Albenga, in questi giorni sta balzando agli onori della cronaca nazionale, prima con il “cane fascista” (il consigliere Eraldo Ciangherotti aveva proposto in consiglio comunale di dotare la Polizia Municipale di un’unità cinofila per la prevenzione e il contrasto dello spaccio, proposta rifiutata dalla maggioranza, secondo Ciangherotti tra i motivi anche la provenienza dall’Allevamento X mas del cane) e oggi per gli autovelox.

Tutti questi “spunti” hanno animato un dibattito che, in alcuni casi si è fatto anche molto acceso tra maggioranza e minoranza, in questo quadro ecco arrivare alla nostra redazione l’ironia di un cittadino che, preferendo rimanere anonimo ci scrive come comitato cittadino “#Nescidarbenga.DOP” firmandosi Sigismondo Afroid (storpiando un po’ il nome del noto psicoterapeuta Sigmund Freud).

Spett.le Savona News

Scrivo la presente, motivato da forte senso civico, in quanta di Presidente ed unico socio (al momento) del Comitato Cittadino “#Nescidarbenga.DOP” , che si e recentemente costituito dopo lunghi anni di analisi e terapia, nel momento in cui abbiamo improvvisamente compreso che non siamo solo noi quelli che hanno problemi, ma …insomma mossi dall’entusiasmante dibattito cinofilo politico ingauno, abbiamo deciso di intervenire anche noi con alcune proposte costruttive.

Indi per cui dopo attenta analisi, anche economica, ci sentiamo di proporre più che l’acquisto di un “cane antidroga” , quello di un “Cane da Trifola”.

Idea non peregrina, in un periodo di crisi di bilancio, in quanto potrà portare nuovi introiti per le casse comunali, magari con conseguenti trasferte per l’addestramento degli agenti della Polizia Municipale nelle Langhe ed ad Alba, anzichè nel centro di addestramento di Trieste, con minori oneri per le trasferte.

Non solo, l’acquisto del cane anzidetto, consentirà all’Amministrazione Comunale di eliminare quantomeno un Autovelox, recuperando i consensi di molti cittadini incazzati.

Se questo primo suggerimento non fosse però percorribile, ci sentiamo di proporre di procedere, anzichè all’acquisto di un unico cane , per lo stesso prezzo , a quello di 10 Chihuahua, per ragioni di plitically corect, di entrambi i sessi.

In quanto la cosa avrebbe ricadute sulla sicurezza del territorio di ben maggior rilevanza, rispetto all’utilizzo di un unico misero cane.

I Chihuahua, di piccola taglia, possono infilarsi ovunque, ed e risaputo che le dosi di droga vengono nascoste nei posti più insoliti ed inaccessibili, nei quali un cane di taglia maggiore avrebbe difficoltà ad introdursi. Inoltre un cane di taglia maggiore, con un naso più grande necessita complessivamente di una maggior quantità di droga da fiutare, mentre ai Chihuahua bastano dosi decisamente più ridotte.

Altro elemento, i Chihuahua, dotati di piccoli trasportini, dati in dotazione alle truppe cinofile ciclate, motorizzate ed autotrasportate della Polizia Municipale, garantirebbero una grande mobility e rapidità d’intervento.

Le palette per la raccolta delle deiezioni, in dotazione agli agenti, risulterebbero più piccole, estremamente maneggevoli e più facilmente agganciabili al cinturone accanto alla pistola ed alle manette.

Non solo, ma se ne possono reperire in commercio alcuni tipi multifunzionali , che si trasformano all’occorrenza in palette di segnalazione stradale, lampeggiatore d’emergenza o sfollagente.

Gli allevatori di Chihuahua, risultano in ultimo politicamente meno compromessi, e tralasciando pertanto 1′ “Allevamento della Leopolda”, dichiaratamente di sinistra, e quello dei “Chihuahua del Ventennio”, gli altri risultano adeguatamente apolitici.

Altri elementi a sostegno della proposta di acquisto dei 10 Chihuahua, sono legati al profilo del benessere degli animali stessi, che vivendo in gruppo si sentirebbero meno soli rispetto ad un unico lupo solitario.

Essendo i cani inoltre di ambo i sessi, avrebbero sicuramente la possibilità di riprodursi liberamente e questo contribuirebbe ad evitare nel tempo ulteriori spese da parte dell’Amministrazione per l’acquisto di cani, rafforzando ed incrementando negli anni Punita cinofila stessa, e con possibilità di utilizzare un eventuale esubero di cani rivendendoli ai comuni confinanti.

Si potrebbe anche ipotizzare di creare un’unita autonoma di randagi infiltrati.

Un addestramento selettivo consentirà inoltre di specializzare singoli cani in modo che possano individuare diversi tipi di droga, cittadini che non differenziano correttamente la spazzatura, incivili che buttano le cicche di sigaretta per terra, clandestini senza regolare permesso di soggiorno, ragazzini che marinano la scuola, prostitute che non rilasciano regolare ricevuta fiscale, etc.

Altro argomento di riflessione, che poniamo, ai fini di un dibattito costruttivo, è…chi porterà il cane, o i cani, tre volte al giono a fare i bisogni…sarà data incarico ai Consiglieri ? E se si, anche a quelli di minoranza…e verrà rispettato il premio di maggioranza? Vorremmo sapere inoltre se su collare e guinzaglio verrà posto il logo del comune, con che grado verrà inquadrato il cane , o i cani, nel corpo di Polizia Municipale, e se l’unità cinofila avrà un motto proprio? Nel caso chiediamo venga bandito un Concorso Pubblico di Idee per avene una scelta partecipata.

Certi di aver portato un contributo concreto al dibattito in corso , sotto l’effetto di due pasticche, di quelle che i cani non fiutano, salutiamo cordialmente.

Sigismondo Afroid Presidente del Comitato Cittadino #Nescidarbenga DOP

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