colonie felineL’assessore provinciale ha convocato le associazioni protezioniste per illustrare una “proposta risolutiva”.
Sottolineando come non sia possibile e sostenibile dal punto di vista giuridico erogare contributi del 100 per cento o addirittura del 135 per cento (100 per cento più 20 per cento per costi amministrativi e 15 per cento per attività di diffusione), fino a 1.000 Euro per capo accolto, il 7 dicembre scorso l’assessore provinciale Arnold Schuler ha sottoposto ai rappresentanti delle associazioni tutela animali, convenuti al tavolo di confronto, una proposta concreta per dipanare la questione.

In pratica l’attuale capacità del Rifugio per animali Sill verrebbe raddoppiata per quanto attiene gli interventi di castrazione sui gatti. Annualmente sono circa 1.000 le operazioni che il servizio dell’Azienda Sanitaria di Bolzano tramite veterinari liberi professionisti opera sui gatti recuperati e ricoverati.
Tali interventi, che alle associazioni di tutela degli animali non comportano alcun costo, verrebbero aumentati di numero secondo le esigenze. Per il conferimento degli animali al Rifugio verrebbero organizzati e coordinati dei trasporti a cura del personale del centro pubblico che consentirebbero un risparmio di costi. Le associazioni protezioniste con sede al di fuori del territorio bolzanino e di quello compreso fra Salorno e Tel e Bassa Val Pusteria potrebbero ottenere un’indennità aggiuntiva rispetto al contributo attuale. I contribuiti continuerebbero ad essere garantiti per l’attività ordinaria e per casi straordinari.

La Provincia di Bolzano investe ogni anno circa 600mila Euro per la tutela degli animali, di cui 300mila sono erogati alla struttura pubblica Rifugio per animali Sill che accoglie tutti i generi di animali, e le spese per i sei sorveglianti, nonché altri 300mila, suddivisi fra i rifugi per animali privati e le associazioni tutela animali. La spesa altoatesina nel settore della tutela animali risulta essere sensibilmente più elevata rispetto a quella di altri Paesi, ad esempio la vicina Provincia di Trento, ma anche Austria e Germania.

In base ai nuovi criteri d’incentivazione, approvati dalla Giunta provinciale il 3 maggio 2016, sono stati introdotti nuovi parametri per l’assegnazione dei contributi, a fronte di un importo destinato all’incentivazione rimasto invariato, che puntano maggiormente al sostegno delle associazioni rispetto a quello dei rifugi per animali.

Per quanto attiene la castrazione, fino all’anno 2014 avveniva tramite veterinari liberi professionisti incaricati dall’Azienda Sanitaria di Bolzano. Nel 2014 vennero castrati 645 gatti a fronte di un contributo di 38.982 Euro, ovvero di 60,43 Euro per gatto.
Dal 2015, invece, su espressa richiesta del presidente dell’Assocaizione degli amici degli animali e dell’Associazione tutela animali Bassa Atesina/Oltradige, per le castrazioni sono state rimborsate le spese alle Associazioni tutela animali. L’esito è stato che nel 2015 per la castrazione di 538 gatti sono stati spesi 63.209 Euro, ovvero 117,48 Euro per gatto. (fonte)

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