Gli articoli numero 20 e 27 del regolamento comunale del Parco di Monza e dei Giardini reali sono tassativi: i cani devono essere tenuti al guinzaglio, solo all’interno del Parco possono essere lasciati liberi, ma a patto che indossino la museruola. Tuttavia, tre giorni fa, nei Giardini dell’ex reggia sabauda si è verificato un nuovo episodio di violazione delle norme: un cane di media taglia, lasciato senza guinzaglio dal padrone, ha aggredito uno scoiattolo rosso morsicandolo in testa.

Non è la prima volta che accade: le Guardie ecologiche volontarie segnalano almeno una mezza dozzina di casi al giorno e fra chi viene infastidito dai cani, a volte anche di grossa taglia, ci sono anche tutti quelli che frequentano il Parco quotidianamente per fare una passeggiata rilassante o per una corsetta salutare. «Riceviamo continuamente segnalazioni di questo tipo — spiega Giorgio Riva, presidente Enpa —. Adesso fortunatamente lo scoiattolo sta bene, ma ha una brutta ferita alla testa. Prima però di riportarlo nel suo habitat naturale dobbiamo essere sicuri che si sia completamente rimesso in sesto. La ferita purtroppo era infetta». Lo scoiattolo rosso, per altro specie protetta a livello europeo poiché a rischio di estinzione (è minacciato dallo scoiattolo grigio americano molto più famelico e invasivo), è stato salvato da una coppia di ragazzi che ha ripreso la parte finale dell’aggressione.

L’accaduto ha ovviamente scatenato polemiche, in modo particolare sui social, nei confronti dei proprietari di cani poco attenti alle regole e alla salute degli altri animali. Gli amministratori della pagina Facebook «Sei di Monza se», dopo oltre 300 commenti e una volta che il tono era decisamente trasceso in rissa verbale, hanno persino deciso di chiudere la discussione. Pochi mesi fa era stato un pensionato sessantenne, amante delle lunghe passeggiate nel Parco, sofferente di cuore e con un certo timore nei confronti dei cani a causa di un trauma infantile, a denunciare di essere stato circondato da una mezza dozzina di cani di media taglia senza che i padroni poco distanti battessero ciglio. «Se le regole ci sono vanno rispettate — spiega Barbara Zizza, presidente dell’associazione Monza a quattro zampe —. Purtroppo la maleducazione di pochi, rischia di mettere in cattiva luce la stragrande maggioranza dei proprietari di cani che frequentano Parco e Giardini della Villa Reale nel pieno rispetto delle norme».

Per arginare il problema, le soluzioni su tavolo sono due: aumentare i controlli o organizzare addirittura un presidio fisso della polizia locale;. creare un’area o dei percorsi riservati ai cani liberi dal guinzaglio come, per esempio, al Parco Nord. Entrambe le ipotesi non sono di facile realizzazione. La polizia locale non ha uomini a sufficienza per estendere con regolarità i pattugliamenti all’interno del polmone verde monzese, mentre le Guardie ecologiche volontarie possono fare dei verbali, ma solo se il fermato accetta di mostrare i documenti. In caso contrario, non possono intervenire. «Stiamo ragionando in giunta sull’opportunità di allestire uno spazio dedicato ai cani — spiega Martina Sassoli, assessore all’Ambiente con delega agli animali —. È un tema molto sentito, ma di non facile soluzione. Non dimentichiamo che sia il Parco, che i Giardini della Villa, sono sottoposti a vincoli della Sovrintendenza di Milano. Per il momento posso rivolgere un appello a tutti quelli che portano il cane a spasso nel Parco affinché rispettino con maggiore puntualità i divieti».

19 marzo 2018 | 08:01

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