Gatti come maestri di vita, animali sublimi in grado d’insegnare agli umani saggezza e felicità. Gatti che cambiano l’esistenza di chi li osserva e accompagna, gatti per sempre. È in continuo aumento il già vasto popolo adorante, che mette il “gatto, archetipo attivo” al vertice degli esseri viventi più amati, una passione che affonda nel tempo, che non conosce confini e che muove, almeno nel mondo occidentale, un business a molti zeri.

E’ La religione gattolica, proprio come è descritta, raccontata e sponsorizzata da Daniela Maddalena, musicista e scrittrice che descrive le radici antiche del fenomeno in un omonimo libretto dedicato alla saggezza millenaria dei felini tanto amati; un breviario ironico (ma non del tutto) articolato fra “Testi sacri” riconsiderati in lingua felina come i cosiddetti “Vanpeli”, o come  “l’Apogatisse”, con “i sette gingilli” e “le sette vite”, e via di seguito.

Non uso eccessivo e quasi blasfemo di termini, ma costatazione serena e “leggera” di una realtà che accomuna una vera e propria folla di adepti in ogni dove. Perché, spiega Maddalena, “la religione gattolica è l’unica religione al mondo che mette tutti d’accordo. E rappresenta la religione con più fedeli al mondo, in quanto molto spesso i cristiani, i protestanti, gli ebrei, gli ortodossi, i musulmani, i buddhisti, gli induisti e anche gli atei conclamati sono fedeli gattolici.”

Dopo tanti libri dedicati ai felini più amati, La religione gattolica, ne racconta le virtù  almeno in modo diverso e originale, comprende testi musicali scritti da Maddalena (dai titoli evocativi come Morgana Polpetta e Croquette Monsieur) e spartiti dedicati ai gatti  che “vivono nelle energie sottili, che ricevono e modellano con grazia, proprio come tentano di fare i musicisti”. E fa sorridere, oltre a indurre chi già convive con loro a guardarli con occhi più attenti e tutti gli altri a pensare seriamente di tuffarsi nell’avventura  di ospitare uno di loro capace, secondo l’autrice “di trasformare la tua piccola casa in una reggia sfarzosa”. Provare per credere.
 
La religione gattolica, quale riferimento al fervore religioso?
Per rispondere, uso il prologo del libro: la religione gattolica rappresenta la religione con più fedeli al mondo, in quanto molto spesso i cristiani, i protestanti, gli ebrei, gli ortodossi, i musulmani, i buddhisti, gli induisti e anche gli atei conclamati sono fedeli gattolici. La religione gattolica è l’unica religione al mondo che mette tutti d’accordo. Da perfetti sconosciuti, i gattolici di tutto il pianeta passano ore a raccontarsi i prodigi dei propri amati, e attraverso i gatti creano un contatto con il divino. Sono solidali tra loro, e risolvono i problemi con sorprendente concretezza. Non ci sono guerre tra i gattolici delle diverse confessioni. Ci sono invece incessanti scambi di foto e racconti di epico registro. Il gatto è un archetipo attivo, e rappresenta una dimensione psichica realizzata nella grazia, nella bellezza, nell’armonia. Avendo per maestri i gatti, gli esseri umani realizzano la pienezza. Questo libro è dedicato ai gattolici, che si riconosceranno e potranno diffondere il Miagos con maggiore consapevolezza, e ai non ancora gattolici, affinché trovino il cammino che li avvicinerà ai gatti, ovvero alla propria felicità.
 
Lei è una musicista, crede che il suo lavoro abbia a che fare con l’amore per i gatti?
I gatti hanno una sensibilità uditiva e musicale di altissima caratura. Per i gatti, i rumori sono segnale di disturbo e forse pericolo. E così è anche per me. I gatti preferiscono i luoghi silenziosi e la concentrazione interiore. Anche io. I gatti ascoltano con enorme attenzione e intelligenza musicale. Amano alcune voci, ne detestano altre. Il mio gatto Menelao, quando suonavo Bach, saliva sul pianoforte e assorto si accoccolava. Era incantato dalla complessità del contrappunto, tanto chiara quanto misteriosa, proprio come lui. Adesso sto scrivendo le canzoni dello Chatonnier, o Canzoniere dei Gatti, che fa parte del Pentamiagolo, ne La Sacra Sabbia, o Vecchio Miagolamento. Nel libro troverete gli spartiti di Morgana Polpetta e Croquette Monsieur. Quando suono la Milongat pour Amèlie, lei, Amèlie, la mia gattona parigina bianca e nera, salta sulla panchetta, forse per modificare qualche accordo. Miagola, suggerisce le giuste dissonanze. Se deduce che non capisco si siede accanto ai pedali e mi assiste in silenzio.
I gatti e i musicisti, è risaputo, sono amici. Colleghi potremmo dire. I gatti vivono nelle energie sottili, che ricevono e modellano con grazia, proprio come tentano di fare i musicisti. I gatti ci riescono superbamente, anche se dormono sul divano.
 
In un decalogo le maggiori virtù dei gatti.
1. Il gatto trasforma la tua piccola casa in una reggia sfarzosa
2. Il gatto penetra l’anima di chi lo ama e la trasforma in una delizia
3 Il gatto è un tigrotto tenerotto
4 Il gatto ti consola quando soffri. Inventa buffonate e ti fa stare nel presente. 
5. Il gatto è gentile e delicato, e ti insegna ad essere gentile e delicato.
6. Il gatto ti porta dove vuoi andare tu. Ma guida lui. Lo fa così bene che ti porta al centro di te stesso.
7 I gatti hanno una bellezza tale da ricordarti che sono sacri, e che anche tu lo sei.
8. Il gatto mostra equilibrio e pienezza. Amalo, curalo, e avrai capito molto della felicità.
9. I gatti amano annusare i fiori: ecco un tesoro che ne chiama un altro
10. Ama il gatto tuo come te stesso, così impari ad amarti. Se non ci riesci, prendi un gatto e impara da lui.
 
Daniela Maddalena
La religione gattolica
Sperling &Kupfer
Pagg.177, euro 12

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