Spesso chi non ne ha mai avuto uno è tentato di pensare che un cane richieda troppo tempo e troppo impegno, limitando così la libertà dell’individuo o della famiglia. Ovviamente l’impegno arriva, ed è impensabile tenere un cane senza potergli procurare la cura, l’affetto e il gioco di cui questi animali hanno bisogno. Ma ci sono tanti benefici, anche per la salute. Tant’è che ormai l’efficacia della pet therapy è universalmente riconosciuta. Riduce la pressione sanguigna, l’ansia, il battito cardiaco e stimola la produzione degli ormoni del benessere. Allontana il rischio di depressione e di solitudine, tra l’altro, soprattutto per gli anziani. Cani, ma non solo: avviene lo stesso con altri animali d’affezione, come gatti e conigli.

La novità introdotta dalla Giunta regionale della Lombardia, quindi, ovvero che d’ora in poi in Lombardia cani, gatti e coniglietti potranno accedere negli ospedali e nelle case di cura, ha ottenuto un plauso generalizzato. Gli animali domestici per molti di noi sono come dei familiari, e per alcuni addirittura di più. Importantissimo averli vicini anche quando non si sta bene. Chiunque ne abbia avuto uno conosce il conforto che sono capaci di dare nei momenti difficili. Bisogna rispettare delle condizioni di sicurezza stabilite dalle strutture sanitarie o sociosanitarie, però.

Le regole per l’accesso. Gli animali devono essere accompagnati da maggiorenni. I cani devono essere muniti di museruola e condotti a guinzaglio. Gatti e conigli dovranno essere alloggiati nell’apposito trasportino, almeno fino al momento della visita al paziente o all’ospite. Chi non rispetterà le norme è passibile di multe dai 150 ai 900 euro. I proprietari dovranno essere provvisti degli strumenti adatti alla raccolta e alla rimozione di eventuali deiezioni o perdite di pelo. In ogni caso, prima della visita gli animali in questione andranno spazzolati.

Treviglio ci aveva già pensato. L’Azienda ospedaliera di Treviglio aveva già anticipato tutto. Il regolamento relativo ala questione animali è stato approvato a settembre del 2015: prevede che gli animali domestici possano accedere all’ospedale e rimanere accanto ai pazienti-proprietari. Cani, gatti e conigli possono dunque avere libero accesso in tutti gli ambienti, esclusi alcuni reparti: ad esempio, rianimazione, anestesia, chirurgia generale, ostetricia e ginecologia. Gli animali domestici devono essere in regola e il paziente dovrà compilare un modulo per la richiesta. I degenti con cui divide la stanza devono dare l’ok.

Il regolamento sugli animali d’affezione. La Giunta Maroni ha stilato un pacchetto di norme corposo, che va oltre l’accesso agli ospedali. Norme che riguardano il funzionamento e la gestione dell’anagrafe canina e felina regionale. Le modalità di gestione delle colonie feline e dei gatti che vivono in libertà. I criteri per la cessione e l’affido di questi animali. Per rendere riconoscibili i cani di assistenza alle persone con disabilità. Le disposizioni per la corretta gestione, detenzione e addestramento degli animali. Previsto, tra l’altro, il divieto di utilizzo della catena o di qualunque altro strumento di contenzione, salvo che per ragioni sanitarie o per misure urgenti di sicurezza, a patto che siano temporanee, certificate dal veterinario. Tra gli obblighi dei proprietari, quello di fornire all’animale un ricovero adeguato. Fornire quotidianamente cibo e acqua in quantità sufficiente. Consentire all’animale «un’adeguata attività motoria e favorire i contatti sociali tipici della specie» e, naturalmente, assicurare, senza ritardo, le cure necessarie. Previsto il divieto di allontanare dalla madre i cuccioli di cane e di gatto di età inferiore a due mesi, salvo che per necessità certificate dal veterinario curante.

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