Cane o lupo? Dopo cinque settimane di sequestro, torna a casa il … – La Stampa

Ora non smettono più di abbracciarlo e coccolarlo. Ma è durato cinque settimane l’incubo della famiglia Abatto del Colorado: il loro cane, Capone, adottato dieci anni fa dall’Adams County Animal Shelter, è stato protagonista di una storia che ha dell’incredibile.

A fine febbraio è scappato dal recinto di casa ed è stato catturato dagli accalappiacani dopo una segnalazione di un cittadino che aveva denunciato la presenza di un cane aggressivo nel suo giardino. E, quando lo hanno visto, agli operatori dell’Aurora Animal Control è venuto il dubbio che non si trattasse di un cane «normale». Hanno identificato nel suo carattere, nel suo comportamento e nella sua fisicità delle somiglianze con un lupo. E prima di restituirlo alla famiglia, hanno voluto eseguire un test del Dna.

Questo perché in Colorado è vietato tenere in casa animali esotici o selvatici. E la famiglia, oltre a non vedersi più restituire l’animale, rischiava una denuncia e una multa da mille dollari. L’attesa per i risultati degli esami è sembrata interminabile ma gli Abatto non si sono mai arresi, denunciando la surreale situazione che stavano vivendo.

Quando Capone è stato adottato, era stato definito un incrocio fra un pastore tedesco e un labrador nero. Ma questo non è bastato alle autorità, convinte che si potesse trattare di un raro ibrido fra lupo e cane. «Lo hanno dipinto come un cane particolarmente aggressivo. Ma Capone in casa è sempre molto dolce e rilassato». E, come se non bastasse, «è un membro della nostra famiglia. Non ha mai fatto del male a nessuno».

Se Capone si fosse rivelato un ibrido, avrebbe rischiato l’eutanasia. Ma per fortuna, dopo cinque settimane di attesa, l’esame del Dna ha confermato che «Capone è un cane. In lui non c’è un briciolo di lupo», facendo cadere le accuse e permettendo al cucciolone nero di tornare a casa. La generica ha quindi confermato quello che gli Abatto sapevano ««da sempre. Ora vogliamo che lo sappiano tutti».