di Maicol Mercuriali 

La Confederation Cup è stata solo un riscaldamento, un test per verificare le doti divinatorie di Achille, l’oracolo dell’Hermitage di San Pietroburgo. Nella città sulla Neva si è disputata la finale del torneo organizzato dalla Fifa in Russia e il gatto bianco che abita nel museo aveva predetto la vittoria della Germania sul Cile.

Non solo, aveva puntato sulla Russia nella partita di apertura con la Nuova Zelanda e indovinato il successo del Portogallo contro la squadra australe. Solo il pareggio tra Australia e Camerun gli era sfuggito… Ma d’altronde come poteva indovinare la X se poteva scegliere solo tra vittoria e sconfitta? La scelta del micio Achille, infatti, avveniva attraverso la possibilità di mangiare da due ciotole, decorate con la bandiera delle squadre in campo. Insomma, il pareggio non era proprio contemplato.

«Questo gatto è un vero oracolo», ha detto Andrey Mushkarev, a capo del comitato per il turismo di San Pietroburgo, «speriamo si ripeta anche l’anno prossimo quando la Russia ospiterà la Coppa del Mondo». L’idea è quella di creare un altro fenomeno mediatico, un po’ come era successo nel 2010 con il polpo Paul in occasione dei Mondiali giocati in Sud Africa.

Achille è un gatto maschio di un anno e mezzo, col pelo bianco e dolcissimi occhi azzurri. È sordo ma, come spiega Anna Kondratieva, veterinaria che cura i 50 gatti che abitano all’Hermitage, questo gli permette di concentrarsi meglio. I gatti sono una presenza ormai storica all’Hermitage, da quando a metà del XVIII secolo, quando era residenza reale, l’imperatrice Elisabetta, figlia di Pietro il Grande, ordinò di assoldare i mici per evitare di avere troppi topi in giro per palazzo.

Ma torniamo ad Achille. L’oracolo felino non è stato selezionato a caso: come ricorda Maria Khaltunen, portavoce del museo di San Pietroburgo, «aveva mostrato capacità per la scelta, l’analisi e il comportamento insolito». Inoltre è molto socievole e ama stare con le persone.

Il micio, intanto, in Russia è diventato una vera celebrità. «Più di 50 milioni di persone hanno letto delle sue previsioni», ha sottolineato con orgoglio Mushkarev, «e questo è un grande successo e sarà ancora più grande l’anno prossimo».

A San Pietroburgo, adesso, se lo vogliono tenere stretto questo bel gattino. Se inizialmente si era pensato di trovargli una famiglia che lo potesse accudire, e ben 37 calciatori si sono proposti di adottarlo, l’Hermitage ora lo terrà in servizio come oracolo anche per la Coppa del Mondo 2018, che si disputerà l’anno prossimo in 11 città russe tra cui San Pietroburgo.

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