Bear è un incrocio Border Collie che era stato acquistato dai suoi precedenti proprietari in un negozio di animali in Australia. Ma era un cane troppo iperattivo ed esagitato ed era stato scaricato in un rifugio del posto poco dopo l’adozione. Un rifugio in cui gli è stata data la possibilità di cominciare una nuova vita. Grazie alla collaborazione con l’Università del Queensland e del «Fondo Internazionale del Benessere degli Animali», che hanno creato un progetto per addestrare i cani a trovare i koala, Bear è stato spostato dal rifugio alla sede Università, dove oggi sta imparando a scovare i koala del posto.
«Le abilità dei cani nell’individuare gli animali selvatici sono molto alte: loro hanno un ottimo fiuto – dice Rebekka Thompson-Jones, del Fondo Internazionale -. Sono animali per noi preziosissimi». Il progetto nasce con un unico scopo: tutelare la specie. Negli ultimi anni gli alberi in cui vivono i koala vengono spesso abbattuti per far posto alle industrie, e altre volte vengono incendiati.
I koala sono poi animali che possono essere vittime di incidenti stradali o di attacchi di altri animali. E siccome il loro habitat è sempre più in pericolo, loro cercano di nascondersi o scappare nella foresta. «Trovarli è sempre più difficile», dicono dall’Università di Queensland.
E’ qui che entrano in gioco i cani come Bear, che possono aiutare l’uomo a rintracciare i koala scomparsi. «Lui è tra i cani migliori del suo corso – dicono -. La sua iperattività e la sua voglia di muoversi da noi non è più considerata come un problema ma come una risorsa. Abbiamo la sensazione che qui possa esprimere al meglio la sua personalità».
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