Il postino Joseph Roulin di van Gogh, Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo? di Gauguin e la Carrozza alle corse di Degas sono al sicuro. Ci pensa Riley, il miglior amico dell’uomo e dell’arte. Il Museum of Fine Arts di Boston ha assunto un nuovo e curioso impiegato per proteggere i suoi quadri, un Bracco di Weimaraner di 12 settimane che ha già un grande fiuto per la cultura. Riley è infatti stato addestrato per annusare legno e tele e individuare eventuali insetti e parassiti che possono danneggiare i dipinti, evitando danni all’opera e costi di restauro. Grandi orecchie, occhi azzurri e pelo corto e grigio, Riley a Boston è già una star. Si è presentato alla stampa con la sua divisa nera personalizzata MFA e ha allungato la zampa abbaiando ai microfoni. Riley non lavorerà a contatto con i visitatori, ma negli orari di chiusura e dietro le quinte del museo, per evitare distrazioni e diventare così un impiegato modello. L’idea di un dipendente dal grande fiuto è stata di Nicki Luongo, responsabile dei servizi di sicurezza del museo ma anche addestratrice di cani, che con la vicedirettrice Katie Getchell ha dato il via a questa attività sperimentale: «Non sappiamo se diventerà bravo o meno nel farlo. Ma se Riley può annusare qualcosa prima che noi lo riusciamo a vedere, può esserci utile per trovare e prevenire i danni. Perché non provare», ha spiegato Getchell al The Boston Globe.

Quello degli insetti in un museo non è un piccolo problema, anzi. Tarme, falene, scarafaggi, pesciolini d’argento e così via possono rovinare tessuti, legno, carta. Ecco perché il fiuto dei cani diventa una soluzione funzionale ai protocolli rigorosi già esistenti. Ma questo non è l’unico programmacanino a salvaguardia della cultura, per esempio il Museo di archeologia e antropologia dell’Università di Pennsylvania insieme con il Penn Vet Working Dog Center sta addestrando gli amici a quattro zampe a rintracciare i manufatti rubati limitando così il traffico illecito di opere d’arte (un contrabbando alimentato dall’ISIS e dalle vendite online) in collaborazione con gli agenti doganali. Intanto il Museum of Fine Arts di Boston, uno dei più grandi musei degli Stati Uniti d’America con più di 450.000 opere, solo nell’ultimo anno ha acquisito 113 dipinti olandesi e ampliato la sua collezione di pittori del 20esimo secolo. Per Riley ci sarà da lavorare.

di Michele Falcone

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