Chiude oggi i battenti l’edizione 2017 di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che per tre giorni nei padiglioni di Arezzo Fiere ha fatto incontrare la domanda e l’offerta di un settore in continua crescita ed evoluzione. Come ogni anno, il salone ha avuto un positivo riscontro di pubblico, ma soprattutto un ritorno importante per gli operatori. Come sottolinea Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere: «Questa manifestazione è sempre più apprezzata dagli operatori del settore per la sua qualità nell’offerta dei servizi: si va dalla borsa agrituristica, unica in Italia, per passare ai master di formazione tenuti dai principali esperti di business del comparto, fino ad arrivare ai seminari e convegni di approfondimento normativo e non solo, oltre 60 in tre giorni quest’anno. Questo non può che incoraggiarci a cominciare già da domani a pensare all’edizione 2018».

Gli stranieri vogliono vivere in campagna. A raccontare il valore e l’importanza raggiunti da AgrieTour sono i numeri del workshop, il luogo degli incontri b2b, ovvero dove l’offerta agrituristica incontra la domanda italiana e straniera. Quest’anno ad AgrieTour hanno partecipato 85 tour operator provenienti dai principali Paesi tra cui Germania, Danimarca, Russia, Giappone, Stati Uniti, Israele per incontrare i 220 operatori agrituristici italiani. Alla fine sono stati oltre 2.500 gli appuntamenti che si sono tenuti nei due giorni (venerdì e sabato) che AgrieTour ha dedicato agli incontri.

Quello che dall’estero chiedono agli agriturismi italiani: piscine e servizi per bambini, ospitalità per i pet e… anche la lavastoviglie . AgrieTour quest’anno ha voluto capire quale sia il sentiment dei turisti stranieri verso le strutture italiane e lo ha fatto con una serie di domande rivolte direttamente ai buyer. Quello che viene fuori è una divisione tra turisti “first time”, quelli che per la prima volta vengono in Italia e che preferiscono visitare le mete classiche, come Venezia e Roma. E poi ci sono i “second timer”, quelli che ritornano, che vogliono vivere una esperienza di vita italiana e per farlo scelgono la vacanza in agriturismo. «Sono tutti molto esigenti – commenta Andrea Boldi presidente di Arezzo Fiere – e cercano strutture ad alto valore. I pre-requisiti richiesta dai tour operator per i turisti dei loro paesi di riferimento sono piuttosto alti». Nel dettaglio, poi, la distinzione avviene da Paese a Paese. «In particolare da Germania, Danimarca e in generale gli europei, si muovono in famiglia e cercano strutture con servizi specifici per i bambini come la piscina dedicata proprio ai piccoli, aree giochi o percorsi didattici, in generale servizi per famiglie con bambini», continua Boldi. Poi ci sono richieste specifiche. «I danesi, per esempio, si aspettano di trovare in un appartamento tutte le comodità tipiche di una casa come la presenza della lavastoviglie. E poi c’è la questione animali domestici. L’80% delle famiglie nord europee possiede un animale domestico ed è parte integrante della famiglia stessa. Quando si muovono si portano in vacanza l’animale a 4 zampe e cercano strutture che lo ospitino gratis, non vogliono spendere un euro in più e non pensano minimamente a lasciarlo a casa. Esigenze da “second timer” per il turista russo. «I russi scoprono adesso gli agriturismi, cercano le piccole città per vivere l’esperienza italiana a 360 gradi. Sono interessati alle produzioni biologiche e sono tra i pochi che scelgono l’Italia non solo in estate, ma anche per sciare in inverno», ancora il presidente di Arezzo Fiere. Per quanto riguarda, invece il Brasile, i turisti cercano strutture di medio alto livello e vengono in Italia perché una grande percentuale di brasiliani ha origini italiane. «Hanno sentito parlare della vita in Italia nel racconto dei loro nonni o genitori, e vengono per avere un riscontro di quanto sentito dire. L’agriturismo è la scelta per avere una dimensione domestica e rivivere quanto vissuto dai loro avi», conclude Andrea Boldi.

La fotografia del settore di Ismea-Rrn: Dal Rapporto, frutto dell’attività di Ismea nell’ambito dell’attività della Rete Rurale Nazionale 2017-2020 e presentato ad AgrieTour, quello che emerge è la fotografia del comparto, con scenari e prospettive. Le strutture agrituristiche sono l’hardware su cui le imprese sviluppano numerosi servizi che generano esternalità positive. Al workshop per la presentazione del primo rapporto ISMEA – RRN Multifunzionalità agricola e agriturismo al quale hanno partecipato l’assessore della Regione Lazio, Carlo Hausmann e Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa, si sono confrontati oltre 100 operatori tra imprese agricole, istituzioni regionali e nazionali, Regioni e Mipaaf.

Concorso fotografico AgrieTour. Nel corso dell’ultima giornata di fiera si è svolta anche la premiazione della seconda edizione del Concorso fotografico promosso da AgrieTour e Fotozoom con il patrocinio di Uif che quest’anno ha avuto come tema “L’arte e la pratica di coltivare la terra”. Sono arrivati in concorso decine di scatti da tutta Italia. Alla fine il vincitore è stata Sandra Ceccarelli di Firenze, con una foto che ritraeva il lavoro di stalla in una fattoria di San Gimignano (Siena). Al secondo posto si è classificato Paolo Di Menna da L’Aquila e al terzo Paolo Stupazzoni da Bologna. I premi, prodotti tipici del territorio e un soggiorno in agriturismo, sono stati messi a disposizione da Coldiretti e Terranostra Arezzo.
Il premio Enogà. Ieri presso l’Area Cooking Show dalle 15.30 alle 16 è stato conferito il PREMIO INTERNAZIONALE ENOGA’. I premiati di questa 17esima edizione sono stati Filippo La Mantia (categoria chef dell’anno), Alessandro Scorsone (personaggio dell’Anno del Mondo Vitivinicolo), Bruno Gambacorta (giornalista del comparto agroalimentare), l’azienda Baldassare Agnelli SpA (categoria prodotto gotha 2017), l’azienda Agricola Zangirolami (categoria prodotto gotha 2017), e l’Azienda La Torrente (categoria prodotto gotha 2017).

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