Sotto il pelo magari hanno l’equivalente di 90 anni umani. Che, in termini canini, sono circa 12, per un animale di grossa taglia, e 18 per un gatto. Ma non li dimostrano: niente rughe visibili, al massimo un po’ di peletti bianchi e qualche acciacco.

Restano per sempre cuccioli agli occhi dei padroni: cibo, carezze e giochini, tutto uguale, anno dopo anno. E loro li ricambiano trattandoli da genitori. I gatti adulti fanno miao – un verso che da piccoli riservano alla madre – solo con gli umani. Mai si sognerebbero di miagolare fra di loro una volta cresciuti. Mentre i cani hanno imparato a imitare il comportamento dei bambini.

Un esperimento condotto alla Duke University, nella Carolina del Nord, ha dimostrato che di fronte a una prova troppo difficile – per esempio prendere una pallina impossibile da raggiungere – rivolgono lo sguardo al loro padrone per capire come fare.

Anche per questo, la perdita di un animale domestico rappresenta un dolore enorme (Nella foto in alto, si vede un ritratto dell’attore Javier Cámara, protagonista del film Truman – Un vero amico è per sempre, una storia di amicizia umana e canina al cinema dal 21 aprile. Cámara ha raccontato a Vanity Fair che, quando il cane che ha interpretato Truman nel film è morto, 5 mesi dopo la fine delle riprese, l’altro attore, Ricardo Darín, era inconsolabile).

Aiutare a elaborare un lutto che, per molti, equivale alla perdita di una persona cara (non a caso, in America, alcune aziende concedono la possibilità di avere alcuni giorni di permesso) è l’obiettivo di Arrivederci Miao e Arrivederci Bau, due manuali di auto-aiuto per padroni inconsolabili, in libreria dal 20 aprile.

Tra i consigli: rivolgersi a gruppi di supporto (Si possono richiedere i contatti al proprio veterinario) e «ritualizzare» la perdita: mai disfarsi di cucce e ciotoline subito e dare forma al ricordo con qualcosa di tangibile come una piccola pianta.

Da qualche tempo, soprattutto in America, si è diffusa anche l’abitudine della cosiddette «bucket list», elenchi di piccole o grandi avventure da condividere con il proprio animale malato, per rendere indimenticabili le ultime settimane insieme (Nella gallery, ne trovate alcune). Sui social network se ne trovano moltissime. Come la Bailey’s Bucket List: 30 desideri tra cui salire su un camion dei pompieri, mangiare uova e bacon a colazione, fare un giro in decappottabile, per citarne tre che si sono già avverati.

I cimiteri per animali domestici, invece, non sono una novità, ma fa notizia la loro diffusione in un Paese come la Cina dove il consumo di carne di cane (e di gatto) vanta una lunga tradizione e dove, tuttora, vengono organizzati festival ad hoc, come il Yulin festival che si svolge ogni anno a giugno.

Eppure, a Beijing il Beifu Pet Paradise, un cimitero nato nel 2005, si è espanso nel tempo e oggi conta circa 4000 tombe con lapidi grondanti messaggi d’amore, fiori e decorazioni di ogni tipo. E, questo, nonostante i costi siano piuttosto elevati: circa 270 euro per un metro quadrato di terreno, più 60 di spese annuali.

In Italia di luoghi dove seppellire i propri animali animali ce ne sono parecchi. Il più grande, Il Fido custode, si trova a Milano ed è stato inaugurato la scorsa estate.

Ma in parecchi vorrebbero che anche da noi, sull’esempio degli Stati Uniti, venisse promulgata una legge per consentire la nascita di cimiteri «misti» per chi desidera «riposare per sempre» insieme.

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