Avellino.  Da quando quella dog handler aveva interrotto la collaborazione con un allevatore dell’hinterland irpino, il negozio del compagno non aveva trovato più pace, come la loro vita. Le telecamere di sorveglianza ripresero tutta la scena: della sistemazione dell’ordigno e il suo innesco davanti il negozio. E poi le indagini avviate da subito dall’ispettore Castello, con telefoni e social sotto controllo dopo quell’attentato che turbò la quiete del rione Valle. E poi il tenore delle telefonate e delle frasi scambiate con la donna su Fb e con Whatsapp fecero il resto. Indagini accurate che ieri hanno portato all’emissione dei provvedimenti restrittivi. Il titolare di un allevamento dell’hinterland di Avellino ora è nei guai. Ora è accusato di estorsione, minacce e incendio doloso un 34enne irpino. Per il presunto complice misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli agenti della Squadra mobile della questura di Avellino sono riusciti a individuare il presunto autore dell’incendio del locale e di altri episodi di minacce. Secondo gli investigatori, il 34enne addestratore irpino avrebbe provato così ad eliminare dalla piazza lavorativa un concorrente e per intimorirlo avrebbe fatto esplodere una bomba carta dinanzi ad un negozio di articoli per animali nel rione Valle di Avellino. Non avendo ottenuto il risultato sperato,  avrebbe anche avvelenato uno dei cani del rivale, oltre a minacciarlo per costringerlo a chiudere la sua attività. Il 34enne è stato arrestato per quegli episodi dello scorso gennaio e ora è ai domiciliari su disposizione del gip del tribunale di Avellino. E’ accusato di estorsione, minacce e incendio doloso, assieme al presunto complice, un un 24enne anch’egli dell’hinterland, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma. Ieri in Questura ad Avellino sono stati raccontati i particolari di questo caso di minacce, stalking e bombe carte avvenuto al rione Valle. Un ossessivo tentativo di limitare la vita di una giovane donna per quel diniego pagato caro dalla bella ragazza appassionata ed esperta di cani di razza. Una dog handler, l’accompagnatrice di cani alle fiere canine, è così finita nel mirino del suo persecutore. «La donna era davvero bravissima nel suo lavoro – spiega Castello – aveva causato un danno economico all’allevatore decidendo di non proseguire la collaborazione che si svolgeva in diversi paesi europei». Lei era liberissima di non voler più fare quei viaggi, ma quei due avevano deciso di fargliela pagare.Secondo quanto ricostruito ieri mattina nel dettaglio dall’ispettore Mrcello Castello la ragazza sarebbe stata vittima di telefonate e messaggi minacciosi, poi l’avvelenamento del suo cane. Per il suo compagno una macchina in fumo e i danni provocati al negozio da due attentati, uno dei quali con l’uso di una potente bomba carta. I persecutori della coppia sono due giovani di 34 e 24 anni dell’hiterland che insieme avrebbero organizzato una serie di attentati nei confronti della coppia. Un crescendo di accadimenti che ha turbato la vita della ragazza e del suo compagno tra fine gennaio e i primi di febbraio.Prima un attentato incendiario ha distrutto la saracinesca del negozio, poi l’incendio della vettura. Infine la bomba carta. Nessuna minaccia, nessun episodio estorsivo a quanto il proprietario dichiarò alla forze dell’ordine. Fino a quando gli uomini del vice questore Castello, hanno messo sotto controllo le utenze telefoniche e i social network scoprendo il tormento dell’uomo e della sua fidanzata. Per il 34enne gli arresti domiciliari, per il 24 enne che ha materialmente collaborato alla preparazione degli attentati, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per il magistrato ci sono gli estremi per l’accusa di stalking, di utlizzo di materiale esplodente e anche l’estorsione è stata costestata, dato che l’attività economica della coppia era stata limitata dalle azioni dei due. Ieri mattina l’arresto. 

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