“La moda non è la mia unica passione, dal mio amore incondizionato per gli animali nasce l’idea di non usare pellicce. Cerco sempre di sfruttare la mia notorietà e quella del mio brand per dare voce a queste creature. Ho voluto dare al mondo della moda un messaggio etico, spiegando che si può essere belle e fashion anche con materiali alternativi”.

Si presenta così Elisabetta Franchi, stilista bolognese e fondatrice dell’omonima casa di moda conosciuta in tutto il mondo, oggi in espansione con un progetto che conta 1.100 store multimarca, 22 boutique e 3 corner monomarca in Italia e 48 all’estero, con numerose aperture previste nel 2017.

Dal 2015 Elisabetta Franchi è socia straordinaria LAV e nello stesso anno ha dato vita a una collezione interamente dedicata ai cani, EF Love Dogs. Per la stilista l’amore per gli animali e la difesa dei loro diritti sono una priorità. Tutti i capi, infatti, sono realizzati senza l’utilizzo di materie prime come angora, piuma vera e pellicce, prelevate con tecniche crudeli e lesive della dignità di queste creature, in conformità al progetto LAV Animal Free Fashion, a cui aderisce con il secondo livello di rating “VV”.

ELISABETTA FRANCHI IN PILLOLE

Le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio.

Come nasce la collaborazione tra la maison Elisabetta Franchi e LAV?

Da sempre sostengo e aiuto gli animali partecipando a numerose iniziative per la loro tutela. Grazie a questa mia intraprendenza sono venuta a conoscenza di LAV le cui iniziative si sposavano perfettamente con i miei valori etici, ho scelto quindi di aderire al progetto Animal Free Fashion, recentemente lanciato dall’Associazione.

Oltre alle pellicce, quali altri materiali di origine animale Elisabetta Franchi già non usa o pensa che escluderà a breve dalle prossime collezioni?

A seguito dell’eliminazione delle pellicce, ho scelto di sostituire le piume con surrogati innovativi e sperimentali come il poliestere o l’ovatta; ho bandito anche la lana d’angora e utilizzo la pelle sintetica per la maggior parte della collezione, fatta eccezione per qualche accessorio, il prossimo passo sarà eliminare del tutto la vera pelle dalle mie creazioni.

Come rispondono le clienti di Elisabetta Franchi a queste scelte?

Le clienti che acquistano il mio brand sanno perfettamente che stanno facendo oltre che una scelta per se stesse un gesto etico per il rispetto degli animali. Sono felici di poter contribuire a sostenere una giusta causa, perchè uccidere gli animali per vestirsi è tutt’altro che alla moda!

Del progetto Animal Free Fashion di LAV, delle tante iniziative ed aziende che sostengono la moda etica, rispettosa degli animali, parleremo al meeting “40 anni dalla parte degli animali” nella sezione “La moda animal free”, a cura di Simone Pavesi, responsabile LAV area Moda Animal Free e con la partecipazione di Licia Colò, sabato 10 giugno 2017 alle ore 15, presso il Palazzo Santa Chiara, in Piazza di Santa Chiara 14 a Roma (dietro il Pantheon).

40 ANNI LAV

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