I 40 cani del rifugio alluvionato di Moncalieri sono in salvo: sono stati trasportati venerdì sera al canile Ramondetti Cassardo di Trofarello, dove rimarranno ancora un mese. Ma i danni al canile, l’«Albero di Mais», superano i 50mila euro. L’acqua nei giorni scorsi ha raggiunto un metro e venti di altezza, allagando le gabbie, l’ambulatorio, il capannone, la cucina e gli uffici. Tutti i medicinali sono da buttare, insieme a garze e fili da sutura, ed è inutilizzabile l’asciugatrice, la lavatrice, la sterilizzatrice, gli elettrodomestici della cucina.  

C’erano trenta cucce di legno per i cani, ormai completamente marce. E altre dieci cucce nelle stesse condizioni per i gatti, che sono invece stati spostati al piano superiore del canile, dove rimarranno fino a quando la struttura resterà inagibile. Anche tutto quello che era cartaceo, come i documenti sulle adozioni, oggi è da cestinare. 

Dopo il lavoro di questi giorni, il rifugio oggi è asciutto. Ma c’è ancora molto da fare: i pavimenti devono essere piastrellati, le pareti imbiancate, le attrezzature per la clinica veterinaria riacquistate. «Abbiamo bisogno di volontari che ci aiutino nelle pulizia e risistemazione dei locali – dice Cristina Amparore, la responsabile del rifugio -, ci servono nuove cucce, materiale di cancelleria, mobili per la cucina, una sterilizzatrice e gli attrezzi per la sala veterinaria. Oltre alle donazioni. (Lida Sezione Moncalieri: Iban IT 46 X060 8520 0000 0000 002627. Per informazioni: 347/6948275)».  

L’Albero di Mais era già stato alluvionato nel 2000, quando i cani erano stati salvati in extremis. Per questo stavolta hanno iniziato a spostare gli animali dalle tre del pomeriggio, quando l’acqua non aveva ancora raggiunto i box. Adesso i quattro zampe stanno bene, ma per molti di loro il viaggio è stato uno choc. Come per Sugar e Peter, che non avevano mai lasciato i loro box, o Jacky, che è stata salvata dall’alluvione insieme ai suoi cuccioli. «Loro sono alcuni esempi di ospiti che avrebbero bisogno di un’adozione al più presto», dice la veterinaria Chiara Arbau. Gli altri canili di Torino e provincia non hanno subito danni. Soltanto a Cavour si è leggermente allagato l’ambulatorio, ma l’emergenza è rientrata dopo qualche ora. 

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