alfieriIl chirurgo di Berlusconi: la valvola “è costruita con cardio-bovino. Sono le migliori, con il follow up maggiore e sono usate su tutti i malati che necessitano di una bio protezione”.

“L’intervento è definitivo – ha spiegato il professor Ottavio Alfieri (foto) cardiochirurgo che ha eseguito l’operazione, aggiungendo che “non c’è assolutamente alcun rigetto della valvola biologica bovina. È materiale che può nel tempo deteriorare, ma il deterioramento non si verifica prima di 15-20 anni”.

ll caso del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ha subito un intervento di sostituzione della valvola aortica con l’utilizzo di una valvola biologica di origine animale, è “un ulteriore esempio del ricorso da parte della medicina alle terapie più efficaci, frutto di tanta ricerca condotta sugli animali”. Lo fa notare Giuliano Grignaschi, responsabile dell’Animal Care Unit dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano e segretario generale di Research4Life, iniziativa italiana di science advocacy.

Una valvola cardiaca di origine biologica spiega Grignaschi all’Adnkronos- è “un tipico caso di xenotrapianto di un tessuto che proviene da un animale e che viene trasferito nell’uomo, come si fa di routine nella pratica clinica. Sulla base dell’età del paziente e di altri parametri si sceglie la valvola di tipo biologico ed è un ulteriore segno di come queste metodologie funzionino e vengano adottate nella pratica clinica quotidiana”. Succede “in un Paese come l’Italia, dove invece la sperimentazione sugli animali indirizzata a questo scopo, a creare sempre di più soluzioni per i nostri malati, è ostacolata, o comunque rischia di esserlo, con il duplice effetto di mandarci in infrazione rischiando di dover pagare delle multe, e di non poter sviluppare e migliorare cure e terapie”.

Questa, continua Grignaschi, “è solo un’evidenza ancora più forte di come ci siano delle contraddizioni sull’argomento. E sarebbe interessante sapere cosa direbbe” in questa circostanza per esempio “l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, con cui ho avuto il piacere di discutere tante volte di fronte a situazioni del genere. Come si pone in un caso di questo tipo dove è evidente che una terapia salva la vita a tanti? Perché dunque bloccare la ricerca, quando ancora è così utile?”, si chiede.

All’uso delle valvole di origine animale si è arrivati, sottolinea Grignaschi, con la ricerca sugli animali, “sicuramente sul bovino e sul suino perché le valvole provengono da loro. Questi animali sono stati ampiamente utilizzati e vengono utilizzati anche adesso per ottenere i tessuti. Tutto questo non nasce da niente”.
“La possibilità di espiantare” le valvole “dal corpo di un bovino o di un suino e poi impiantarle nel corpo di un uomo è frutto di anni di studio su come fare a ridurre la risposta immunitaria e su come fare a
eseguire questo tipo di intervento. E’ chiaro che di ricerca ne è stata fatta tanta, esattamente come ne venne fatta tanta ai tempi in cui venne messo a punto il trapianto di cuore”, conclude l’esperto del ‘Mario Negri’.

Valvole meccaniche vs biologiche: una scelta a misura di paziente!

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