Bergamo, 22 luglio 2018 – Bergamo è tra le città più “dog friendly” della Lombardia. Insieme a Brescia e Mantova, infatti, nel capoluogo orobico si contano ben 16.302 esemplari, tra cani di razza e meticci, regolarmente dichiarati e iscritti all’anagrafe canina, sull’intera provincia di Bergamo, che ne conta complessivamente 235.023. A certificarlo è l’indagine condotta dall’Ats di Bergamo, che conferma come il fenomeno delle “adozioni canine”, in città, sia destinato ad aumentare, grazie anche alle campagne sulle adozioni consapevoli promosse dalla stessa Agenzia.

A conti fatti, dunque, si registra sul territorio bergamasco, la presenza di un cane ogni sette abitanti, ovvero circa il 13% dei 119mila residenti bergamaschi ospita nella propria abitazione un amico a quattro zampe. «È sempre più numerosa la presenza di cani registrati all’anagrafe degli animali d’affezione, sul territorio bergamasco – afferma il dirigente generale di Ats Bergamo, Mara Azzi – un trend positivo incentivato, dalla nostra campagna di sensibilizzazione, che si pone come primo obiettivo, il contrasto all’abbandono e la promozione della loro adozione».

Seguono, in provincia di Bergamo, Seriate con 4.722 cani, Treviglio che ne conta 4.427, Dalmine 4. 194, e Romano di Lombardia con 3.047, contro il numero di quelli presenti nel comune di Ornica, nella Valle dell’Olmo che, con i suoi 150 abitanti, conta 29 pelosi e a Piazzolo con solamente ventisei presenze. Tra i paesi in cui si registrano, invece, dai 2.000 ai 3.000 cani spiccano Alzano Lombardo, Caravaggio, Stezzano, Urgnano e Treviolo. Ma, allargando l’orizzonte sullo famiglie bergamasche, queste rappresentano il 47% di coloro che possiedono un cane, seguite da quelle mantovane, il 44% e le bresciane che arrivano al 43%.

Spostandosi verso altri territori, la percentuale delle famiglie con a carico un peloso è di 37% nel Lodigiano, 36% a Lecco e 35% a Pavia. Ulisse, Maya, Yago, richiami letterari e di popoli antichi, quelli oggi, più in voga tra i nomi scelti per il migliore amico dell’uomo, che rappresenta un autentico modello di integrazione con gli umani e che, grazie al “Bonus” per la salute, da ai proprietari, la possibilità di detrarre dal 730, le spese del veterinario, gli esami di laboratorio, interventi e acquisto di farmaci agevolando, non di poco, il budget familiare.

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