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31 Luglio 2007 alle 12:36 #2966
micha
Partecipanteancora oggi quando penso a quel giorno mi vengono i brividi e circa una dozzina di infarti…
stavamo andando a padova dal veterinario di ares, quando decidiamo di fermarci a fare colazione
in autogrill…quel giorno, per arcani motivi, avevo legato ares con quei guinzagli che si allungano
e accorciano, quelli col filo di acciaio.
insomma lascio il cane in macchina e vado a bermi il caffè, poi mentre il mio compagno finiva di mangiare
decido di far prendere un po’ di aria ad ares.
lui ha una certa irruenza nel scendere dalla macchina, lo prendo per il guinzaglio, lui salta e stack…
rimango col filo del guinzaglio spaccato di netto e una faccia mista tra l’incredulo e l’idiota, mentre il mio
dolcissimo dobermann inizia a correre come un pazzo per il parcheggio…
o-mio-dio!!
cercando di mantenere un certo livello di calma mi avvicino ad ares con mille picci picci…ma lui sembra seriamente
intenzionato a non porre fine alla sua libertà, e scappa come un treno verso il parcheggio dei camion dove cè anche il
retro dell’autogrill: la cucina.
corro come una pazza sempre col guinzaglio rotto in mano e lo sguardo da psicopatica, ma quando giro l’angolo il cane
è sparito!! cavoliiii! in cucina si sente tutto un trambusto e un secondo dopo eccolo uscire correndo e scodinzolando
felice.
mi viene incontro, ma all’ultimo momento curva di colpo e torna verso le macchine. ormai ero verde, disperata, sull’orlo
di una crisi isterica. un centinaio di persone mi guardavano allibite, bisbigliando tra loro, mi sembrava di essere
al mio processo, di sicuro si chiedevano che razza di persona poteva far scappare il proprio cane fuori da un autogrill
in piena autostrada…
come se non bastasse, di colpo ecco il lampo di genio di ares! trotterellando con noncuranza, accorto di evitare chi
cercava di aiutarmi ad acchiapparlo, si avvicina alla porta elettronica del ristorante.
\"no\" penso nella mia testa.
\"noooo\" grido…
la porta si apre e davanti al mio cane si dipinge un mondo di pappa buona e gente felice…
un razzo nero si precipita all’interno. la porta si chiude alle sue spalle. ricomincio a correre, ormai mi muovo per
inerzia, chiedendomi quando e se mai finirà quell’inferno.
entro.
dentro cè un casino pazzesco, sembra che ci sia stata un invasione barbarica. la gente ride o scappa, si nasconde dietro
agli scaffali, le cameriere gridano e rincorrono il cane.
nel mezzo di tutto quel casino cè il mio compagno.
la sua carnagione, di solito scura, ha assunto un colore misto tra il bianco e il trasparente.
se ne sta impalato con una brioche a mezz’aria come se avesse visto un fantasma.
ares corre su e giù per le corsie, impegnandosi a far cadere un po’ di roba dagli scaffali, poi, dopo essersi impossessato
di un dolcetto, riprende la porta ed esce.
strappo la brioche di mano dal mio ragazzo e gli urlo \"prendi quel dannato cane\".
lui esce ed io resto lì, impalata, sentendomi una specie di enorme verme nel mezzo dell’inquisizione. tre quarti della
gente là dentro mi guarda con rabbia. l’altro quarto ride alle mie spalle.
dopo pochi interminabili minuti il mio ragazzo ritorna, pallido come un cadavere.
\"e’ in macchina\" sussurra con un filo di voce.
paghiamo le nostre colazioni e facciamo per uscire, quando nel silenzio ci raggiunge la voce della cameriera:
\"ehm…scusate?!\"
ci giriamo.
\"ci sarebbe da pagare anche la colazione del vostro…cane…\".4 Agosto 2007 alle 15:02 #2967giorgia
Partecipanteoddio micha che ridere!!!! sembrava una scena di un film… se non fosse stato per lo spavento che ti sei presa è veramente una comica questa storia!!!
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