Ascoli, 25 gennaio 2018 – L’ennesimo caso di un cagnolino sbranato da un pitbull. E c’è mancato poco che non capitasse qualcosa di grave anche al padrone. L’episodio è avvenuto l’altro ieri a Porta Cappuccina, dove in seguito all’aggressione è morto un piccolo meticcio, di nome Pedro, di proprietà di un abitante del quartiere. E’ lui stesso a raccontare come sono andati i fatti, confermati poi da altri testimoni che hanno assistito alla scena. «Mi trovato ieri (martedì, nda) mattina vicino ai due parchi per cani – ha raccontato «Roberto Di Domizio –: il parco Bau e l’altro che si trova sotto alla circonvallazione. Non so da dove sia spuntato fuori il pittbull, senza museruola e senza guinzaglio, ma ha iniziato a mordere il mio cane. Il guinzaglio si è attorcigliato attorno ad un palo e il pitbull ha azzannato Pedro sotto alla gamba, recidendo l’arteria femorale.

La scena è durata qualche minuto. Io provavo ad aprire la bocca del pitbull per fargli mollare la presa e mi sono ferito alle mani. Nel frattempo sono intervenute altre persone che hanno provato a dare una mano colpendo il cane che stava mordendo con quello che trovavano. Il mio cane sembrava implorarmi con gli occhi di aiutarlo, ma non ci riuscivo. Soltanto dopo alcuni minuti una donna ha tirato un secchio d’acqua, il pitbull ha aperto la bocca e io sono riuscito a tirare via il mio Pedro».

Sul marciapiede in cui è avvenuta l’aggressione, in via Galiè, sono ancora evidenti le tracce di sangue della povera bestia. Il meticcio, comunque, non è morto subito, anzi i tentativi di tenerlo in vita sono andati avanti per ore, fino a notte inoltrata. «Lo abbiamo portato d’urgenza al veterinario, che è riuscito a tappare la femorale, ma tante altre vene e capillari erano recisi e purtroppo non è riuscito a salvarlo. Nel frattempo un mio amico, che voglio ringraziare, ha portato un suo cane per le trasfusioni di sangue». Rimane ora da capire come mai un esemplare di una razza notoriamente aggressiva ed estremamente pericolosa anche per gli uomini, era in giro senza museruola e senza guinzaglio.

Che cosa sarebbe avvenuto se avesse incontrato un bambino? Da quanto si è potuto apprendere, la custodia del pitbull era affidata a una dog sitter poiché la proprietaria era fuori città. Secondo alcuni, il cane era libero all’interno dell’area di sgambamento che si trova sotto alla circonvallazione; un’area che, a detta di molti proprietari di cani, non rispecchia gli standard di sicurezza. «Le reti sono rovinate e il cancello si apre tranquillamente – dicono alcuni residenti – . Non si può escludere che in effetti il putbull si trovasse all’interno del recinto e poi sia riuscito a scappare». Sembra però che alcune settimane prima lo stesso canel, che ha poco più di due anni, abbia aggredito un altro esemplare di piccola taglia, un pincher, che però si è riuscito a salvare.

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