CALTANISSETTA. Nei giorni scorsi un cittadino ha segnalato al quotidiano on-line “Il Fatto Nisseno” un gravissimo ed orribile fatto avvenuto a Caltanissetta, nel quartiere Provvidenza.

Il corpo senza vita di un cane adulto è stato abbandonato per strada vicino ai cassonetti dei rifiuti: sul cadavere dell’animale c’erano vasti segni inequivocabili di sevizie e torture, ferite, lacerazioni e persino segni di bruciature. Sono state realizzate alcune foto della carcassa del povero cane torturato e parzialmente dato alle fiamme.

Il WWF Sicilia Centrale esprime profonda indignazione e deplora questo orribile e disumano gesto, commesso da anonimi e ignobili delinquenti che, con tali nefandezze, infangano un’intera comunità.

Purtroppo non è la prima volta che a Caltanissetta e nella sua provincia si registrano simili delitti (tali sono secondo il codice penale, dopo le modifiche della Legge 189/2004): per il WWF nisseno, su maltrattamenti e zoomafia siamo in piena emergenza.

Vi è ancora un’allarmante arretratezza culturale in ampie fasce sociali, infatti, che considerano gli animali come oggetti. Le Guardie zoofile del WWF, ad esempio, riscontrano continuamente arcaiche ed inaccettabili condizioni di detenzione dei cani padronali: animali tenuti perennemente a catena corta; cani lasciati senza acqua, cibo e in condizioni igieniche pessime; tutti i parametri minimi di benessere palesemente violati.

Per non parlare, poi, del quotidiano abbandono di intere cucciolate di cani: cittadini senza scrupoli non sterilizzano i propri animali né controllano il loro ciclo riproduttivo, per cui tutte le nascite “indesiderate” dei cuccioli si trasformano in occasioni di abbandono e, quindi, di incremento del randagismo.

Ma il fenomeno legato ai maltrattamenti degli animali che a Caltanissetta preoccupa di più, e che negli ultimi anni registra una vera e propria escalation, è quello dei combattimenti clandestini fra cani: in città prospera un costante giro di lotte fra cani, spesso organizzato e gestito da giovani ed “insospettabili” nisseni, dediti a queste lucrose quanto crudeli attività illecite.

In certi quartieri della città, infatti, sono decine i cani appartenenti a razze tradizionalmente usate per i combattimenti allevati spesso in garage o case diroccate, gravitando in questo circuito criminale.

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