Sono tanti gli animali impiegati per la corsa verso lo spazio. Scimmie, cani e gatti quelli più usati. A tutti verrà certamente in mente Laika, la cagnolina che il 3 novembre 1957 fu imbarcata a bordo della capsula spaziale sovietica Sputnik 2. Lei non tornò viva. Dopo di lei toccò a Enos, il primo scimpanzé che fece il giro dell’orbita terrestre nel novembre 1961 “per conto” della Nasa. Lui tornò vivo, ma Ma nella storia spaziale c’è stato solo un gatto sopravvissuto, o meglio una gatta: Félicette, una micia parigina bianca e nera lanciata il 18 ottobre 1963 e rimasta in orbita 15 minuti in un volo suborbitale con elettrodi impiantati nella testa. La felina riuscì a sopravvivere all’impresa e per diversi mesi venne sottoposta a test di laboratorio, prima di essere soppressa per studiare anche gli effetti sugli organi interni. 

Una gatta usata come un oggetto. Così come gli altri tredici gatti che, insieme a lei, venivano sottoposti a un intenso a allenamento (in apparecchiature come centrifughe ad alti giri e camere di decompressione) da parte degli scienziati del Centre d’Enseignement et de Recherches de Médecine Aéronautique (CERMA). 

Alla fine del ciclo, solo sei gatti hanno completato il processo di formazione. Per il primo volo venne selezionata Félicette. Sei giorni dopo, il 24 ottobre 1963, l’esperimento fu ripetuto con un altro gatto che però non sopravvisse.  

La storia di Félicette però, come detto, è rimasta poco nota e sono state poche le celebrazioni per il suo sacrificio (e spesso veniva ricordata come un esemplare maschio di nome Félix). Nel 1992 venne realizzata, da parte da alcune ex colonie francesi, una serie di francobolli commemorativi. Ma anche in quel caso la povera Félicette dovette subire l’«onta» di vedersi raffigurare a pelo lungo come lei non era. 

Ora c’è chi vorrebbe realizzare una statua perché la povera Félicette possa ricevere il giusto riconoscimento. A lanciare l’idea è stato Matthew Serge Guy, direttore di un’agenzia di comunicazione inglese, che ha lanciato una raccolta fondi online per raggiungere quota 40mila sterline (circa 44.907 euro).  

«Circa sei mesi fa mi sono imbattuto in un tovagliolo che riportava il 50° anniversario del gatto andato nello spazio – spiega Guy in un comunicato -. Non c’era il nome del gatto e non assomigliava neanche a Félicette. Così ho cercato la sua storia sui motori di ricerca e ne sono rimasto affascinato, ma anche colpito da come tutti si fossero dimenticati di lei, a partire dal tovagliolo. Credo che si debba fare qualcosa di grande per correggere questo errore». 

Per raggiungere il suo obiettivo, Guy ha realizzato anche un video promo usando le immagini storiche della storia di Félicette e degli altri 13 gatti: immagini che sono un pugno nello stomaco per chi ama gli animali e che hanno spinto le donazioni a raggiungere le 10mila sterline in un solo giorno

GUARDA IL VIDEO PER LA REALIZZAZIONE DELLA STATUA (clicca qui)  

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