Firenze, 9 maggio 2018 – Esiste, e ne abbiamo già parlato su questa pagina, una correlazione tra la violenza verso gli animali e la violenza verso le persone. Ci sono studi scientifici che lo provano. Abbiamo intervistato la dottoressa Francesca Sorcinelli, presidente Link Italia (Aps).

Che cos’è Link Italia?

“E’ una Associazione di Promozione Sociale, la prima in Italia, costituita da specialisti dei settori dell’educazione, prevenzione, trattamento, repressione, analisi della violenza, antisocialità e crimine che, consci del Link – ossia la stretta correlazione esistente tra maltrattamento e/o uccisione di animali, violenza interpersonale e ogni altra condotta antisociale e criminale – opera dal 2009 per colmare il vuoto scientifico, tecnico e operativo sul fenomeno nel nostro paese. Il sito di riferimento è www.link-italia.net” 

Cosa può dirci relativamente allo studio scientifico del Link?

L’Oms definisce la violenza come uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale e in particolare la violenza Interpersonale viene evidenziata come fenomeno in crescente ascesa in tutto il mondo. I dati presentati da Link-Italia (Aps) e Corpo Forestale dello Stato (in collaborazione col Dipartimento di amministrazione penitenziaria) nel report 2016 sul profilo zooantropologico criminale del maltrattatore e uccisore di animali, grazie a uno studio retrospettivo su un campione di 682 detenuti nelle carceri italiane e su un campione più allargato di 1087 casi Link, consentono anche al nostro Paese di affermare scientificamente ciò che la letteratura criminologica e vittimologica anglosassone rileva da circa un secolo per cui il maltrattamento e/o l’uccisione di animali, oltre ad essere crimini da contrastare di per sé, devono essere interpretati come specifici ed efficienti indicatori di pericolosità sociale e sintomi di una situazione esistenziale patogena in chi commette il maltrattamento. In particolare il maltrattamento di animali agito da minori, può essere l’espressione di una situazione ambientale e/o familiare caratterizzata da abusi fisici, sessuali, psicologici, incuria, discuria. In termini statisticamente rilevanti inoltre il maltrattamento di animali è parte integrante di altri crimini come violenza domestica su donne e minori, stalking, atti intimidatori anche di stampo malavitoso per cui si colpisce fisicamente un animale per colpire psicologicamente, affettivamente ed emotivamente una persona. In particolare in ambito di violenza domestica (il dato americano oscilla fra il 25% e il 50% dei casi, il dato italinano rileva il fenomeno nel 65% dei casi) le donne non se ne vanno di casa per non lasciare l’animale in balia del partner abusatore. Ciò significa che la strategia vincente per salvare le donne dalla violenza dei partner consiste nel mettere in sicurezza anche gli animali domestici portandoli in rifugi segreti appositamente creati”.

Il 17 giugno ci sarà a Piombino il prossimo Corso formativo in Toscana: di che si tratta?

“I Corsi formativi gratuiti (che ad oggi sono stati 81 su tutto il territorio nazionale con un totale di 4788 persone formate sul Link) hanno come obiettivo quello di sensibilizzare i professionisti e i cittadini sulle implicazioni psicosociali del maltrattamento e/o uccisione di animali come risposta ai richiami dell’Oms sulla necessità di un’attività di sensibilizzazione sempre più innovativa, capillare e multidisciplinare nello sviluppo e messa in atto di programmi atti a prevenire la violenza e a mitigarne gli effetti, promuovendo uno specifico coinvolgimento intersettoriale”.

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