Mercoledì, 16 Settembre 2015 10:51

pecore calabriaUna lettera a perta a fine agosto e ora una nuova presa di posizione. Per l’ANPA, i dipartimenti Agricoltura e Tutela della Salute sono “fuori dalla realtà”.
Il quadro fatto dalle autorità calabresi sulla sanità animale in Calabria è “fuori dalla realtà, che è invece gravissima ormai da tanti anni”. Lo afferma l’ANPA – LiberiAgricoltori-Calabria.

“Il 2014 è stato l’anno di maggiore diffusione delle malattie- ricorda l’Associazione-  che parla di una perdita economica “enorme”, in quanto gli allevatori, “oltre alla perdita degli animali, hanno dovuto accollarsi anche i costi per lo smaltimento delle carcasse”.  Secondo l’ANPA, il Dipartimento alla Salute “è venuto meno all’obbligo di fare una programmazione per la vaccinazione. Inoltre, come risulta dai dati ufficiali dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, negli ultimi due anni, tranne che in provincia di Catanzaro, non sono stati fatti i controlli obbligatori di: sorveglianza epidemiologica sugli “animali sentinelle”, controlli sierologici a cadenza mensile ed etmologici (controllo settimanale delle trappole dei culicoides). Controlli tutti indispensabili per quantificare la presenza totale degli insetti”.

L’ANPA –LiberiAgricoltori Calabria pone domande dirette: dove sono le direttive sanitarie del Dipartimento della Salute, necessarie per fare il monitoraggio epidemiologico della Blu Tongue, al fine di evitare il diffondersi della malattia nelle altre provincie? La conseguenza di queste gravi inadempienze è che tutte le provincie calabresi sono considerate territori epidemiologicamente sconosciuti;  perché non è stato fatto dalla regione Calabria il piano annuale stabilito dal Ministero della Sanità;  perché non è stata emanata l’ordinanza, a firma del presidente della regione Calabria, obbligatoria, secondo le disposizioni ministeriali, in caso di conferma d’infezione da parte del centro di referenza, per sottoporre l’area in cui ha sede l’azienda riscontrata positiva a restrizione al fine di impedire l’ulteriore propagazione dei sierotipi circolanti in altri territori?

Gli allevatori calabresi “sono stufi di sopportare i danni causati dal mal funzionamento delle strutture regionali preposte alla gestione della sanità animale né, tantomeno, sono disponibili ad accettare i “tempi ragionevoli” indicati e non specificati dal Dipartimento della Salute per affrontare i problemi. Se si vuole intervenire si stanzino sul bilancio regionale le risorse necessarie per effettuare le vaccinazioni e pagare i danni diretti e indiretti agli allevatori. L’atteggiamento del Dipartimento alla salute che da una parte minimizza e, dall’altra nega l’amara realtà, sta portando la zootecnia calabrese al definitivo collasso”.

Non solo Blu Tongue– Ad agosto, una lettera aperta sull’emergenza Blue-Tongue in Calabria l’ANPA lamentava carenze anche nei confronti di altre malattie animali: “non è stato completato nessun piano di eradicazione relativo alla brucellosi ovi-caprina e bovina, tubercolosi e leucosi bovina, per rendere gli allevamenti Calabresi ufficialmente indenni a queste malattie”.
Inoltre, la Malattia Vescicolare Suina,”sta mettendo in ginocchio l’imprenditoria del settore a causa dei vari focolai di malattia infettiva che ha coinvolto tutte le Province Calabresi, ultimamente anche Cosenza. Ciò anche perché non è stato attuato quanto previsto dalle normative vigenti in materia, al fine di evitare la diffusione della malattia (mancata Ordinanza del presidente della Regione Calabria con la quale si vietava la movimentazione in entrata e uscita dei suini dalle zone, territori, riconosciuti focolai)”.
Infine, l’emergenza Ahtenia Tumida “per la quale la Regione Calabria ha attuato l’Ordinanza del Presidente per evitare la diffusione della malattia con un mese e mezzo di ritardo, causando danni economici rilevanti”.

Tutto ciò in Calabria- concludono gli allevatori- ” sta accadendo nonostante l’organico dei veterinari in forza ai servizi veterinari regionali sia almeno il doppio di quello delle altre Regioni d’Italia”. Al Governatore Mario Oliverio gli allevatori calabresi chiedono indennizzi e rimedi “alle varie inadempienze e incapacità relative alle emergenze veterinarie”.

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com