9.9.12.39 – È un trend ancora una volta positivo quello che registra un incremento di quasi un 6% del numero di cani registrati nel Comune rivierasco tra l’estate 2014 e quella 2015. 2145 a giugno, 116 in più dell’anno precedente che con 2029 aveva acquisito comunque 108 esemplari rispetto al 2013. Un andamento pressoché costante che ha visto 554 cani iscritti all’anagrafe canina muggesana dal 2010 ad oggi nonostante la crisi economica.

“Una tendenza in crescita che sottolinea come la strada imboccata da questa Amministrazione sia quella giusta” ha ricordato l’assessore Stefano Decolle. “Abbiamo colto e ci siamo mossi sin da subito per cercare di trovare spazi che rispondessero alle esigenze dei cani muggesani e non solo e crediamo che già quanto realizzato a Rio Ospo, con un parco di qualità per i cittadini ed i loro amici a quattro zampe ne sia degna testimonianza. Certo c’è ancora molto da fare, ma siamo impegnati anche su altri fronti quali, per esempio, offrire delle aree di sgambamento più centrali”.

In sostanza, quindi, un muggesano su 7 oggi ha un cane, il che, considerando i nuclei famigliari, porterebbe a stimare che una famiglia su due si prenda cura di un fedele amico a quattro zampe. I più popolari, ovviamente, i meticci con ben 899 esemplari, ben distanziati dagli altri gruppi che hanno riscosso un buon successo. E se il preferito dei muggesani rimane il Pastore tedesco con 139 cani sul territorio comunale, c’è stato un vero boom di esemplaro di piccola taglia con 66 Chihuahua, 60 Maltesi, 55 Yorkshire, 43 Pinscher, 24 Shih Tzu e 19 West Highland White terrier. Non mancano i tradizionali Barboni di varie taglie (65), i Golden retriever (48) ed i cugini a pelo corto, i Labrador (57), nè i Siberian Husky (48), i Border Collie (32), i Setter Inglesi (30), i Bassotti ( 29), i Cocker Spaniel (26), i Boxer (23) o i Beagle (20).

I cani da pastore riscuotono, inoltre, grande simpatia a tutto tondo basti pensare ai ben 11 esemplari di Maremmani abruzzesi, i 12 Scozzesi, i 7 di Brie, i 7 Belgi ed i 5 di Charplanina. Cresce senza dubbio l’apprezzamento di alcune specie, come la famiglia di Pitbull (5), American Pitbull (13) e American Staffordshire terrier (22), i bovari del Bernese (23), i Jack Russell ed i Bulldog (entrambi 19). Per razze che spopolano, altre invece quasi scompaiono. È il caso dei Dalmata e dei Doberman (entrambi 8), dei Pechinesi (8), dei Carlino (8), degli Alani (7). Tra le new entry, si nota infine un marcato riconoscimento per i Bichon à poil frisé, i Lhasa apso (ben 11 entrambi) e gli Akita (9).

“A Muggia sono molte le famiglie che hanno animali da compagnia in casa e per questo incentiviamo la promozione dell’ anagrafe canina e la sensibilizzazione dei proprietari di animali d’affezione a tenere comportamenti virtuosi nel rispetto dell’ambiente, delle persone e del benessere del proprio animale domestico” ha fatto sapere l’assessore alla Promozione della città Stefano Decolle.

“È evidente che questa Amministrazione abbia a cuore gli animali e stia lavorando nella direzione di una città sempre più pet-friendly –fa notare l’assessore alla Promozione della città Stefano Decolle basti pensare alle norme presenti nel Regolamento per il benessere e la tutela degli animali ed a quelle nel Regolamento di Polizia Urbana perché, se la loro cura e tutela è fondamentale, nel contempo non è possibile trascurare l’attivazione di efficaci e regolari controlli e sanzioni per il funzionamento delle regole di civile convivenza per la città”. In tal senso si ricorda che il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia a dotarsi di un Regolamento sulla salvaguardia del benessere animale, un documento che tratta le condizioni in cui devono essere tenuti gli animali d’affezione. Non solo quindi cani, ma anche gatti, cavalli, roditori, uccelli, rettili, pesci e altri animali meno convenzionali sono ora tutelati permettendo alle Forze dell’Ordine di intervenire non solo in caso di vero e proprio maltrattamento, ma anche quando venga meno il benessere degli animali.

“Per quanto riguarda i cani, per esempio, deve essere garantita l’attività motoria, portandoli a fare una passeggiata almeno due volte al giorno se vivono in appartamento o una volta se sono custoditi in un recinto (l’obbligo non sussiste se i cani hanno a disposizione almeno 120 metri quadrati di spazio) che deve essere ampio almeno 15 metri quadrati (con l’aggiunta di 6 metri quadrati per ogni cane in più). I cani non possono essere tenuti a catena fissa, mentre è ammessa la catena scorrevole solo nel caso in cui non sia possibile in altro modo evitare la fuga, ma solo per otto ore al giorno e non possono essere lasciati in terrazze o balconi senza possibilità di accesso all’interno dell’abitazione né possono essere chiusi in rimesse o cantine.
I responsabili di esercizi pubblici e commerciali possono vietare l’accesso degli animali solo se espongono all’entrata, in modo ben visibile, la comunicazione al sindaco che deve essere avvenuta a mezzo fax, raccomandata o posta certificata”.

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