L’affetto e le fusa ricevute non hanno prezzo. E poi anche se prendersi cura di un animale domestico non è sempre facile, chi ne possiede uno non può fare a meno di farlo. Per questo motivo sono sempre di più le attività e i negozi che si dedicano al mondo degli animali. La loro cura, la pulizia, l’igiene, le passeggiate, l’alimentazione, la dieta, la salute generale, ogni ambito viene coperto.

A Brescia 200 persone lavorano nel settore

La conferma arriva dai numeri diffusi dalla Camera di Commercio di Milano al primo trimestre 2016 che mettono in evidenza un trend in crescita a livello regionale (+20% negli ultimi 5 anni e +4% in un anno) così come a Brescia, dove le imprese del settore hanno raggiunto quota 136 (119 nel 2011) dando lavoro ad oltre 200 persone. A guidarle sono prevalentemente donne (79), il 10% sono gestite da giovani imprenditori e oltre l’80% ha più di 15 anni di attività alle spalle. Difficile stabilire il giro di affari attorno al «pet friendly» anche se cifre ufficiali, a livello nazionale, indicano in 10 miliardi e mezzo la spesa degli italiani per alimentare, accudire e curare i propri animali. Nonostante i prezzi in 10 anni siano cresciuti del 62% e solo nell’ultimo anno dell’8%. Ad aumentare è stato il cibo (10% in più per le scatolette per gatti e 12,5 % per quelle del cane), così pure i costi degli antiparassitari (+8%) e delle visite veterinarie (+ 3,3%) se di routine, esclusi quindi gli interventi specialistici.

La spesa per gli animali? Mediamente sotto i 50 euro al mese

Dal «Rapporto Italia 2016» dell’Eurispes, emerge che per dare da mangiare, tenere pulito e curare l’aspetto e il benessere del proprio animale la maggioranza dei proprietari (38,6%) resta sotto i 50 euro mensili, e più del 35% contiene le spese sotto i 30 euro al mese. Anche l’associazione dei consumatori Adoc ha fatto i conti per i soli cane e gatto e ha calcolato che, in totale, per un cane di taglia media si spendono in media circa 1.800 euro l’anno, per un felino quasi 800 euro.
Non mancano le eccezioni. Secondo l’associazione dei produttori di cibo per animali non solo il mercato «pet» segna un incremento costante, ma a crescere è soprattutto il segmento dei prodotti premium, i più costosi, che oggi rappresentano il 20% delle vendite complessive. Prodotti alimentari destinati a chi ha esigenze nutrizionali particolari, preparati con materie prime di alta qualità, o studiati per soddisfare i palati più esigenti. Il cibo però non è il solo modo con cui gli italiani dimostrano l’attaccamento ai propri amici a quattro zampe. Il comparto degli accessori per animali domestici, per esempio, ha registrato un fatturato di circa 66 milioni di euro nel 2014 con un incremento del 3,9% rispetto all’anno precedente. A trainare il trend sono i prodotti per l’igiene, la cura e la bellezza, come shampoo, spazzole, ossi per la dentizione e snack per l’igiene orale, che segnano crescite superiori al 12%.

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