Due o al massimo tre settimane, ecco quanto ci vorrà per far sì che la Regione Lombardia diffonda presso tutte le aziende ospedaliere del suo territorio il regolamento per l’ingresso degli animali domestici in ospedale. Un obiettivo sul quale la giunta regionale sta lavorando alacremente, data la consapevolezza dell’importanza di questa compagnia per i malati costretti a una lunga permanenza in ospedale.

Lombardia, apertura all’ingresso degli animali domestici in ospedale

“Il 60 per cento, ovvero sedici aziende ospedaliere lombarde, hanno adottato il nuovo regolamento”, a dirlo è l’assessore della Regione Lombardia al Welfare, Giulio Gallera. L’occasione in cui sono stati diffusi i dati – e poste le premesse per lo sviluppo futuro dell’iniziativa – è stata la presentazione della nuova campagna pubblicitaria della associazione Amo gli animali, con tanto di spot, realizzata proprio per diffondere e sensibilizzare i cittadini lombardi verso questo tema. “Nell’arco di due o tre settimane – ha aggiunto Gallera – il nuovo regolamento sarà realtà in tutti gli ospedali lombardi“.

Cosa prevede il regolamento

I malati costretti a restare in ospedale a lungo, infatti, traggono grande beneficio dalla compagnia del proprio animale domestico. Il regolamento promosso dalla regione Lombardia prevede la possibilità di averli tra gli ospiti più attesi dell’orario di visita a condizione che si rispettino alcune condizioni: che siano in regola con le vaccinazioni (per quanto riguarda cani, gatti e conigli) e che si osservino alcune e semplici regole igieniche. “Per chi deve stare a lungo in ospedale, ricevere la visita del proprio animale domestico ha un valore terapeutico importantissimo”, spiega Gallera. Per consentire l’accesso agli amici a quattro zampe è necessario presentare una richiesta scritta, concordando la possibilità della visita e gli orari della stessa anche con le persone con cui si divide la stanza, nel rispetto di tutti. Per la legge, ad accompagnare gli animali deve essere un maggiorenne e per quanto riguarda i cani è richiesta l’iscrizione all’apposita anagrafe, devono essere tenuti a un guinzaglio non più lungo di 1,5 mt e dotati di museruola. Per quanto riguarda, invece, cani e conigli l’accesso è consentito a patto che arrivino in ospedale nell’apposito trasportino. Tutti gli animali devono essere puliti e spazzolati prima della visita e muniti di documentazione sanitaria.

Dove non si può entrare

Il divieto di accesso per gli animali domestici resta, però, in alcuni reparti particolari. Nello specifico: terapia intensiva e chirurgia d’urgenza. La sensibilità verso il questo tema risponde in pieno alla crescente attenzione che gli italiani prestano ai propri amici a quattro zampe, veri e propri membri della famiglia. Così come crescente è la tendenza a stipulare assicurazioni per cani, come quella proposta da Unipol Sai, al fine di tutelare il proprio migliore amico in ogni occasione.

Uno spot per aprire la strada agli amici dell’uomo

L’esperienza promossa dalla Regione Lombardia non rappresenta un unicuum in Italia. Nella stessa direzione, anche se con qualche ritardo, stanno andando sia la Torscana che l’Emilia Romagna. Ma si può fare di più e per spingere le altre Regioni ad adottare questo speciale regolamento l’associazione Amo gli animali ha realizzato uno spot, con la regia dell’inviato di ‘Striscia la notizia’, Edoardo Stoppa. Protagonisti sono: Lavinia, una giovane paziente, l’attore Gabriele Cirilli e la piccola Luna, la cagnolina border collie di Mauro Cerri, presidente dell’associazione.

Anna Capuano

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