BOSA. Se non fosse vera, certificata da testimonianze e da una denuncia presentata ai carabinieri, la vicenda accaduta nei giorni scorsi avrebbe dell’incredibile. Perché qualcuno, che probabilmente aveva preso di mira un cane custodito all’interno del recinto di un’abitazione nel popoloso rione di Terridi, ha preparato una mortale trappola velenosa con lumachicida. Destinata all’animale ma pericolosamente arrivata nelle mani di un bambino di quattro anni, che fortunatamente ha subito avvisato i genitori dello strano ritrovamento.L’episodio è accaduto domenica 20 in una delle abitazioni che si affacciano tra via Rossini e via Donizetti. Nomi legati a celeberrimi artisti in campo musicale, che dovrebbero probabilmente ispirare ben altri intenti che non quello di avvelenare un cane, rischiando di compromettere la salute degli uomini. Di un bambino di quattro anni in particolare, visto che uscito di casa per andare a salutare come tutti i giorni il suo cucciolo “Corino”, un giocoso meticcio di un anno, nello spiazzo antistante l’abitazione delimitato a bordo strada da una recinzione il piccolo ha trovato uno strano involucro.«Una busta con all’interno riso, verdure e carne tagliata a pezzetti, e delle piccole palline di colore azzurro» racconta la madre Efisia Manunta. Che non si è resa subito conto del pericolo. «Ho chiesto ai miei familiari se qualcuno di loro avesse lasciato la busta con il cibo per il cane. A riconoscere che quelle palline colorate erano del lumachicida e che il pacchetto trovato da mio figlio era un’esca avvelenata indirizzata al nostro cane è stato mio cognato».Alla signora Manunta in quel momento è letteralmente crollato il mondo addosso, in particolare pensando che il proprio figlio poteva scambiare il veleno per qualche caramella. Tutto fortunatamente è andato per il meglio, e il bambino ha subito chiamato la madre per chiedere cosa fosse quella busta.«Abbiamo presentato una denuncia ai carabinieri, ma credo che sia necessario far conoscere pubblicamente questa vicenda. Affinchè chi attua queste azioni si renda conto che possono essere molto pericolose» la testimonianza, che si trasforma in appello, Efisia Manunta. Pensiero condivisibile visto quanto accaduto domenica a Terridi, zona dove a quanto pare, sul fronte avvelenamenti di cani e gatti, si è vissuto in passato più di uno spiacevole episodio.Altra segnalazione invece arriva dalla zona tra piazza Santa Giusta e via Allende, dove a quanto pare una muta di cani randagi imperversa da qualche settimana, attaccando i cuccioli ed anche un uomo che transitava nella zona e che ha dovutoricorrere alle cure del pronto soccorso dopo essere stato morso. Un problema segnalato e di cui si stanno occupando la polizia municipale e il servizio veterinario della Asl, intervenuti ieri mattina nell’area per cercare di catturare gli animali aggressivi e mettere in sicurezza la zona.

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