WK22U UNICO 2017Studi settore “a dieta” in vista dei nuovi indici di affidabilità. Considerata l’alterazione dei ricavi causata dagli eventi sismici.
Online i nuovi modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore. Un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate li approva infatti definitivamente nella loro veste finale.  Un comunicato dell’Agenzia delle Entrate evidenzia che “anche quest’anno ulteriori passi avanti sono stati registrati in direzione d’una sempre maggiore semplificazione in particolare, si è dato corso ad una significativa attività volta a diminuire e comprimere le informazioni richieste nei modelli degli studi di settore, riducendole, fondamentalmente, solo a quelle necessarie per l’applicazione degli stessi e a quelle individuate per l’elaborazione dei nuovi indici di affidabilità.

Tra le criticità che possono alterare l’attività economica ordinaria, gli studi di settore tornano quest’anno a ricomprendere anche l’eventualità degli eventi sismici. In particolare, ad essere integrate sono le cause di esclusione relative al “periodo di non normale svolgimento dell’attività” con la fattispecie richiamata al paragrafo 8 della circolare n. 30/E del 19 settembre 2013. L’elenco delle fattispecie riportate nelle istruzioni sono state, infatti, modificate con l’aggiunta specifica della lettera h): nel caso di eventi sismici, il periodo in cui si verificano le fattispecie analizzate al paragrafo 8 della circolare n. 30/E del 2013.
L’Agenzia chiarisce che anche i soggetti interessati dagli eventi sismici del 2016 -se ricadono nelle circostanze richiamate nella citata circolare, possono invocare la causa di esclusione dall’applicazione degli studi legata al “periodo di non normale svolgimento dell’attività”.

Gli studi di settore consentono di stimare i ricavi o i compensi che possono essere attribuiti al contribuente. I professionisti possono  verificare, in fase dichiarativa, il posizionamento rispetto alla congruità (il contribuente è congruo se i ricavi o i compensi dichiarati sono uguali o superiori a quelli stimati dallo studio, tenuto conto delle risultanze derivanti dall’applicazione degli indicatori di normalità economica) e alla coerenza (la coerenza misura il comportamento del contribuente rispetto ai valori di indicatori economici predeterminati, per ciascuna attività, dallo studio di settore), e dall’Amministrazione finanziaria quale ausilio all’attività di controllo.

Dal 31 gennaio 2017 saranno aboliti e sostituiti dagli indici di affidabilità.
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Studi di settore – Specifiche tecniche 2017 (bozze)
(WK22U nel file ‘professionisti’)

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