Girovagava attorno a una stazione di benzina ad Atene, in Grecia. Era chiaramente un randagio, senza una famiglia. Un bel cagnone che ogni giorno doveva cercare di cavarsela. Non solo per la fame, ma anche per una serie di problemi alla pelle che la vita di strada gli aveva “regalato”.
Una notte una volontaria lo ha fotografato nella speranza di poterlo ritrovare e aiutare. Due giorni dopo altre due persone si sono presentate al rifugio in cui lavorava per segnalare quel cane. Tutti e tre lo volevano salvare.
Così la sera stessa sono tornati alla stazione di benzina e lui era là. Tutto solo che ciondolava fra le auto alla ricerca di qualcosa da mangiare. Purtroppo però il loro incontro non è stato facile: il cane, poi chiamato Arnie, era riluttante a farsi avvicinarsi, quasi scontroso. La vita da randagio non aiuta di certo a fidarsi degli uomini, perché avrebbe dovuto comportarsi diversamente?
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La volontaria però era intenzionata a salvare quel cane che non chiedeva aiuto. Ma in realtà aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lui. Così ha chiesto di rimanere sola con lui. Si è seduta in un angolo del distributore di benzina. Faceva freddo ed era molto buio. Ma lei non se ne sarebbe mai andata senza tentare tutte le strade per guadagnarsi la fiducia di quel bel cagnone.
Non è stato facile. È servita molta pazienza. Ma alla fine Arnie si è avvicinato alla ragazza e ha iniziato ad accettare qualche piccolo pezzetto di cibo. Ha iniziato ad annusarla. Fin quando si è fatto portare in una clinica veterinaria dove è stato curato e ora la vita gli ha regalato una seconda possibilità, piena di amore e attenzioni.
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