Nel corso del consiglio comunale di Varedo di lunedì 3 ottobre è stata votata e approvata quasi all’unanimità la mozione, presentata da Fratelli d’Italia, inerente a un rafforzamento dei controlli sui cittadini che lasciano i propri cani liberi dal guinzaglio in luoghi pubblici. Favorevoli, come riferisce l’assessore Matteo Figini, Fratelli d’Italia, Lega Nord, M5S: unica astenuta, la lista civica Uniti per Varedo – Insieme per Varedo.

Si tratta, come aveva preannunciato lo stesso Figini, di una mozione a stretta valenza locale, e con un rimando alla cronaca cittadina. A metà agosto un varedese era stato aggredito sul viale Bagatti Valsecchi da un cane di grossa a taglia: il padrone non era riuscito a trattenerlo nonostante fosse al guinzaglio, e l’attacco aveva comportato all’uomo, che stava facendo jogging, 8 giorni di prognosi. «Purtroppo anche questo episodio non frena i “testardi” che si ostinano in molti luoghi pubblici a non tenere il cane al guinzaglio, soprattutto nel viale Bagatti e nella zona pedonale dinanzi alla scuola materna e secondaria di I grado di Varedo – aveva affermato Figini -. Le scuse sono sempre le solite: “il mio cane è buono” o “è tranquillo” o “è piccolo”, ma ci si dimentica di come un’ordinanza del Ministero della Salute imponga l’obbligo del guinzaglio».

Per questo Fratelli d’Italia ha voluto affrontare il problema, peraltro già posto un paio di anni fa con una mozione del consigliere Pavesi, sempre di Fratelli d’Italia, che aveva chiesto e ottenuto un presidio maggiore di viale Bagatti da parte della Polizia locale. Oggi lo stesso gruppo politico chiede al sindaco di prevedere l’installazione di cartelli che ricordino l’obbligo del guinzaglio e, in caso di padroni recidivi a richiami verbali, anche l’introduzioni di sanzioni economiche. «Non solo – aggiunge Figini -: vogliamo quanto prima farci promotori di corsi di formazione per proprietari di cani visto l’obbligo di patentino di prossima introduzione».

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