergenza non è mai tempestivo». Tutti i proprietari di cani sono preoccupati: «Questo è l’unico parco a disposizione. Spiace constatare che i cani siano percepiti come un fastidio da certe persone. La convivenza uomo-animale purtroppo è difficile», commenta Paolo Pomati, col suo cagnolino al guinzaglio. «Io vigilo sempre perché non si sa mai», aggiunge Daniele Loro, con al seguito i suoi Faustino (bull dog) e Solo (bull terrier). «Non ci resta che far passeggiare i nostri animali, al guinzaglio, nell’area esterna – conclude Federica Tosadori, che ha un bull dog di nome Otto –. Finché non riavremo sicurezza».

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