«Ultim’ora. Un elfo è stato trovato ucciso nella casa del candidato sceriffo. Il sospettato è stato messo sotto custodia. I componenti della famiglia Ferrari, alle ore 8 della mattina, si sono svegliati e hanno trovato una scena raccapricciante. Il loro amato elfo, Holly Christmas, è stato trovato ucciso. Shane Ferrari è stato il primo dell’ufficio dello sceriffo di San Juan ad arrivare sulla scena dell’orribile omicidio. Le prove trovate sulla scena hanno rapidamente portato l’attenzione delle indagini su Josie Ferrari, detto “Il Bastardo”. Il corpo della vittima è stato trovato vicino alla porta del cagnolino». A scrivere questo divertente messaggio su Facebook è Shane Ferrari, prossimo candidato al posto di sceriffo nella città di San Juan, in New Mexico. E non si è fermato lì dando vita a un’improbabile arresto della cagnolina Josie con tanto di foto segnaletiche e cartello «San Juan. County Detention Center. n. 0549378». 

Ma prima di “arrestarlo” l’aspirante sceriffo ha condotto un’accurata indagine che lo ha portato a trovare alcuni pezzi dell’elfo vicino alla porticina da cui la cagnolina entra in casa. Ha anche raccolto testimonianze fra gli altri elfi «testimoni dell’efferato delitto» scrive sulla pagina Facebook del sceriffo pubblicando la foto che vedete qui sotto. 

Dopo averla interrogata, Josie è anche riuscita a fuggire alle forze dell’ordine e ne è nato un inseguimento. L’arresto è arrivato dopo una colluttazione ed è stata accusata di omicidio, manomissione delle prove e fuga. 

È stata anche organizzata una passeggiata sulla “Walk of Shame” (Strada della Vergogna) dove il cane ha dovuto camminare con una casacca di carcerato. Sui bordi delle strade non sono mancate le manifestazioni da parte della popolazione elfa che hanno manifestato con cartelli di protesta: «Killer di elfi», «Giustizia per Holly», «Cane cattivo», «Boston terror (al posto della razza canina Boston Terrier n.d.r.». 

Ma proprio quando tutto sembrava deciso, nuovi elementi sono emersi sulla brutale morte di Holly Christmas: «Un testimone si è fatto avanti nella difesa di Josie. Sua sorella maggiore, Abbie, nella notte dell’omicidio, ha sentito un possibile grido e alterchi fisici avvenuti sul retro del cortile – scrive Ferrari su Facebook -. Dalla finestra riusciva a distinguere vagamente quello che accadeva, ma le luci di Natale attorno al davanzale rendevano difficile vedere qualsiasi dettaglio. Abbie crede che fosse Josie e il suo giocattolo a forma di scimmia. Ha dichiarato che Josie ha passato molto tempo con il suo nuovo amico. Gli investigatori stanno ora cercando filmati dalle telecamere di sicurezza dei vicini». 

Ma questo non basta, anzi. C’è una svolta inattesa sul caso: « L’ufficio dello sceriffo ha anche ricevuto una fotografia non verificata e informazioni sugli elfi che si incontrano con un gruppo di matrioske, tradizionali bambole russe. Ci è stato detto che hanno fatto una transazione – continua l’aspirante sceriffo sul social network -. Si richiede l’intervento di agenti federali per aiutare gli investigatori. Anche le domande sullo status di immigrazione degli elfi hanno iniziato a circolare. Molti credono che il gruppo faccia parte della banda di strada “Nortenos”. C’è speranza per la difesa di Josie? Saranno identificati altri sospetti? Quella povera scimmia supererà più di una settimana di vita o si unirà alla collezione sventrata dei giocattoli animali di Josie?». E le indagini continuano… 

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