sudtirolDal 1 aprile 2017, il Servizio Veteriario ammette ad aste, fiere, mercati ed esposizioni gli animali sensibili alla BT vaccinati o al di sotto dei 90 giorni nati da madri vaccinate.
E’ in corso una vera emergenza negli allevamenti del Nordest per la malattia della lingua blu. La Provincia di Bolzano rivolge un appello ai proprietari di ruminanti affinché vaccinino i loro animali. “In Veneto i focolai censiti sono oltre 340, la malattia si sta espandendo anche in Friuli, nuovi casi sono stati rilevati in Lombardia (Brescia) e nei pressi di Cremona”, afferma Ernst Stifter del servizio veterinario provinciale al rientro da una riunione che si è tenuta a Padova.

“A queste temperature – spiega – le zanzare che trasmettono il virus della febbre catarrale sono ancora attive”. Un recente decreto del Direttore del servizio veterinario rende La vaccinazione contro la febbre catarrale obbligatoria. I possessori di ruminanti sono quindi invitati a contattare immediatamente il veterinario aziendale e vaccinare i propri animali che abbiano superato il mese di vita. I bovini devono essere vaccinati più volte, mentre per pecore e capre basta una sola volta. “Il costo del vaccino e l’iniezione sono a carico della pubblica amministrazione”, afferma l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler.

Il veterinario provinciale Paolo Zambotto sottolinea quindi l’importanza di identificare con un marchio auricolare gli animali vaccinati. Il decreto prevede che a partire dal 1° aprile 2017 possano essere condotti ad aste, fiere, mercati ed esposizioni solo gli animali sensibili alla Blue Tongue che sono stati preventivamente vaccinati oppure quelli di età inferiore a 90 giorni nati da madri vaccinate. La vaccinazione contro la febbre catarrale viene definita “di fondamentale importanza” per la transumanza 2017 nelle vicine province di Trento e Belluno, che sono aree ora “proibite”.

La Bluetongue Disease (febbre catarrale) è una malattia virale dei ruminanti. Ad oggi sono stati individuati almeno 25 diversi sierotipi che hanno ciascuno una virulenza diversa. Il nome deriva dal colore blu della lingua, uno dei sintomi della malattia, che va obbligatoriamente denunciata. La trasmissione avviene attraverso piccoli insetti. L’agente patogeno della malattia non è pericoloso per l’uomo. Questo tipo di virus è particolarmente pericoloso per gli ovini.(fonte)

Il decreto del Direttore del Servizio veterinario provinciale relativo alla “Profilassi della Blue Tongue in Provincia di Bolzano (n. 20141/2016 dell’11.11.2016) rende obbligatoria, in Provincia di Bolzano, la vaccinazione nei confronti della Blue Tongue. I costi sono sostenuti dalla Pubblica Amministrazione che provvede all’acquisto dei vaccini e a corrispondere ai veterinari aziendali incaricati il compenso previsto per la somministrazione della singola dose. 

Una parte del territorio della Provincia di Bolzano ricade nelle zone di restrizione e sussistono limitazioni alla movimentazione degli animali. La vaccinazione riveste un’importanza fondamentale per l’alpeggio 2017 nei territori sottoposti a restrizione (attualmente la parte meridionale della Provincia di Bolzano, la Provincia di Trento nonché la Regione del Veneto). La vaccinazione viene eseguita dai veterinari aziendali e dai veterinari ufficiali operanti nel territorio della Provincia di Bolzano.
Dato che la Provincia non ha al momento alcuna esperienza riguardo a questa vaccinazione, sono stati interpellati i colleghi austriaci che hanno comunicato che gli effetti collaterali non sono degni di nota, anche se naturalmente non possono essere esclusi. A maggior ragione, durante l’esecuzione della vaccinazione, il decreto  raccomanda di utilizzare con gli animali particolare attenzione e riguardo.
La dose del vaccino inattivato contro il BTV4, somministrata per via sottocutanea, é di 1 ml per tutte le specie animali; i bovini ed i camelidi del nuovo mondo devono essere vaccinati due volte a distanza di 3-4 settimane, mentre gli ovini ed i caprini vengono vaccinati una sola volta.

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