terremoto amatrice22Interventi di soccorso e assistenza medico veterinaria nelle zone colpite da calamità naturali dalla gestione dell’emergenza alla ricostruzione/ normalizzazione.
E’ il titolo del documento-proposta dell’ANMVI indirizzato alle autorità preposte alla gestione e alla co-gestione di eventi calamitosi. Il documento è nato da una proposta del Consiglio Direttivo di ANMVI Lazio, che -in seguito al sisma del 24 agosto u.s. che ha drammaticamente colpito alcune aree del proprio territorio – si è riunito in data 7 settembre 2016. Alla presenza del Presidente di ANMVI Lazio, Dott. Raimondo Colangeli, dei consiglieri ANMVI regionali dottori Aldo Benevelli, Daniela Boltrini e Paolo Selleri, nonché sulla base delle testimonianze raccolte dai Medici Veterinari dei territori, ANMVI Lazio ha elaborato il presente documento di proposta, approvato dalla Presidenza ANMVI Nazionale.

Premessa– Date le caratteristiche idro-geologiche e ambientali del territorio italiano e nelle more di una legge delega di riforma della Protezione Civile, la professione medico-veterinaria avverte l’improrogabile esigenza di definire procedure di intervento, standardizzate e permanenti in favore delle popolazioni animali (di proprietà e non) e delle attività veterinarie compromesse in quanto interessate dalle catastrofi naturali.
Si ritiene, infatti, improrogabile superare l’approccio volontaristico, non professionale e scompostamente improvvisato che ancora caratterizza la gestione medico veterinarie delle emergenze, in assenza di un coordinamento istituzionalizzato e strutturato che faccia leva su professionalità medico-veterinarie appositamente organizzate, formate, accreditate e pronte all’intervento di emergenza.
Fermo restando l’assoluta priorità dei soccorsi e dell’assistenza alle popolazioni colpite da eventi calamitosi naturali, l’esperienza aquilana del 2009 e il recente sisma del 24 agosto hanno evidenziato l’assenza e l’urgenza di definire e coordinare le modalità di reclutamento e di intervento (anche in fase post-emergenza)- dei Medici Veterinari necessari nelle aree interessate dalla catastrofe.

-Attori istituzionali: Protezione Civile, Ministero della Salute, Centro di Referenza Nazionale per le Emergenze non Epidemiche (IZS Teramo), Servizi Veterinari territoriali
-Attori professionali: Ordine professionale dei Medici Veterinari, organizzazioni veterinarie, Medici Veterinari formati e accreditati

Il contesto- Nel documento si sottolinea come i  Medici Veterinari dei territori direttamente colpiti da calamità naturali si sono sempre rivelati come la prima risorsa umana e professionale utile ai primi interventi, anche in favore degli animali soccorritori in dotazione delle istituzioni preposte. Il loro apporto- compatibilmente con il dramma e il disagio- costituisce anche una risorsa da valorizzare in via prioritaria fin dalla prima emergenza, nonché da tutelare salvaguardando il tessuto economico-produttivo alla base del loro reddito e del reddito dei soggetti economici operanti nei settori dell’allevamento e della produzione alimentare.

Per questo ANMVI non ritiene opportuno che gli interventi di carattere medico-veterinario vedano la presenza di soggetti esterni alla professione veterinaria e ai territori interessati, giudicando al contrario opportuno ristabilire nel più breve tempo possibile le condizioni di esercizio professionale ante-calamità.

Gli interventi- La proposta dell’ANMVI fa leva su tre aspetti preparatori, organizzativi e gestionali.
-Protocolli operativi e gestionali delle attività medico veterinarie (es. impiego dei medicinali veterinari in condizioni straordinarie e disagiate) che consentano- per quanto compatibile con l’emergenza la piena osservanza delle norme di sanità animale e di sicurezza alimentare; l’eventualità di ricorrere a strutture veterinarie provvisorie (es. ambulanze veterinarie) o limitrofe che si rendono disponibili all’accoglienza di animali quando trasportabili richiede anche la pronta individuazione di strutture veterinarie di supporto anch’ esse preventivamente accreditate.
-Formazione/qualificazione professionale per la definizione di un elenco/gruppo di soccorso medici veterinari da impegnare in caso di catastrofi naturali. Al volontarismo protezionista dovrà urgentemente sostituirsi un sistema organizzato, istituzionalizzato e professionale, di Medici Veterinari qualificati e accreditati. Tale elenco/gruppo dovrebbe essere nella disponibilità anche dell’Ordine professionale (nazionale e provinciale).
-Accreditamento Gruppo di soccorso Medici Veterinari appositamente formati e accreditati, riconoscibili anche attraverso segnalazioni/divisa di riconoscimento. Ove non presenti nelle sedi dell’emergenza, Medici Veterinari accreditati dovranno essere reclutabili prioritariamente dai territori limitrofi.

Educazione alle emergenze
– La dimensione volontaristica e lo slancio umanitario rendono frequente l’offerta da parte di Medici Veterinari di prestare soccorso e aiuti nelle sedi disastrate. E’ del tutto evidente che la gestione delle emergenze e dei rischi connessi non consente una gestione spontanea degli interventi veterinari. Si ritiene pertanto che una formazione generale di base- anche in caso di infausta esperienza di eventi calamitosi- debba essere rivolta a tutti i Medici Veterinari, fermo restando che l’operatività vada riservata ai professionisti accreditati e che una maggiore consapevolezza dello stato di emergenza possa contenere anche lodevoli ma inopportuni slanci di volontarismo individuale che possono aggravare il quadro dei rischi.

Coordinamento– Alle attività di coordinamento dovranno partecipare- sulla base delle competenze e delle diverse fasi d’intervento- gli attori istituzionali e professionali di cui alla premessa.

pdfDOCUMENTO_PROPOSTA_ANMVI_GESTIONE_VETERINARIA_DI_EVENTI_CALAMITOSI.pdf209.37 KB

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