Se ne stava lì acciambellata. In trappola. Senza cibo né acqua. Legato a un palo della fermata degli autobus su via Prenestina, all’angolo con via di Tor Tre Teste. A salvare il cane di piccola taglia, una cucciola di cira un anno e mezzo a pelo raso nero con striature bianche e marroni, sono stati gli agenti del commissariato Casilino, intervenuti dopo una segnalazione al 112.
Cane legato a un palo, salvato dalla polizia
Spaventato e aggressivo
I testimoni hanno raccontato di aver visto una donna, che ancora non è stata rintracciata, disfarsi dell’animale. All’arrivo della pattuglia, la cagnolina era spaventata e aggressiva forse a causa dei maltrattamenti subìti e del digiuno. Dopo essersi rifocillata – a sfamarla sono stati gli agenti – ha iniziato a calmarsi. Ed è grazie ai poliziotti che ha già trovato una nuova famiglia: Mauro Graziosi, 66 anni, che gestisce un deposito giudiziario non lontano dal luogo del ritrovamento.
La nuova famiglia di Camilla
«Quando me l’hanno portata – ricorda – era sotto choc e non si lasciava avvicinare: comportamento tipico dei cani bastonati o maltrattati». Dopo averle dato un po’ d’acqua e una ciotola di crocchette, Camilla (così l’hanno chiamata i suoi nuovi padroni) ha iniziato a prendere confidenza con gli sconosciuti. «Adesso gioca, se agito un boccone si drizza sulle zampe posteriori per afferrarlo, è molto più reattiva», racconta Graziosi. Gli altri due cani di famiglia, un rottweiler e uno yorkshire, l’hanno subito accolta nel branco: «Ognuno ha la sua cuccia e la sua razione di cibo – sottolinea il proprietario della rimessa di veicoli posti sotto sequestro – . Ho già chiamato il veterinario per vaccinare anche Camilla e verificare se è microchippata». Nel frattempo, nel pronto soccorso canino fai da te trovano ricovero anche i randagi, ormai fidelizzati, come il Rex delle campagne che non salta mai un pasto e socializza con gli altri suoi simili. «Se io e mia moglie siamo appassionati di cani? Ne abbiamo sempre avuti – rivela Graziosi – e pensiamo che, se non si è capaci di amare gli animali, allora non si può voler bene neppure agli esseri umani».
