TEMPO d’estate, tempo di vacanze. Chi ha un animale domestico, prima di partire, penserà a lui: in pensione, da amici o parenti o in vacanza con il padrone? Secondo un’analisi condotta da Travel Appeal, startup partecipata da H-Farm che raccoglie e analizza in tempo reale i dati online del settore viaggi, portare con sé il proprio cane o gatto è diventato più semplice perché le strutture ricettive oggi sono sempre più pet friendly.

Secondo l’analisi, condotta su oltre 120mila strutture presenti on line e aggiornata allo scorso 30 giugno, gli alberghi e resort che accettano gli amici a quattro zampe rappresentano il 75 per cento del totale, con una crescita significativa del 6 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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La Liguria è la regione più pet friendly d’Italia con il 56,2 per cento delle strutture pronte a ospitare gli animali da compagnia dei loro ospiti. Dopo la Liguria seguono Friuli-Venezia Giulia (55,3), Piemonte (52,4) e Toscana (50,8), dove in pratica in una struttura su due è possibile soggiornare con il proprio cane o il proprio gatto. Nel Lazio, regione ultima in classifica, le strutture ricettive pet friendly rappresentano appena il 29,1 per cento del totale. Le regioni che sono cresciute di più risultano Puglia e Sardegna, con un incremento dell’11 per cento, seguite dall’Abruzzo e dalla Sicilia, in crescita rispettivamente del 10 e del 9 per cento.

In Molise il 63 per cento offre il soggiorno gratuitamente agli animali domestici che viaggiano con i loro ospiti, così come una larga fetta delle strutture presenti in Campania (il 61 per cento) e in Piemonte o Marche (il 57 per cento). In Trentino, invece, il soggiorno è gratis solo nel 17 per cento di alberghi e hotel.

Nella classifica delle città più pet friendly svetta Santa Margherita Ligure con il 78,6 per cento delle strutture aperte e cani e gatti, Palau (73,9 per cento) e Sarzana (73,5 per cento). 

• I CONSIGLI PER VIAGGIARE SERENI
Prima di partire con il proprio animale domestico, bisogna ricordare di portare con sé i documenti del proprio animale – se necessari – e tenere a mente qualche regola.

“Se si rimane in Italia  – spiega Marco Maggi, direttore sanitario della clinica veterinaria Cà Zampa, alle porte di Milano – non viene richiesto alcun documento, anche se è consigliabile avere sempre a disposizione il libretto delle vaccinazioni. In alcuni casi però può essere richiesto il certificato di vaccinazione antirabbica o quello di buona salute del pet, soprattutto se si prende un traghetto o un aereo. Se invece si va nei Paesi della Comunità Europea o in altri Paesi, serve il passaporto sanitario, che riporta il codice identificativo del microchip per la registrazione dell’animale e il certificato della vaccinazione antirabbica.  Nel caso si vada in vacanza nei Paesi non Comunitari meglio fare preventivamente una telefonata all’ambasciata per conoscerne i regolamenti vigenti”.

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Se si viaggia in auto è preferibile mettere il cane o il gatto in una gabbia che sia di dimensioni tali da consentire all’animale di alzarsi e girare su stesso per cambiare posizione, ma è importante che non occupi uno spazio eccessivo altrimenti la sua massa, in caso di urti, prenderebbe più velocità. Durante il viaggio in auto l’animale deve essere protetto dal caldo.

“Per mantenere il pet refrigerato – dice Maggi – è possibile anche dotarsi di soluzioni pratiche: soprattutto per le razze brachicefale, come il pechinese o il bulldog inglese che soffrono in maniera particolare le alte temperature, esistono dei tappetini refrigeranti che si possono raffreddare in frigo oppure sono a base di gel che scambiano il calore, per aiutarli a contenere o abbassare la loro temperatura corporea”.

Il nostro amico deve poi assumere liquidi regolarmente. “Prima di affrontare il viaggio  – continua Maggi – è bene assicurarsi che l’animale beva il giorno prima in maniera copiosa. Sarebbe meglio non partire nelle ore più calde, privilegiando magari l’alba o il tramonto e assicurarsi che la temperatura dell’abitacolo sia confortevole e in parte climatizzata.  Prima del viaggio conviene consentirgli solo una bevuta moderata; mentre durante il viaggio, per evitare le conseguenze spiacevoli del rigurgito in auto, è consigliabile utilizzare delle traverse monouso per il pianale dell’auto o il fondo della gabbia in modo da mantenere la vettura in efficienza e custodire al contempo la pulizia dell’animale. Durante il viaggio, soprattutto se non eccessivamente lungo, è consigliabile non far mangiare l’animale fino all’arrivo a destinazione”.
 
 

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