Un contatto con la natura che in natura non c’è, ovvero in forma di divertimento, estremo sì ma protetto da una gabbia. L’attrazione più pericolosa al mondo consiste nel fare selfie “accanto” ai coccodrilli. Oltre alla ‘shark cage’, la gabbia che permette di immergersi in acqua avendo squali a distanza ravvicinata, c’è una variante, non meno al cardiopalma, che fa la fortuna di un parco acquatico. Si chiama gioiosamente “#gabbia della morte” e a proporla è il “Crocosaurus cove”, parco acquatico della cittadina di Darwin in Queensland, #australia. Si tratta di una “bolla” trasparente ben protetta che permette ai visitatori di fare un bagnetto con il rettile più pericoloso d’Australia, un #coccodrillo marino di appena sei metri, nome scientifico Crocodylus porosus, per “ammirarlo” da vicino.

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E farsi un selfie.

Cage of death, gabbia quasi mortale

Chi non sia già scosso dall’usura ordinaria o non sia provato a sufficienza dalle quotidiane insidie della vita, ma anzi voglia sottoporsi a uno stress emotivo straordinario sborsando oltretutto circa 110 euo, il doppio se fa l’esperienza in 2, ecco che si spalancano le porte del parco divertimenti “Crocosaurus cove”, altrimenti detto il covo dei coccodrilli. E con le porte, a spalancarsi saranno anche le imponenti fauci di uno spaventoso e imprevedibile bestione di 6 metri che ci si troverà davanti. A isolare il visitatore dal più grande predatore della terra, c’è la “cage of death”, una gabbia trasparente in plexiglass che viene calata nella vasca di acqua salata dove alloggia il coccodrillo, senza che i visitatori siano completamente immersi.

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Praticamente c’è solo un sottile muro trasparente a separare i visitatori dall’animale. Nel mentre, gli addestratori provvedono a rinfocillare il mega rettile con ‘bocconcini’ di carne di bufalo e manzo. L’effetto scenico è quello di un predatore che, all vista di carne umana, si scatena come a volersi avventare sulla preda ingabbiata. Circa quindici minuti è il tempo previsto della visita.

Selfie immancabili

In questo parco acquatico, tra scatti ufficiali e selfie, l’attività principale è fotografare. Soprattutto impazza il selfie con il più grande rettile vivente nonché il più grande predatore terrestre, anche detto “estaurino”. Il coccodrillo marino, con i suoi 68 denti e un peso che può arrivare anche a mille chili, detiene il record per il morso più potente mai registrato in natura. In alternativa, i visitatori che non vogliano avere un incontro ravvicinato con il rettile gigante, possono fare selfie con i coccodrill neonati. Comunque non si sfugge: i selfie con animali, vezzo o vanto per i turisti, sono un affare per le strutture che li propongono e organizzano tour “estremi”, a volte al limite della legalità.

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Così questo parco in Australia, o lo zoo argentino che fa fare selfie con leoni, e pazienza se siano stati prima crudelmente drogati e sedati.

Covo di coccodrilli e non solo

Tra le altre opzioni, i turisti possono salire sulla piattaforma di pesca e dare da mangiare a giovani coccodrilli che, affamati, circondano la piscina. Il covo ne ospita circa 200. Ma ci sono nel parco oltre 70 specie di rettili australiani. Proposto come centro didattico, permette a persone di tutte le età di incontrare e interagire con serpenti, gechi, rane o pesci esotici e particolari. La formula è quella dello zoo e insieme del circo con aggiunta di effetti speciali e l’onnipresente selfie.

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