Champas è un gatto che era arrivato all’«Animal Welfare League», un rifugio in Australia che si occupa di salvare gli animali abbandonati del territorio, nel dicembre del 2015. Non si sa molto del suo passato, e del probabile abbandono del precedente proprietario, ma da quando era entrato nella struttura, sembrava a nessuno interessasse di lui.
Mentre i suoi compagni e «vicini di box» venivano presi in braccio e adottati dalle famiglie, Champas ha trascorso oltre quattrocento giorni dietro alle sbarre del rifugio. La gente passava, lo guardava, gli dava qualche carezza. Ma poi sceglieva sempre qualcun altro. Così i volontari dell’ Animal Welfare League hanno pensato che più di un anno di attesa fosse troppo per Champas, e hanno avuto un’idea per dargli la possibilità di iniziare una nuova vita fuori dal box.
«Sono single, maschio bianco in cerca di amore»
«Gatto da ufficio con credenziali impeccabili! Champas»
«Abbiamo ideato una campagna ad hoc per il nostro micio – dicono dallo staff – che prevedeva una sola cosa: metterlo alla reception». E l’idea ha funzionato: Champas ha iniziato a incontrare tante persone diverse ogni giorno, e poco alla volta ha superato le sue paure e diffidenza verso gli esseri umani.
«Ha iniziato ad amare le persone e a cercare la loro attenzione», dicono. E finalmente 436 giorni dopo essere arrivato nella struttura, ha trovato una nuovo proprietario, un signore di nome Nathan. «E’ stato più faticoso del previsto – proseguono – ma adesso anche per Champas c’è stato un lieto fine». E il suo nuovo amico umano racconta: «E’ venuto a casa con me. Mi ha morso una mano e poi è andato dritto a dormire». Insomma, è Champas, nel bene e nel male.
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