FARAONE DAVIDEL’Aula di Montecitorio ha approvato 12 mozioni contro l’antibioticoresistenza. Sì’ del Sottosegretario Faraone che ha chiesto alcune riformulazioni.
Con l’aggiunta di ulteriori mozioni, ieri la Camera dei Deputati ha approvato una serie di iniziative di contrasto al fenomeno della resistenza agli antibiotici. Le mozioni, 12 in tutto, sono state accolte dal Sottosegretario alla Salute Davide Faraone che ha espresso il benestare del Governo sulla base di alcune modifiche. In particolare, il Sottosegretario ha accolto alcuni impegni, conferiti al Governo dalle mozioni, con la riserva di “valutarne l’opportunità” o di verifica sul bilancio dello Stato.

Gli impegni derivanti dalle mozioni coinvolgono sia la salute umana che animale, con particolare attenzione agli animali produttori di alimenti. Sollecitate iniziative culturali di sensibilizzazione all’uso consapevole nei confronti degli operatori e della popolazione per ridurre i consumi di antibiotici, nonchè incentivazioni allo sviluppo di nuovi antibiotici, sistemi diagnostici avanzati e alla ricerca “compatibilmente con i vincoli di bilancio”. Chiesti anche interventi sulle confezioni e le dosi dei medicinali antibiotici per contenere i consumi.
Incoraggiato l’allineamento dell’Italia alle strategie delle autorità sanitarie mondiali e la collaborazione fra la comunità medica e quella veterinaria.
A tutela del consumatore di alimenti di origine animale, il Governo ha accolto, fra gli altri l’impegno a potenziare la sicurezza alimentare in sinergia con l’EFSA.

Fra le iniziative di diretto interesse veterinario, accolte dal Governo, figurano la promozione della ricetta elettronica veterinaria, il monitoraggio dei consumi e l’introduzione di incentivi fiscali per gli allevamenti antibiotic free. Numerose le sollecitazioni ripetute nelle varie mozioni, fra cui:

– valutare l’opportunità, tenuto conto delle diverse specie di animali, di adottare le necessarie iniziative per prevenire lo sviluppo e la trasmissione delle malattie all’interno degli allevamenti e per incentivare sistemi di allevamento estensivo e allevamenti con metodi biologici, che garantiscano maggior rispetto del comportamento e del benessere animale, nonché una minore incidenza delle infezioni;
-assumere iniziative per attuare programmi di controllo e monitoraggi delle aziende zootecniche, al fine di rafforzare l’attività di vigilanza sulle condizioni di vita e di salute degli animali e di contrasto di eventuali abusi nell’utilizzo di antimicrobici;
– assumere iniziative per creare un sistema nazionale volto ad incrementare i controlli sulla distribuzione, prescrizione ed uso di medicinali veterinari, nonché a promuovere l’obbligo della ricetta elettronica per i farmaci veterinari, al fine di evitare l’abuso degli antibiotici negli allevamenti;
– valutare l’opportuità di prevedere, al fine di incentivare la riduzione progressiva dell’utilizzo di antibiotici negli allevamenti, nella prima iniziativa normativa utile, un’ulteriore detrazione, in aggiunta a quelle già previste sull’imposta lorda sul reddito delle società (IRES), sulla quota di produzione certificata che non utilizza antibiotici (produzione antibiotic free) o, in alternativa, un credito di imposta specifico pari al valore degli investimenti infrastrutturali e strumentali svolti per produzione di alimenti di origine animale senza alcun ricorso all’utilizzo di antibiotici;
-valutare l’opportuità di prevedere assumere iniziative per prevedere il divieto all’importazione di alimenti di origine animale da quei Paesi extra Unione europea nei quali gli allevamenti ricorrono massicciamente ed impropriamente all’utilizzo di antibiotici, soprattutto se delle stesse classi usate per le terapie sull’uomo, ed in generale di carni o altri alimenti che contengano tracce di antibiotici.
-promuovere iniziative destinate ad incentivare l’uso responsabile degli antibiotici in commercio, limitandone l’utilizzo;
-valutare l’opportunità di rafforzare l’attuale sistema di farmacovigilanza;
-attivarsi, per quanto di competenza, affinché in tutte le regioni si istituiscano sistemi di sorveglianza sul fenomeno dell’antibiotico resistenza
-avviare, in coordinamento con le regioni, efficaci campagne informative e di sensibilizzazione dei cittadini, degli allevatori e dei professionisti coinvolti, volte a promuovere un uso corretto e responsabile dei farmaci antibiotici;
-valutare l’opportunità, tenuto conto delle diverse specie di animali, di attivarsi in sede di Unione europea e in ambito nazionale, anche con opportune iniziative normative, al fine di incentivare il modello estensivo di allevamento e disincentivare il modello intensivo, e comunque per rivedere gli standard minimi e le caratteristiche degli allevamenti ai fini della loro autorizzazione all’esercizio, con particolare riguardo a quelli intensivi, per garantire maggior benessere e più adeguati ambienti di vita degli animali.
– valutare l’opportunità di assumere iniziative per incentivare la riduzione dell’uso degli antibiotici negli allevamenti di animali, implementando i controlli e il monitoraggio nelle aziende zootecniche;
– valutare l’opportunità di individuare le forme d’incentivo per gli allevamenti che da intensivi passano a estensivi, con particolare riguardo al biologico.

Le mozioni approvate
Mantero ed altri n. 1-01463
Rondini ed altri n. 1-01475
D’Incecco ed altri n. 1-01476
Palese ed altri n. 1-01477
Nicchi ed altri n. 1-01478
Vargiu ed altri n. 1-01479
Binetti ed altri n. 1-01480
Gullo ed altri n. 1-01483
Calabrò e Bosco n. 1-01484
Brignone ed altri n. 1-01485
Gigli ed altri n. 1-01486
Francesco Saverio Romano ed altri n. 1-01487

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